Lez.20 - L'Uomo - Sapienza Misterica

SAPIENZA MISTERICA
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Lez.20 - L'Uomo

La dottrina del Filo d'Oro III Antahkarana
L’ATOMO UOMO
  
Come l’atomo cosmico, anche l’uomo nella sua parte più esterna appare come una sfera, un atomo. La prima rotazione è sul proprio asse ed è visibile tanto nel caso di un minuscolo atomo di sostanza, quanto di un pianeta rotante sul suo asse, della rotazione del corpo dell’Ego umano, quanto di quella di un sistema solare. Per quanto riguarda l’essere umano, possiamo vederlo come la rotazione dei vari involucri intorno alla coscienza centrale durante ogni incarnazione. I cinque corpi della Monade (Atmico, Buddhico, Manasico, Astrale o Emozionale, Fisico-Eterico), tendono ad assumere la forma sferica dell’Universo man mano che dalla materia densa del corpo fisico del Piano Fisico ci si porta verso la materia del Primo Piano Divino. Questi corpi sferoidali non sono fermi ma ruotano, il corpo fisico che apparentemente non ruota, è in realtà ruota con il pianeta Terra[1] su cui poggia i piedi.
 
La Materia ruota intorno all’asse centrale dell’uomo, la colonna vertebrale, i Raggi in senso perpendicolare. Semplificando, Materia orizzontale Spirito verticale. È il Fuoco della Materia e il Fuoco Elettrico dello Spirito fusi, che producono nel tempo e nello spazio il Fuoco Solare. L’uomo è attraversato da due flussi energetici perpendicolari tra loro appare come un magnete quadri polare, formato da due magneti orientati come la croce cardinale, tutte le leggi dell’elettricità e del magnetismo sono validi per questo sistema. Oltre alla polarità verticale, lungo l’asse della colonna vertebrale alto basso, l’uomo presenta anche una polarità orizzontale nei due lati est – ovest del corpo, due correnti di energia che fluiscono a destra e a sinistra, sembrano incrociarsi nei centri energetici.
 
Figura 1. La rotazione dell’Atomo Uomo
 

 
Dall’asse della colonna vertebrale come dal mozzo di una ruota, ogni cosa si estende, si irradia e ruota spiralmente, mentre ruota si espande e mentre ancora sta ruotando si contrae e svanisce verso il centro o mozzo, tale punto attrattore è raggiunto per ogni tipo di orbita a spirale.  La direzione e la velocità delle sfere sono determinate dal movimento del respiro dell’Anima, tale moto costruisce lo schema a spirale che può essere rappresentato come una sinusoide, il generatore di elettricità interno, una forma di Fohat.  Questo è formato da due forme d’onda perpendicolari che formano la croce cardinale[2].
 
Qualunque tipo di macchina (motore o generatore) elettrica rotante è caratterizzata dalla presenza di due forze magnetiche atte ciascuna a creare una distribuzione di campo magnetico. Immaginiamo che ciascuna delle due parti solo perché i campi magnetici siano sincroni tra loro. I corpi di cui è composto l’uomo ruotano intorno all’asse verticale, trascinati dal moto rotatorio della galassia, del sistema solare, della Terra, e infine dal calore interno all’atomo uomo. Questo è il campo di forza della materia. I due campi ruotano perpendicolari tra loro, nello spazio tridimensionale. Se uno dei due campi non ruota sincrono cioè alla stessa velocità dell’altro allora nasce una reazione, una corrente indotta. Che tende a riportare in rotazione sincrona l’altro campo di forza. Questo è il principio di funzionamento dei motori elettrici. È il campo di forza dei 7 Raggi che tagliando le linee di forza dei vari stati della materia influisce su di essi.
 
