Lez.26 - Il Terzo filo dell'attività Creativa - Sapienza Misterica

SAPIENZA MISTERICA
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Lez.26 - Il Terzo filo dell'attività Creativa

La dottrina del Filo d'Oro III Antahkarana
Dal corpo fisico-vitale-emozionale considerato come unità al corpo mentale, passando dal centro frontale (Ajna) al centro della testa. Un’estremità è ancorata nella testa e l’altra nei petali di conoscenza del Loto Egoico, ed è provocata da un atto di volontà.
 
Quando il corpo astrale e la natura mentale cominciano ad unirsi, e l’anima viene anch’essa collegata coscientemente, questo quintuplice filo, i due di base e i tre umani, con un suo prolungamento giunge al centro della gola; quando ciò è compiuto l’uomo può divenire un creatore cosciente sul piano fisico. Il Filo dell’Attività creativa ancorato nella gola, costruito dall’uomo, è dunque un prolungamento del filo della Vita, ed è la sintesi degli altri due fili fondamentali; a sua volta è triplice, collega tre centri: il plesso solare, il cuore, e il centro Ajna tra le sopraciglia passando per la gola.
 
Figura 1. Il Filo dell’Attività Creativa
 
 
Lo schema di canalizzazione energetica del terzo filo è il seguente:
 
  • Triade Spirituale, custode dell’energia monadica.
  • Atomo permanente manasico.
  • Petali della conoscenza.
  • Antahkarana.
  • Unità mentale.
  • Centro della gola.
 
La terza elevazione guidata dal centro Ajna, da farsi è il trasferimento delle energie creative centro della gola. L’operazione avviene su tutti i tre piani di materia, collega l‘unità mentale e si unisce ai petali della conoscenza del Loto Egoico.
 
Il centro della gola fa coppia polare con il centro sacrale, il primo è positivo il secondo è negativo rispetto al primo. L’energia sale dal loto sacrale cioè dal centro creativo materiale sessuale, al loto o centro della gola che esprime la creatività nella società umana. Quando le energie del centro sacrale, finora focalizzate nella creazione e generazione fisiche e quindi fonte della vita e dell’interesse sessuale fisico sono sublimate, riorientate ed elevate al centro della gola, l’uomo diventa una forza creativa cosciente nei mondi superiori. La creazione fisica è trasmutata in creatività artistica.
 
Il centro della gola è l’organo specifico della Parola creativa. Percepisce l’intento o il proposito creativo dell’Anima, trasmessogli dall’afflusso di energia dell’Ajna; la fusione di queste due energie darà origine a qualche tipo di attività creativa. Questa è la corrispondenza superiore alla creatività del centro sacrale. Nel centro Ajna le energie creative positive e negativa, incorporate negli organismi separati del maschio e della femmina, sono poste in rapporto dall’atto creativo compiuto in modo consapevole, ma ancora senza proposito ben definito.
 
Figura 2. Triangolo centri Ajna-Gola-Sacrale

Il Maestro D.K. ci dice che unendo le energie dei due centri sacrale e gola perverremo a quello stadio del nostro sviluppo in cui produrremo i figli della nostra abilità e delle nostre menti. In altre parole, quando esista vera unione tra le energie inferiori e quelle superiori emergerà la bellezza nella forma, l’inclusione di qualche aspetto della verità in appropriata espressione e in tal modo il mondo ne sarà arricchito. Quando questa sintesi è presente, il vero artista creativo comincia ad agire. Molti uomini, in ogni luogo, divengono creativi in senso politico, religioso, scientifico o artistico, e l’impatto della loro energia mentale, dei loro progetti e delle loro idee si fa sentire in modo competitivo. Fin quando l’idea della fratellanza non dominerà sul genere umano, vedremo quei poteri prostituiti a fini e ambizioni personali, con le disastrose situazioni che ne conseguono, così come abbiamo visto il potere sessuale prostituito alla soddisfazione e all’egoismo personali, con le sventure che ne sono derivate.
 
