Lez.17 a - Prana - Sapienza Misterica

SAPIENZA MISTERICA
Vai ai contenuti

Lez.17 a - Prana

La Dottrina del Filo d'Oro II Le Tre Onde di Vita
IL PRANA

La parola prana è di derivazione sanscrita: composta da “pra”, che significa “fuori", e da "an", "respirare”. Prana indica il respiro, o l’energia vitale. Qualunque essere vivente, sia esso uomo, animale o pianta, assorbe il prana per vivere. La Sapienza antica insegna che vi sono tre forze che, partendo dal Sole arrivano al nostro pianeta:
  • Fohat, o elettricità: è l’energia divina, spirituale, fa parte della Terza Emanazione del Primo Aspetto (Volontà) del Logos.
  • Prana, o principio vitale: è l’energia dell’etere, in cui siamo immersi, e fa parte della Seconda Emanazione del Secondo Aspetto (Saggezza) del Logos. È l’energia che crea le forme.
  • Kundalini, o Fuoco Serpentino: è l’energia che viene dal basso e anima la materia. È quella che fa parte della Prima Emanazione del Terzo Aspetto (Attività) del Logos.

Quella misteriosa fascia del cielo che chiamiamo Via Lattea è in stretta relazione con il prana cosmico, ossia vitalità o nutrimento cosmico, che vitalizza il sistema eterico solare.

Il Prana permea completamente lo spazio e viene prodotto dal Sole e la sua manifestazione sul piano fisico sembra essere direttamente proporzionale alla quantità di luce solare presente, tuttavia esso è completamente indipendente e distinto dalla luce, dal calore ecc. Nell’Atharva Veda (XI, 4) è detto che il Prana, la Vita Unica, è il centro in cui sono fissati i raggi della ruota universale.
Il prana è l’essenza vitale d’ogni piano esistente nella settemplice area cui è dato il nome di piano fisico cosmico. È la VITA del Logos planetario, racchiusa in limiti la quale anima, vivifica e pone in rapporto i Sette Piani (i quali in realtà sono i sette sottopiani del piano Fisico Cosmico) e tutto quanto esiste in e su di essi.
In tutti e tre i corpi, umano, planetario e sistemico o logoico, c’è un grande organo entro l’organismo che agisce da ricevitore del Prana. Quest’organo ha la sua manifestazione eterica e la sua corrispondenza fisica densa.
  • Nel sistema planetario l’organo del Prana cosmico della forza che vitalizza la materia, è il sole centrale, che è il ricevitore diretto e il dispensatore della radiazione cosmica.
  • Nel corpo eterico del pianeta c’è un analogo organo di ricezione la cui localizzazione è connessa con la posizione dei due poli nord e sud, ed è il centro attorno a cui ruota il globo. È la fonte delle leggende relative ad una fertile terra sacra nell’ambito delle influenze polari. Il pianeta (la Terra o qualsiasi altro pianeta) assorbe il prana solare, assimila il necessario e restituisce sotto forma di radiazione planetaria quello che non è essenziale al suo benessere. Perciò il prana planetario è prana solare, che è passato attraverso il pianeta, è circolato nel corpo eterico planetario, è stato trasmesso al pianeta fisico denso, e da questo è stato restituito in forma di radiazione avente la stessa natura essenzia-le del prana solare, contenente in più la qualità individuale specifica di quel pianeta.
  • Prana planetario, quell’emanazione del pianeta, che possiamo chiamare il prana planetario, è ciò cui ci si riferisce quando si parla del potere di guarigione di Madre Natura, e che è la base dell’esortazione del medico moderno quando dice saggiamente “Tornate alla terra”. È l’emanazione fluidica di questo prana che agisce sul corpo fisico, sebbene in questo caso non attraverso il corpo eterico. È assorbita semplicemente attraverso la pelle, ed i pori sono la sua linea di minor resistenza.
  • Nell’uomo. L’organo di ricezione è la milza , attraverso la sua controparte eterica (il chakra Splenico). Dopo la distribuzione in tutto il corpo attraverso la rete eterica si manifesta nella radiazione della superficie come aura della salute.
Il Maestro D.K. avverte: Fintanto che la vera natura dell’atomo e della sua organizzazione interna rimane materia d’indagine, di speculazione e teoria, il lettore consideri quanto dirò del più denso dei sette regni come vero in senso simbolico e figurativo, ma non lo prenda alla lettera. Proprio come il centro[1] alla base della spina dorsale è l’ultimo a risvegliarsi a piena attività funzionante, e solo quando il centro della testa è risvegliato e attivo, così l’inferiore di tutti i regni sarà compreso in modo corretto solo quando tutti i sette regni vibreranno all’unisono. Ma fino a quel momento, questo regno e la sua vita rimarranno un enigma, tranne che per l’iniziato d’ordine elevato[2]. È il mistero della polarità.
Per comprendere il meccanismo con il quale il prana viene assorbito dagli esseri viventi, è necessario ora introdurre alcuni concetti di Chimica Occulta. La Chimica Occulta definisce col termine di “atomo fisico ultimo” AN, la più piccola delle particelle di materia che costituiscono il piano fisico. Il Prana irradiato dal Sole penetra in alcuni ANU o atomi fisici ultimi UPA e li rende più luminosi. La forza pranica non proviene dall’esterno dell’atomo fisico ultimo, ma da una dimensione superiore, lo stato di materia chiamato astrale o emozionale, per cui in realtà sembra scaturire dal seno dell’atomo stesso. Gli ANU così caricati dalla forza del Prana, acquisiscono un’immensa vitalità e accrescono il loro potere di attrazione, aggregandosi con altri sei atomi dando origine a una combinazione di materia di sette ANU del sottopiano sub-atomico. La particolare forma con la quale si dispongono questi sette ANU, due terne e un’unità isolata[3], è detta pure “globulo di vitalità”. Sono questi globuli di vitalità che sono assorbiti dai chakra eterici. Il globulo appare brillante quasi incolore, per questo è definito prana bianco. Quando il prana bianco viene assimilato, produce sei tipi di colore prana - rosso, arancione, giallo, verde, blu e viola.
Figura 1. Globulo di vitalità
Quando il sole risplende, i globuli sono generati in grandissima quantità. L’assorbimento di globuli è minimo dalla mezzanotte all’alba, ecco perché in queste ore avviene il maggior numero di decessi. Il corpo energetico o eterico è un tessuto, una rete di sottili canali intrecciati formati di materia dei quattro eteri, foggiati secondo una forma specifica. Esso costituisce il punto focale di certe emanazioni radianti che vivificano, stimolano o producono il moto rotatorio della materia.