Figura 2. Effetto dell’azione dei Raggi sulla rotazione dei centri di forza
 
 
Ogni vortice di forza è paragonabile a un piccolo motore elettrico le cui parti sono composte di materia eterica che i nostri occhi non vedono. Com’è possibile regolare il verso e la velocità di rotazione e dei motori, allo stesso modo è possibile variare il verso e la velocità di rotazione dei centri. Ogni centro di forza nell’uomo nei vari stati di materia che compongono il corpo dell’Uomo, è un vortice di energia che ruota sotto l’influenza di una corrente positiva e negativa che agisce su di esso, generata dall’azione dei Sette campi di forza dei Raggi. Quando le polarità s’invertono, si capovolge la direzione della rotazione del campo di forze, i chakra descritti come dei loti si ribaltano: i petali dal basso si rivolgono verso l’alto. Quando il flusso si inverte cambia direzione, il vortice di energia si dirigerà verso l’interno o l’esterno secondo la direzione in cui il centro stesso sta ruotando.
 
I chakra o centri energetici del corpo umano sono fondamentalmente legati all’aspetto Fuoco dell’uomo, cioè al suo spirito divino. Sono in collegamento ben preciso con la Monade, con l’aspetto volontà, con l’immortalità, con l’esistenza, con la volontà di vivere, e con i poteri inerenti allo Spirito. Non sono collegati con l’oggettività e la manifestazione, ma con la forza, o i poteri della vita divina.
 
I chakra e le loro polarità sono dinamici e mutevoli; cambiano talvolta anche istantaneamente, invertendosi o modificandosi, sia a causa d’interazione polare con altre persone o esseri viventi, sia per sopravvenute variazioni interiori negli psichismi. Ogni volta che cambia qualcosa in un chakra, anche gli altri subiscono degli assestamenti.
 
Un essere umano in manifestazione oggettiva ruota ugualmente sul suo asse, o intorno al suo punto centrale, sua principale fonte di animazione; questo lo porta nel raggio d’attività di altri uomini, di altri atomi umani. Analogamente egli tende alla cooperazione o coesione, oppure alla separazione o repulsione. Nella coesione l’identità è mantenuta.
 
Nella Croce è nascosta la Luce. La verticale e l’orizzontale creano per mutuo attrito; una Croce vibrante scintilla, e ha origine il movimento. Quando la verticale si appropria dell’orizzontale sopravviene il pralaya[3]. L’evoluzione è il movimento dell’orizzontale verso la positività verticale. Nel segreto della direzione sta la saggezza nascosta; nella dottrina dell’assorbimento sta la facoltà guaritrice; nel punto che diventa la linea e la linea che diventa la croce sta l’evoluzione. Quando la croce oscilla verso l’orizzontale sopravviene la salvezza e la pace del pralaya[4].
 
Ogni centro o chakra è un vortice energetico che ruota sotto l’influenza di una corrente positiva e negativa che agisce su di esso nello stesso modo in cui il rotare di un motore elettrico ruota quando sono applicate le correnti elettriche. Come la rotazione del motore elettrico può essere arrestata, così il moto dei centri può essere arrestato, allora essi si disintegrano, la forma si dissolve: è il pralaya. L’arresto del motore avviene quando la corrente che crea uno dei due campi magnetici si annulla. Nel nostro caso quando cessa l’oscillazione verticale: i Raggi non tagliano più le linee di forza della materia.
 
La seconda rotazione dell’uomo avviene lungo un’orbita. Questa è la rivoluzione di una sfera di vita, non solo intorno al proprio asse, ma lungo un percorso sferoidale, o orbita, intorno ad un punto centrale. In rapporto all’uomo, questa può essere considerata come la rivoluzione della ruota della vita, ossia il percorso discendente di un’entità attraverso i tre piani inferiori fino all’incarnazione, seguito dal percorso ascendente.
 
La corrispondenza nel Macrocosmo è rappresentata dalla forza che manipola le nebulose cosmiche, e che con il suo moto rotatorio vorticoso le trasforma infine in pianeti, o corpi sferoidali. Ciascuno di questi pianeti è un’espressione della “volontà di vivere” di qualche entità cosmica, e la forza che impresse il moto rotatorio, la forza che costruì, che solidificò, e che continua a mantenere unita la forma è la forza di qualche Essere cosmico.
 
