LEZ.19 b - Centro Alta Major - Centri della Vitalità - Sapienza Misterica

SAPIENZA MISTERICA
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LEZ.19 b - Centro Alta Major - Centri della Vitalità

La Dottrina del Filo d'Oro II Le Tre Onde di Vita
CENTRO ALTA MAJOR – CENTRI DELLA VITALITÀ
 
Situati Nella testa vi sono sette importanti centri, oltre ai due centri primari Ajna (6) e Sahasrara (7), vi sono altri 5 chakra secondari, il più importante, Alta Major (1), è connesso al plesso carotideo.  
 
Figura 1. Centro della testa Alta Major

 
 
Il centro Alta Major è in un certo senso la sintesi dell’energia del sistema nervoso, anche se è un centro minore, funziona come un importante centro, forma un triangolo con  i due centri superiori della testa:
 
a.  Il centro Alta Major (ghiandola carotidea);
b.  Il centro della Testa (ghiandola pineale);
c.  Il centro tra le Sopraciglia (corpo pituitario).
 
Situato nel punto in cui la colonna vertebrale viene a contatto col cranio, e perciò nella parte più bassa della testa, è costituito del grado più basso di materia eterica, materia del quarto etere. È il punto di incontro tra i fuochi della materia e quelli della mente. Il centro Alta Major, corrisponde a quel centro nervoso al sommo della colonna vertebrale dove questa quasi tocca il cranio. Quando questa congerie di nervi è pienamente sviluppata, forma un centro di comunicazione tra l’energia vitale della spina dorsale (il fuoco di Kundalini) e l’energia dei due centri della testa frontale e coronale. È la corrispondenza fisica dell’Antahkarana sui livelli superiori. Quando l’Antahkarana è in via d’utilizzazione, è del pari impiegato il centro alta major, ed i tre centri della testa cominciano a lavorare come un’unità, formando così una specie di triangolo.
 
Corrisponde al midollo allungato  e alla ghiandola carotidea. Alta Major è collegato con il corpo carotideo, che controlla sia il contenuto di ossigeno nel sangue e sia la respirazione.  Alta Maggiore ha potente legame con cervelletto (movimenti muscolari volontari), il midollo allungato (respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna e anche collegamenti con gola e centro del cuore) e della colonna vertebrale.
 
Nella testa vi sono altri quattro chakra minori che portano a sette i centri (chakra), insediati nel cervello e collocati lungo la linea mediana della zona limbica. I Sette chakra della testa sono connessi ai Sette principali, di cui due si trovano nella testa (Ajna e Coronale) e cinque lungo la spina dorsale del corpo si trovano nella fronte e al centro della testa. Ogni centro è sintetizzato da un suo corrispettivo centro presente nella testa, e quindi i restanti cinque centri corrispondono e sono in relazione con gli altri cinque centri o chakra del corpo, cioè gola, cuore, plesso solare, sacrale e basale. Alta Major corrisponde al centro basale, nel senso che è la sua porta superiore. Alta Major è la sintesi nella testa dei quattro centri minori della testa.
 
 
I CHAKRA DELLA VITALITÀ
 
Il corpo eterico, che è la riproduzione esatta della sua controparte densa, è l’organo del fuoco attivo o radiante e, come è ben noto, il veicolo del prana. Esso ha la funzione di immagazzinare la luce e il calore irradiati dal sole, e di trasmetterli mediante la milza a tutte le parti del corpo fisico.
 
Il Chakra Splenico, quello che assorbe e distribuisce il prana o vitalità emessa dal Sole è in rapporto con la vitalità planetaria e con le radiazioni solari e ha come controparte fisica densa la milza. La milza è lo strumento più importante della forza vitale, ma è inerente alla materia stessa, è pertanto intimamente connessa al corpo fisico del pianeta. Il suo aspetto è particolarmente radiante e risplendente come un sole.
 
l Chakra della milza o splenico, conosciuto come Prana Chakra è considerato come l’ottavo centro più importante, è descritto come un fiore loto con sei petali stesso numero di petali del centro sacrale, ed è formato da due centri praticamente sovrapposti, le loro funzioni sono eguali, il che rende un loto a dodici petali, collegandolo agli altri fiori di loto a dodici petali (cuore, il loto del cuore nella testa, il loto egoico, il cuore planetario, ecc). Sia la parte anteriore che la parte posteriore del chakra milza hanno le stesse funzioni. Il chakra anteriore della milza è situato nella parte mediana della costola inferiore di sinistra. Il chakra posteriore è posto dietro di quello anteriore; è il maggiore punto d’entrata dei globuli di vitalità cioè del prana d’aria ed ha quindi una parte fondamentale nel benessere della persona. Il prana d’aria o “prana bianco” che entra, è suddiviso nei prana rosso, arancio, giallo, verde, blu e viola i quali sono poi inviati agli altri chakra maggiori. Il chakra della milza fornisce energia agli altri chakra maggiori e al corpo fisico visibile. Ciò significa anche che gli organi vitali e i chakra maggiori dipendono sostanzialmente dal chakra della milza per l’energia pranica.
 
