Lez. 4 - La rotazione dell'Uovo del Mondo
La Dottrina del Filo d'Oro I Cosmogenesi
La STANZA III descrive il Risveglio dell’Universo alla Vita dopo il Pralaya. Ha termine il periodo della non manifestazione e inizia a prendere forma, dalle tenebre, l’Universo dalle sue costituenti di base. Descrive l’emergenza delle “Monadi” dal loro stato di assorbimento nell’Uno, il primo e il più alto stadio nella formazione dei mondi – poiché il termine Monade può applicarsi tanto al più vasto Sistema Solare quanto al più piccolo atomo.
La Vibrazione trascorre, toccando con la sua rapida ala (simultaneamente) l’Universo intero e il Germe, che dimora nelle Tenebre, che soffia (si muove) sulle sopite acque della vita[1].
La vibrazione si propaga rapidamente in tutto l’Universo, toccando l’intero Universo e il Germe. Poiché la Shloka si riferisce al “periodo” che precede qualsiasi manifestazione, l’Universo citato non significa il Kosmo o il Mondo delle forme, ma ancora uno Spazio senza forma. Questo Spazio è sinonimo delle “Acque dello Spazio”, delle Tenebre eterne. Come lo Spazio anche il Germe è Eterno. Si dice pure che la Monade Pitagorica dimora nella solitudine e nelle tenebre come il “Germe”.
Il Cerchio O, l’Uovo Vergine, rappresenta l’anello invalicabile della materia indifferenziata[2]. Il mistero dell’auto-generazione apparente e dell’evoluzione mediante il proprio potere creativo, che ripete in miniatura, nell’uovo, il processo dell’evoluzione cosmica - processi dovuti ambedue al calore e all’umidità, sotto l’influsso dello spirito creativo invisibile — giustifica pienamente la scelta di questo simbolo grafico. L’“Uovo-Vergine” è il simbolo microcosmico del prototipo macrocosmico, la “Vergine Madre” — il Caos o l’Abisso Primordiale.
A questo stadio il centro (del Cerchio) è visto semplicemente come una depressione simile ad una sottocoppa di fuoco debolmente luminoso, un fuoco molto diffuso, ma senza vera intensità. La ruota gira lentamente, tanto lentamente che il moto è quasi impercettibile[3].
Figura 1. Il Cerchio, l’Uovo Vergine
Questo è lo stadio che precede la manifestazione, quando giunge il Tempo, il Creatore Maschile appare sotto forma di un Raggio che emerge dalle Tenebre e cade nell’Oceano dello Spazio feconda la Vergine, la Radice Immacolata; lo Spazio interessato dal Raggio assume una forma sferica quella di un Uovo.
La Tenebra irradia la Luce e la Luce lascia cadere un Raggio solitario nelle Acque, nella Profondità-Madre. Il Raggio dardeggia attraverso l’Uovo-Vergine, il Raggio causa un fremito nell’Uovo Eterno, ed esso lascia cadere il Germe non-Eterno che si condensa nell’Uovo del Mondo[4].
Le Stanze di Dzyan affermano che “Il Raggio causa un fremito nell’Uovo Eterno, ed esso lascia cadere il Germe non-Eterno che si condensa nell’Uovo del Mondo”. É il primo Punto nell’Uovo del Mondo , il Germe che diverrà l’Universo, il Tutto, il Cosmo illimitato e periodico, un Germe che è, periodicamente e alternativamente, latente e attivo.
Il cerchio con un punto al centro significa la produzione di calore nel cuore della materia, il punto di fuoco, il momento della prima attività rotatoria, la prima tensione dell’atomo causata dal calore latente nella sfera d’influenza di un altro atomo[5].