Molti i fuochi che roteano; molte le ronde che rivolvono; ma solo quando i colori complementari riconosceranno la loro sorgente, e il tutto sarà armonizzato ai sette, si vedrà il compimento. Si vedrà allora ogni colore al suo giusto posto, e la cessazione della rotazione. (Stanza XIII)
 
   
LA COSCIENZA UMANA
 
L’onda di Vita passa oltre formando su ogni sottopiano della Terra in combinazioni molecolari che costituiscono i futuri elementi chimici. Il lavoro della seconda onda di vita, in questa sua discesa consiste nel formare combinazioni di materia provvista di qualità.
 
Ogni Atomo diviene un’unità visibile e complessa [una molecola], e una volta attratta nella sfera dell’attività terrestre, l’Essenza Monadica, passando attraverso i regni minerali, vegetali e animali, diviene uomo. (Catechismo Senzar)
 
Questo spiega pure il significato occulto del detto cabalistico: “Il Soffio diventa una pietra; la pietra, una pianta; la pianta un animale; l’animale un uomo; l’uomo uno spirito; e lo spirito un dio”.
 
A questo punto può iniziare l’evoluzione - il viaggio di ritorno - dal regno minerale attraverso il regno vegetale e il regno animale, per giungere nel quarto regno, quello umano.
 
L’uomo, nella sua essenzialità, è la Triade Superiore Atma-Buddhi-Manas, cioè volontà spirituale, intuizione e mente superiore che si manifesta per mezzo di una forma che evolve progressivamente; il corpo egoico o causale, che utilizza la triplice personalità inferiore come strumento di contatto con i tre piani inferiori. Tutto ciò ha per scopo lo sviluppo dell’autocoscienza perfetta. La triplice natura inferiore è essenzialmente un quaternario: il veicolo eterico, la vita animatrice o prana, desiderio-mente (kama-manas), e la mente inferiore. Il Manas, o quinto principio, fa da collegamento tra l’inferiore e il superiore. Sopra la Triade sta la Monade o Padre nei Cieli.
 
Si hanno quindi i quattro inferiori con il veicolo eterico, i tre superiori, e ciò che li collega il principio della mente. Si ha qui il sette, costituito dall’unione del tre e del quattro, più un altro fattore, quindi otto. I sette ultimi si vedranno quando Buddhi e Manas saranno fusi. Molte allusioni sono state fatte nei libri misterici o occulti all’ottava sfera.
 
La Triade inferiore è il corpo attraverso cui il Sé deve imparare a comprendere i tre mondi inferiori. Questo significa che per la parte dell’Anima che attraverso l’osservazione e l’attività deve apprendere le leggi del sistema fisico prima di poter utilizzare l’atomo permanente manasico sul piano mentale superiore, attraverso il pensiero astratto. Questo significa che per la parte dell’Anima che attraverso l’osservazione, l’Attività (sul piano fisico), deve imparare a conoscere le leggi che regolano il sistema fisico, prima di poter utilizzare il pensiero astratto (piano mentale superiore).
 
La Triade Spirituale o Maggiore formata dai vortici atomici Atma Buddhi e Manas, è lo strumento della Monade attraverso il quale deve imparare dai suoi tre aspetti intrinseci. Occorre ricordare che lo sviluppo evolutivo viene dal basso, questo significa che Monade deve prima imparare a capire il pensiero astratto (livello mentale superiore) prima di poter risolvere il mistero della propria intrinseca intelligenza Buddhi per poi portare tutte le informazioni al livello di Atma chiamato la seconda Monade. Nello schema seguente, la Monade è raffigurata come un triangolo, a “immagine del Divino” e quindi è triplice. Queste unità atomiche sono collegate o infilate come perle fra loro da un filo di materia buddhica, chiamato Filo dell’Anima o Sutratma[5]. Gli atomi permanenti a differenza di quelli liberi evolvono più rapidamente perché sono in contatto con la  Monade. Il quintuplice campo di azione delle Monadi va dunque dal piano Atmico fino al piano Fisico.
 