Nella sua vita personale l’uomo sul Sentiero conosce tre volte il senso dell’unione polare:
 
  • Il sesso fisico, cioè il rapporto con il suo opposto, la donna, da cui risulta la riproduzione della specie.
  • L’unione delle energie inferiori con le superiori, che consente l’opera creativa.
  • L’unione entro la testa delle energie della personalità con quelle dell’anima, che dà nascita al Cristo. Il Maestro D.K. afferma: “Oggi il Cristo sta nascendo in molti uomini, e i figli di Dio appariranno sempre più numerosi nella loro vera natura, per assumere la guida dell’umanità nella nuova era”.
 
“All’inizio è il centro della gola a essere creativo, preceduto prima ancora dal sacrale. A questo proposito è bene ricordare che è veramente possibile costruire l’antahkarana solo quando la vita creativa dell’aspirante si eleva dal sacrale alla gola ed è reale ed effettiva”[1].
 
Sotto il diaframma, il centro sacrale è in relazione polare con  il centro alla base della spina, e con la milza. Vi è un flusso di energia fra tre punti del corpo umano:
 
  1. La milza, organo del prana o della vitalità fisica emessa dal Sole.
  2. Il centro sacrale, che predispone la generazione fisica.
  3. Il centro alla base della spina, che alimenta (finché nell’uomo non si risveglia l’aspetto volontà) il principio datore di vita o volontà-di-vivere in tutte le parti della struttura umana. Si tratta di un grande triangolo di forza che concerne la materia, la sostanza, la costruzione della forma, la creazione, la vitalità e la persistenza entro la forma.
 
Il centro alla base della spina è in relazione con il centro alla sommità della testa. Nella testa vi sono tre centri, alla sommità, fra le sopraciglia e al termine della colonna vertebrale, cui corrispondono la ghiandola pineale, il corpo pituitario e la ghiandola carotidea. Il fuoco che dà energia al triangolo della testa è la corrispondenza superiore del triangolo di prana (Fuoco del Prana) situato a metà del corpo e del suo riflesso inferiore, alla base della spina (Fuoco Basale). Si hanno nell’essere umano tre triangoli importanti: due nel tronco e uno nella testa.
 
  1. Nel corpo, il triangolo del Prana:
    1. Centro tra le scapole, dove si saldano le ossa del torace, in prossimità della tiroide[2];
    2. Un centro sopra al diaframma;
    3. La milza.
  2. Alla base della spina dorsale, tre centri inferiori:
    1. Un punto alla base della colonna vertebrale;
    2. I due organi sessuali principali del maschio (testicoli) e della femmina (ovari)[3].
 
Nella testa, il triangolo dei tre centri maggiori:
    1. Coronario esternazione fisica ghiandola pineale;
    2. Ajna esternazione fisica corpo pituitario;
    3. Alta Major[4] esternazione fisica  ghiandola carotidea.
 
Figura 3. La polarità dei tre triangoli
 
 
I tre centri nella testa formano un triangolo mentale solo dopo la loro congiunzione con i due fuochi dei due triangoli inferiori, ossia quando diventano sintetici. La fusione dei fuochi della materia con i fuochi della mente ha il risultato d’energizzare la totalità degli atomi di materia del corpo. Ne deriva anche una tremenda stimolazione dei tre centri superiori del corpo, testa, cuore e gola, e l’elettrificazione di questa regione del corpo. Questi centri superiori formano allora un campo d’attrazione per la discesa del terzo fuoco, quello dello Spirito. Il centro dai mille petali, al sommo della testa, diventa straordinariamente attivo. È il centro sintetico della testa, che rappresenta la somma totale di tutti gli altri centri. La stimolazione di tutti i centri del corpo avviene parallelamente e similmente alla con-temporanea vivificazione del loto dai molti petali.
 
Il centro Alta Major anche se è un centro minore esso agisce come uno dei maggiori. È situato nella parte retro del cranio, dove finisce la colonna vertebrale e vi è la prima vertebra chiamata atlas. Rappresenta un punto di connessione tra le energie del midollo spinale sospinte in alto “Kundalini ascendente“ che nella loro totalità formano la natura inferiore, che si congiunge con le energie dei corpi spirituali operanti sul cervello, ancorati nel centro Ajna e nel centro coronale. Il centro Alta Major, situato nella parte più bassa della testa, è costituito del grado più basso di materia eterica, materia del quarto etere. In un momento particolare dell’evoluzione, il centro Alta Major raccoglie le energie provenienti da tutti i centri del midollo spinale e convoglia in questo centro l’insieme dei fuochi della materia che riguardano l’aspetto personalità.
 