La mitologia dei sacerdoti egizi di Heliopolis, narra che dapprima esisteva un Oceano di Energia immobile, lo Spazio senza confini, il Num. Da questo spazio sferico come un uovo si generò un Punto di Luce che prese il nome di Atum “Colui che è, e Colui che non è”. Il Raggio (la Monade pitagorica) discendendo da “nessun luogo” precipita attraverso la condizione del Non-Essere, nella condizione dell’Essere, e dà origine all’Uno, alla Monade. Il Raggio guizza e causa un fremito nell’Uovo-Vergine, la Matrice del futuro Universo. La fecondazione dell’Uovo ha luogo prima che esso sia deposto. Il “Raggio solitario” che cade nella “Profondità-Madre” può significare il Pensiero Divino, che feconda il Caos.
La mitologia dei sacerdoti egizi di Heliopolis, narra che dapprima esisteva un Oceano di Energia immobile, lo Spazio senza confini, il Num. Da questo spazio sferico come un uovo si generò un Punto di Luce che prese il nome di Atum “Colui che è, e Colui che non è”. Il Raggio (la Monade pitagorica) discendendo da “nessun luogo” precipita attraverso la condizione del Non-Essere, nella condizione dell’Essere, e dà origine all’Uno, alla Monade. Il Raggio guizza e causa un fremito nell’Uovo-Vergine, la Matrice del futuro Universo. La fecondazione dell’Uovo ha luogo prima che esso sia deposto. Il “Raggio solitario” che cade nella “Profondità-Madre” può significare il Pensiero Divino, che feconda il Caos. Dapprima l’Unità celata, lo Spazio Astratto Assoluto, poi un Soffio, un Raggio di Energia Sonora che causa una depressione simile a una coppa, il calice di un fiore.
Figura 2. Il Vortice Primordiale – Il Cerchio con un Punto al centro
Il Grande Soffio o Respiro emette il Suono Inudibile “A”, prima della creazione manifesta, c’è una creazione muta. Chiamiamo parola il suono della nostra voce, ma senza l’aria invisibile che ispiriamo prima di parlare e l’adattamento muscolare della bocca non vi sarebbe alcun suono. Tutto quello che suona, si produce con l’azione di quello che non suona. Questa è l’azione dell’Uno, il Primo Aspetto della Divinità il cui simbolo astratto è , il Cerchio con un Punto di Fuoco al centro, che sta a significare anche la produzione di calore nel cuore della Materia, il momento della prima attività rotatoria. Leggiamo nel trattato del Fuoco Cosmico che il Punto nel Cerchio conduce alla prima irradiazione, al primo impulso d’attrazione, con il conseguente stabilirsi della repulsione, il che produce:
Il Cerchio diviso in Due. Questo segna la rotazione attiva e l’inizio della mobilità dell’atomo di materia e produce la susseguente estensione dell’influenza del punto positivo entro l’atomo di materia, così che la sua sfera d’influenza si estende dal centro alla periferia. Nel punto dove tocca la periferia essa entra in contatto con l’influenza degli atomi circostanti; questo produce la prima irradiazione e il punto di depressione appare, indicando l’afflusso e il deflusso della forza o calore[6].
A questo stadio il punto di luce al centro del vortice di fuoco diventa più attivo; il moto rotatorio lo fa ardere più brillantemente, ed esso proietta raggi di fuoco in due direzioni che sembrano scindere il vortice in due. Il moto è molto accelerato, e la fiamma che divide il vortice scatta avanti e indietro stimolando il fuoco del centro stesso, finché un punto di molto maggior splendore è raggiunto[7].
Il Grande Soffio, causa un movimento circolare, di inconcepibile rapidità vorticosa. Il Grande Soffio è la fonte della Forza che muove la materia dello Spazio. Il movimento del Serpente Igneo, pittorescamente descritto come il Drago di Fuoco, è oscillatorio come l’onda generata dall’oscillazione armonica di una corda musicale.