Il corpo eterico, che è la riproduzione esatta della sua controparte densa, è l’organo del fuoco attivo o radiante e, come è ben noto, il veicolo del prana. Esso ha la funzione di immagazzinare la luce e il calore irradiati dal sole, e di trasmetterli mediante la milza a tutte le parti del corpo fisico. Pertanto in futuro si riconoscerà che la spina dorsale e la milza hanno una grandissima importanza per il benessere fisico dell’uomo, e che quando la colonna vertebrale sarà in ordine ed allineata giustamente, e la milza libera da congestione ed in sane condizioni, vi saranno pochi disturbi nel corpo denso. Quando la fornace fisica arde luminosamente, ed il combustibile del corpo (energia pranica) è assimilato adeguatamente, la struttura umana funziona correttamente.
 
  • Il corpo eterico è il modello del corpo fisico.
  • Il corpo eterico è l’archetipo sul quale è costruita la forma fisica densa, sia che si tratti della forma di un sistema solare che di quella di un corpo umano in una qualsiasi incarnazione.
  • Il corpo eterico è un tessuto, o una rete di sottili canali intrecciati, chiamati Nadi, formati di materia dei quattro eteri, foggiati secondo una forma specifica. Esso costituisce il punto focale di certe emanazioni radianti che vivificano, stimolano o producono il moto rotatorio della materia.
     
Le funzioni fondamentali del corpo eterico sono tre:
 
  1. È il ricevitore del prana.
  2. È l’assimilatore del prana.
  3. È il trasmettitore del prana.
     
Il prana è quintuplice. Nel corpo umano le sue cinque varietà sono:
 
  1. Prana, che si estende dal naso al cuore e ha speciale rapporto con la bocca e la parola, il cuore e i polmoni.
  2. Samana, dal cuore al plesso solare; concerne il nutrimento del corpo mediante il cibo e le bevande ed è in speciale rapporto con lo stomaco.
  3. Apana, domina dal plesso solare alle piante dei piedi; interessa gli organi escretori e genitali.
  4. Upana, fra il naso e la sommità della testa; è in specifico rapporto con cervello, naso e occhi e se debitamente regolato coordina le arie vitali e la loro utilizzazione.
  5. Vyana, termine applicato al complesso d’energia pranica distribuita in modo uguale in tutto il corpo. Suoi strumenti sono le migliaia di “Nadi”, o nervi, e ha rapporto speciale con i vasi sanguigni, vene ed arterie.
         
Il Prana agisce sia tramite il sangue che i nervi, in quanto la forza vitale utilizza il flusso sanguigno e la forza psichica opera tramite il sistema nervoso.
 Nel corpo eterico si focalizzano tutte le energie interiori del corpo, quindi l’energia trasmessa non è semplicemente energia vitale o prana planetario, ma è qualificata da forze provenienti dall’apparato astrale o emotivo, dalla mente o dall’anima. Tali “qualificazioni della forza”, indici del karma dell’individuo, sono in ultima analisi le forze condizionanti maggiori. Esse rivelano lo sviluppo di un individuo, le regioni della sua personalità sottoposte a controllo, perciò indicano la condizione del suo karma (Trattato dei Sette Raggi IV, 275).



[1] Per centro s’intende chakra eterico o vortice energetico.
[2] A.A. Bailey,Trattato dei Sette Raggi I, pag. 218.
[3] È la stessa disposizione vista con le bolle quantiche, nel Koilon e nella fisica subatomica con l’ottetto di mesoni.
Torna ai contenuti