  • Durante la vita prenatale, il Sutratma avvolge l’atomo permanente fisico e si ramifica in ogni direzione con lo sviluppo del corpo fisico.
  • Durante la vita, l’energia vitale, il Prana, agisce lungo questo filo seguendone ogni ramificazione.
 
La scelta di appropriarsi i tipi di atomi dipende dalla Monade, poiché essa appartiene a uno dei sette gruppi di Vita dei Sette Logoi. L’atomo del primo sottopiano del piano Anupadaka con cui è formata una Monade, è in realtà formato da sette spirille del primo ordine, 7x7 bolle quantiche. Ogni spirilla è in relazione con ciascuno dei Sette Logoi. Le Sette Vie di Beatitudine devono essere percorse tutte. A ogni pellegrinaggio nel mondo della materia, la Monade può stabilire se rimanere nello stesso gruppo o nota fondamentale, oppure se cambiare gruppo o nota secondaria, traducendosi in un temperamento, colore secondario. La Monade libera nella sottile materia sul suo piano, irraggiandosi nella materia è ostacolata dalla materia più densa, rinchiusa, impotente e insensibile.
 
Le Stanze di Dzyan chiamano il Pensatore Manu[6]. L’uomo, quale essere pensante, fu chiamato “Manas” dagli orientali; si chiama Manu il primo principale portatore del pensiero. L’Anima dimora nel livello mentale superiore, il luogo, dove il vero uomo può operare nel modo più appropriato. L’Anima dell’uomo è dunque un’Entità o Coscienza Permanente che vive nel piano mentale superiore, in una forma o corpo di materia sottile chiamato “corpo causale”. Il Maestro Tibetano D.K. descrive l’Anima come un Angelo Solare. Possiamo immaginarcela come un angelo della tradizione: una forma senza caratteri sessuali, circondato da un ovoide di materia risplendente, luminosa e delicata chiamato “augoide”. La figura[7] mostra l’Anima come un Angelo o un Deva. La Monade che non è separata dall’Angelo Solare è rappresentata con un triangolo nel petto dell’Angelo. La “personalità”è raffigurata con un corpo materiale, un veicolo, una custodia attraverso cui l’Anima può provvisoriamente manifestarsi. È sempre l’Anima nelle varie incarnazioni ad agire, solo che la custodia o corpo cambia volta per volta.
 
Figura 3. Monade Anima Personalità
 
La Terza onda di Vita proviene dal Primo Logos differisce dalle prime due perché non s’immerge completamente nella materia, sino nell’atomo più pesante, inerziale del piano Fisico, ma si arresta nel sottopiano atomico del piano Mentale Superiore. Il terzo effluvio non è per niente annebbiato dalla materia che attraversa, ma conserva la sua purezza. Questa discesa di Vita che si risolve nella formazione del Corpo Causale, formato, per così dire, dall’emanazione superiore discendente che si arresta nel primo sottopiano nell’atomo manasico, e dall’onda inferiore innalzatesi a incontrarla arrestatesi nell’unità mentale sul quarto sottopiano mentale. Il quarto sottopiano dei piani fisico, emotivo e mentale (quando siano dominati, allineati e operanti simultaneamente nella medesima incarnazione) è il piano della personalità perfezionata. Riepilogando le Tre Onde di Vita del Logos agiscono per stadi successivi sulla materia:
 
  • La Vita del Terzo Logos si riversa sull’atomo di materia, dalla loro unione nasce la coscienza dell’atomo.
  • La Vita del Secondo Logos si riversa gruppi di atomi aggregati in forme, vegetali, animali; dalla loro unione nasce la coscienza collettiva.
  • La Vita del Primo Logos si riversa le forme abitate dallo Spirito il più elevato; dalla loro unione nasce la coscienza egoica che dimora nel Corpo Causale.
 