La materia che avvolge il soffio vitale non è però statica. Ciò che è privo di movimento non può essere Divino. Tutto ruota, senza rotazione nessuna delle realtà può esistere, la rotazione, fondamentale per la creazione, in fisica è definita dallo spin, che in inglese significa girare come una trottola.
L’Universo è sferico, i pianeti sono sferici con i loro vari gradi di densità della materia disposti concentricamente intorno a ciò che li anima, alla Monade Primordiale, l’Uno. I pianeti sono sferici perché i loro vari gradi della materia sono disposti concentricamente intorno alla Monade che li anima.
L’Uno la Monade, è Androgino, positivo e negativo che si scinde nella Diade, il Padre-Madre. Il Punto Centrale vibra, tracciando un Diametro orizzontale nel Cerchio[8]; il Suono diventa duplice”AU”, vibrando nella Materia dello Spazio diviene visibile come un Raggio brillante che squarcia le Tenebre. Il Suono di due sillabe è la Parola creativa che si manifesta nella Polarità della creazione, come Spirito e Materia, Positivo e Negativo, Maschio e Femmina. La vibrazione polarizza la Sostanza Universale , nasce il Bipolo Elettrico. I Due Poli generano le linee di forza sulle quali è intessuta la tela di un universo. L’Universo Manifestato è dunque pervaso dalla dualità che è, per così dire, l’essenza stessa della sua Esistenza come Manifestazione.
Il Diametro primordiale è La Diade di Pitagora, raffigurata dai Due Punti estremi di un segmento di retta. Il Diametro è la linea di separazione fra due diversi stati di materia:
- Uno più denso visualizzato dal semicerchio inferiore cui si da il nome di Materia (Prakriti), le Acque dell’Abisso Celeste.
- Uno più sottile cui si da il nome di Spirito (Purusha), visualizzato dal semicerchio superiore.
Figura 3. la polarizzazione Cosmica
Padre-Madre tessono una tela, il cui lembo superiore è fissato allo Spirito — La Luce della Tenebra Una — e l’inferiore al suo estremo oscuro, la Materia; e questa tela è l’universo, intessuto delle due sostanze fatte in una, la quale è Svabhâvat[9].
Svabhavat è la sostanza e il materiale del mondo o, meglio, ciò che è dietro di esso - lo spirito e l'essenza della sostanza. Il nome deriva da Subhava ed è composto da tre parole - su, buono, perfetto, bello, attraente; sva, sè; bhava, essere o stato dell’essere. Da essa procede tutta la natura ed in essa tutto ritorna alla fine dei cicli di vita. È l'essenza plastica della materia. Svabhavat è un termine del Buddhismo settentrionale che letteralmente significa “l’autodivenire”, ed equivale al termine “Padre-Madre” delle Stanze di Dzyan. La materia prima del mondo è tesa fra due polarità: lo Spirito in alto e la Materia in basso. Questa materia prima è intessuta di due sostanze fatta una: Svabhavat; questa emana il noumeno che poi provoca la vibrazione universale degli atomi. L’Elettricità Cosmica, chiamata Fohat, provvede poi a imprimere nella materia le idee della Mente Universale
La “A”, la prima lettera in ogni alfabeto, si pronuncia spalancando la bocca, e risuona nella gola. La seconda sillaba “U”, si pronuncia cominciando a chiudere la bocca, Il suono “U” trasferisce la sensazione vibratoria alla parte posteriore della bocca. L’immagine della Bocca si apre e si chiude equivale all’oscillazione del Diametro centrale del Cerchio dell’Universo. Questa è l’azione del Secondo Aspetto della Divinità . Il Cerchio diviso in Due, segna la rotazione attiva e l’inizio della mobilità e produce la susseguente estensione dell’influenza del Punto Positivo entro la sfera di Materia, così che la sua sfera d’influenza si estende dal centro alla periferia.