Kundalini, man mano che si risveglia, accresce continuamente l’azione vibratoria, non solo dei centri, ma di tutti gli atomi di materia in tutti i corpi, eterico, astrale e mentale. Questa stimolazione provoca l’eliminazione di tutta la materia grossolana e inadeguata, respingendola per effetto centrifugo come una ruota che gira rapidamente. Sostituisce questa materia grossolana attirando materia sintonizzata con la sua vibrazione. Il Fuoco Duale della Spina e del Prana (della Materia) è attratto verso l’alto e si fonde con il Fuoco della Mente nel centro Alta Major.
 
Figura 4. I Tre Fuochi nei centri della testa
 
 
L’unificazione dei tre fuochi nella testa contiene quel tanto di fuoco dello spirito o Fuoco Elettrico, quel tanto di Fuoco Solare che l’anima può trasmettere, quel tanto di Fuoco per Frizione o della sostanza nel suo stato purificato che può penetrare. Prima del risveglio dei tre centri della testa, l’uomo è in gran parte soggetto alla forza che scorre lungo il midollo spinale.
 
Quando l’Agente direttivo situato alla testa, con un atto di volontà, fa salire le energie accumulate alla base della spina dorsale, le attira nel campo magnetico dei centri lungo la colonna vertebrale e le fonde con la duplice energia emanante dalla milza. La spina dorsale con i suoi cinque centri diventa attiva ed infine tutte le forze sono riunite, mescolate e fuse in un unico flusso di energia. Allora il fuoco Kundalini ascende e brucia all’istante tutti i tessuti eterici, barriere protettive dei centri; la vitalità del corpo eterico s’intensifica e di conseguente il fisico è potentemente vitalizzato; tutta l’aura è coordinata e illuminata.
 
Quando i due Fuochi della Materia siano saliti ancora più in alto lungo il canale eterico spinale, si possono congiungere con il Fuoco di Manas che irradia dal centro della gola. I Fuochi della Materia sono quelli della base della spina dorsale e quello del Prana nel triangolo della milza e riguardano esclusivamente la materia in cui i centri di forza sono situati. I centri di forza sono sempre controllati dalla mente, o dallo sforzo cosciente dell’entità che dimora sui Piani mentali, l’Ego.
 
Al termine il centro della gola opera in modo radiante quando la polarizzazione sta trasferendosi dall’atomo permanente fisico, a quello mentale, che divina il centro della ragione pura o del pensiero astratto. Allora l’uomo è governato dalla ragione e non dalle sue emozioni. Poi l’atomo emotivo cede a quello intuitivo e alla comprensione per mezzo dell’amore, oltre alla facoltà della ragione. Allora il plesso solare si fa notare per la preponderanza del colore verde, dell’attività, poiché il corpo emotivo è l’attivo agente di quello superiore, e ingenera ben poco del rosa, proprio del desiderio umano.
 
Le energie inferiori raccolte al plesso solare si riversano nel cuore, si fondono con le energie di quel centro, e salgono alla gola, dopo le cinque forme inferiori di energia si concentrano nel centro Ajna, nella testa ed infine si fonde con il loto dai mille petali del centro della testa.
 
[1] Trattato dei Sette Raggi, 4 Guarigione Esoterica.
[2] Si ha nel punto situato tra le due scapole, il congiungimento, del fuoco del prana con il fuoco radiante del corpo fisico.  
[3] L’esternazione fisica densa del centro sacrale sono le gonadi, gli organi della generazione, intesi come un’unità, anche se temporaneamente separati nell’attuale dualismo che esprime l’essere umano. Il Maestro D.K afferma:” Desidero solo mettere in evidenza che col trasferire il fuoco che sta alla base della spina dorsale, e col rivolgere l’attenzione ai due triangoli superiori si ha la redenzione dell’uomo”.
[4] Come ghiandola a secrezione interna corrisponde alla ghiandola carotidea (situata a livello della biforcazione della carotide comune cioè circa nel mezzo del collo lateralmente). La ghiandola carotidea è da considerarsi come l’esternazione del centro Alta Major.
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