Quando giunge la terza onda di Vita, l’Anima di Gruppo costituita da materia dei sottopiani inferiori mentali, si disintegra in materia del terzo sottopiano e diventa una parte componente del Corpo Causale cioè l’involucro dell’Ego sul piano mentale.
 
Il Corpo Causale è l’involucro di sostanza mentale che si forma al momento dell’individualizzazione … La forza o energia che si riversa dai piani superiori (il respiro della Monade, se preferite quest’espressione) produce un vuoto, o qualcosa di simile a una bolla nel Koilon, e l’involucro del corpo causale, l’anello invalicabile della Vita centrale, è formato. In quest’involucro si trovano tre atomi che sono stati denominati l’unità mentale, l’atomo permanente astrale, e l’atomo permanente fisico[8].
 
La materia del piano mentale è adatta per la natura dei suoi atomi a rispondere con combinazioni proprie a esprimere pensieri dapprima razionali, tramite la molecola dell’unità mentale e in seguito astratti nella materia più sottile tramite l’atomo permanente manasico. Ciò significa che il processo d’incarnazione dell’Anima Spirituale inizia a livello mentale inferiore, in cui l’unità mentale permanente dal pianeta attira sostanza organizzata in un corpo utilizzabile. Questo corpo può essere considerato come una membrana attraverso cui la coscienza dell’Anima può sperimentare e imparare attraverso le vibrazioni-informazioni planetarie. Il Maestro D.K. spiega che la differenza tra l’unità mentale situata sul quarto sottopiano e l’atomo permanente situato sul primo sottopiano, consiste nel fatto che essa contiene solo quattro spirali, invece di sette. L’unità mentale posta sul quarto sottopiano ha solo quattro stringhe-spirali anziché sette come per l’atomo permanente. Il processo continua con il piano astrale, con la sostanza attratta dall’atomo permanente e viene creata una seconda membrana che racchiude il corpo o campo personale emozionale. Il livello fisico rappresenta un problema particolare. Ecco apparire l’atomo permanente nel sottopiano eterico dove la matrice o membrana del futuro corpo fisico preparata. Per nascere “nella carne”occorrono due anime in incarnazione che sono disposte, attraverso l’atto sessuale a fornire le materie prime per le impalcature essenziali alla costruzione del futuro corpo fisico denso.
 
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[1] La Terra ruota sul suo asse e intorno al Sole, a sua volta il sistema solare ruota attorno a un centro nella galassia e così via.  
[2] Come per la simbologia vista per il III Logos.
[3] Pralaya, periodo di riposo, di dissolvimento, che può essere planetario, cosmico o universale. È la sparizione in piani più elevati dell’essere manifestato. Avviene esattamente la stessa cosa per l’uomo: quando è incarnato sulla terra, egli è un pilastro di luce che discende dallo spirito verso il basso attraverso tutti i piani, fino a raggiungere il corpo fisico; quando egli muore e la sua costituzione si disgrega, il pilastro di luce è attratto dal basso verso l'alto fino a raggiungere nuovamente i regni spirituali, il che significa la sua sparizione dai piani cosmici inferiori.
[4] Trattato dei Sette Raggi V, “Stanze per discepoli”, pag. 767.
[5] Vi è differenza tra i due fili sutratma e antahkarana, tra il filo della vita e il filo della coscienza. L’uno è la base dell’immortalità e l’altro è la base della continuità. Per il ricercatore questa è una sottile distinzione. Un filo (il sutratma) collega e vivifica tutte le forme in un solo tutto operante, e incarna in sé la volontà e il proposito dell’entità che si esprime, sia essa un uomo, Dio o un cristallo. L’altro filo (l’antahkarana) incorpora la risposta della coscienza entro la forma a una serie di contatti in continua espansione entro il tutto circostante.
[6] Dottrina Segreta, Stanze di Dzyan VII, 5.
[7] Illustrazione di base presa dal sito danese http://www.kosmisk-ild.dk/index.htm un gruppo di studio sul Trattato del Fuoco Cosmico.
[8] A.A. Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 507.
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