Lo covò (l’Uovo Cosmico), e avendolo covato, la sua bocca si spaccò come un uovo. Dalla sua bocca venne la Parola, dalla Parola, il Fuoco.[10]
Passando dalla condizione inerziale allo stato di movimento rotatorio, lo Spazio interessato dall’azione del Drago Fiammeggiante, assume una forma sferica. I miti narrano che il Serpente espelle un Uovo, l’Universo, il buco bianco della Scienza. Alla fine della manifestazione il serpente ingoia l’Uovo. La bocca del Serpente è alternativamente un buco bianco e un buco nero nello spazio. I modelli matematici e fisici dell’universo prevedono che dapprima con il Big Bang esso si espanda e poi che la forza gravitazionale prevalga e tutto comincia a contrarsi fino a implodere nel Big Crunch. Per la Dottrina segreta, la Gravitazione, è la Regina e sovrana della Materia.
Il Punto Centrale vibra orizzontalmente per effetto del Suono “AU” e contemporaneamente perpendicolarmente alla prima direzione per effetto del Suono “M”, formando una Croce nel cerchio , simbolo del Terzo Aspetto della Divinità, il Demiurgo di Platone Crocefisso nello Spazio. Questo è il vero Cerchio della Materia.
Il Cerchio diviso in quattro. Giungiamo ora al punto in cui il centro è straordinariamente attivo, con la croce entro la sua periferia che gira come la ruota stessa, producendo un effetto di grande bellezza e attività[11].
Solo alla fine del terzo stadio, il triplice Suono “A-U-M” è pienamente manifestato e differenziato. La Monade, l’Uno, per Pitagora torna nel Silenzio dopo aver emanato la Triade. Il Cerchio diviso in Quattro è la Croce a bracci uguali dello Spirito Santo dei Cristiani, la raffigurazione della Materia Intelligente e Attiva. Indica la quarta qualità quadridimensionale della materia, e la penetrazione del Fuoco in quattro direzioni. Visualizzando la sfera in sezione, vediamo un cerchio, in cui agisce la Mente creatrice per mezzo dell’Elettricità Cosmica, chiamata Fohat, il Serpente Igneo che simbolicamente attraversa il Cerchio con una linea verticale, poi un’orizzontale, e infine lo mette in moto. “Fohat congiunge i due poli o le due linee di fuoco dell’Elettricità e del Magnetismo in uno stretto abbraccio,” cioè le racchiude temporaneamente entro limiti definiti nell’Universo Eterico.
Figura 4. Il Cerchio diviso in quattro la croce cosmica
Fohat è chiamato nel suo stato primitivo (cioè non manifestato) “Daiviprakriti”, Luce Primordiale nella Materia (Prakriti), in altri termini la Luce del Logos. Dalle Tenebre Eterne emerse la Luce periodica che proiettò un raggio, Fohat (lo Spirito Santo dei Cristiani), il quale penetrò e fecondò la Materia cosmica indifferenziata, Mulaprakriti.
[1] Stanze di Dzyan, III, 2.
[2] Il simbolo del Cerchio può rappresentare l’Universo, un sistema solare, un pianeta o corpo di un Uomo Celeste, un corpo umano, infine una singola cellula del veicolo umano, nonché l’atomo dei chimici e dei fisici tutti visti sotto l’aspetto energetico e tutti, sempre, al momento della manifestazione primordiale.
[3] A.A. Bailey, il Trattato del Fuoco Cosmico, p. 171.
[4] Stanze di Dzyan, III, 3.
[5] A.A. Bailey, il Trattato del Fuoco Cosmico, p. 171.
[6] A.A. Bailey, il Trattato del Fuoco Cosmico, p. 171.
[7] A.A. Bailey, il Trattato del Fuoco Cosmico, 171.
[8] Questo Diametro è il Primogenito, il Logos, il Suono, il Verbo, la Parola.
[9] Stanze di Dzyan III, 10.
[10] Aitareya Upanishad, I, 4.
[11] A.A. Bailey, il Trattato del Fuoco Cosmico, 171.