Il chakra della milza è doppio, ciò significa che ha due polarità, perché suo tramite l’energia vitale negativa (-) o ricettiva della materia e l’energia vivente del corpo eterico positiva (+) sono riunite.
 
Il Chakra milza è, in media, più piccolo degli altri chakra nel corpo umano. La dimensione del Chakra milza è 1/3 o 1/2 di quella degli altri chakra.
 
Il centro di forza della milza rispetto agli altri centri è unico, poiché possiede l’importante funzione di assorbire i globuli di vitalità, dove vengono disgregati nei sette atomi ultimi componenti.
 
  1. I globuli di vitalità sono attirati al centro del chakra.
  2. I globuli di vitalità sono separati in sette particelle.
  3. Le particelle di vitalità, turbinando, sono trascinate dalle « forze secondarie.
  4. Le particelle sono prelevata dal corrispondente Raggio e inviate a destinazione
       
Ognuno dei sei raggi s'impossessa allora di una delle varietà di atomi e li invia a quel chakra o parte del corpo che ne ha bisogno. Il “prana bianco” che entra, è suddiviso nei prana rosso, arancio, giallo, verde, blu e viola i quali sono poi inviati agli altri chakra maggiori e di distribuirli nelle diverse parti del corpo fisico.
 
In definitiva, il chakra della milza fornisce energia agli altri chakra maggiori e al corpo fisico visibile. Ciò significa anche che gli organi vitali e i chakra maggiori dipendono sostanzialmente dal chakra della milza per l’energia solare pranica.
 
Ciò avviene però soltanto per sei qualità di atomi: il settimo, o atomo rosso-rosato, viene mandato attraverso il mozzo o centro del chakra splenico, donde viene distribuito a tutto il sistema nervoso. Gli atomi di color rosso-rosato sono gli atomi ultimi, che in un primo tempo si aggregarono gli altri sei per formare il globulo. Questi atomi portatori di prana rosato costituiscono la vita del sistema nervoso (Il Doppio Eterico, A.E. Powell).
 
Figura 2. Rotazione del Chakra Splenico

 
 
Sebbene esistano sette diverse specie di prana, non vi sono tuttavia che cinque principali correnti, così come sono descritte in alcuni libri indù, perché — dopo la loro nascita dal chakra della milza — il turchino ed il violetto si fondono in una sola corrente, mentre l'arancione ed il rosso-cupo si fondono in un'altra. Queste correnti escono dal centro splenico in senso orizzontale. Le particelle non utilizzate vengono espulse in tutte le direzioni dall'Aura di Salute, insieme alle particelle da cui è stato estratto il prana. Vengono pure continuamente espulse dal corpo umano particelle di materia fisica densa, mediante la traspirazione o in altri modi. Quando la colonna vertebrale è in ordine ed allineata giustamente, e la milza libera da congestione ed in sane condizioni, vi sono pochi disturbi nel corpo denso.V
 
Tre sono i centri del corpo essenziali per la vita:
 
  1. Il centro del cuore e lo stesso cuore fisico, dove si focalizza la vita dell’anima nella forma. Qui ha sede il principio vita (l'aspetto Spirito). Vita e Spirito sono una cosa sola.
  2. Il centro della testa e il cervello in cui alberga l'aspetto coscienza (l'aspetto Anima).
  3. l centro pranico e la milza, dove risiede la vita della materia stessa (l’aspetto Materia).
     
Milza centro e organo sussidiario connesso al centro del cuore.
 
La corrente di vita dinamica, entra nel corpo attraverso la testa, scende nel cuore dove si ancora e focalizza per tutto il periodo della vita. Una corrente minore di energia universale o prana, distinta dalla forza vitale individuale, entra nel corpo fisico attraverso la milza, dalla quale sale al cuore per unirsi al maggiore e più importante flusso di vita. La corrente di vita dà energia al corpo fisico e lo tiene assieme in un tutto coerente e intergrato. La corrente pranica di energia vivifica gli atomi e le cellule di cui è composto il corpo (Trattato dei Sette Raggi,IV, 428).
 
Figura 3. Chakra del Cuore e della Milza

 
 
Attraverso la milza il principio vitale (situato nel cuore) si collega al sistema della coscienza, connettendo gli organi materiali e la sostanza atomica del corpo fisico. Ciò significa che nella regione in cui si trovano la milza e il corrispondente centro soggettivo di forza, s’incrociano due grandi correnti di energia: la vitalità o vita fisica e la coscienza degli atomi che compongono la forma. Si osservi che si allude alla vita di gruppo subcosciente e non alla vita cosciente e all’autocoscienza. La milza è l’organo che riceve e trasmette il prana planetario o vitalità. Esso penetra per la “porta aperta” di quel centro di forza e perviene al cuore. Qui si unisce al principio di vita individuale. Attraverso il centro della milza passa anche la vita cosciente della totalità delle cellule corporali che sono, a loro volta, recipienti dell’energia dell’aspetto o principio coscienza di tutti gli atomi e le forme del quarto regno della natura. Non si pretende che ciò sia compreso per ora, ma col progredire dell’umanità se ne riscontrerà l’esattezza. Vi si può trovare un accenno all'eccessiva sensibilità del centro del plesso solare, agli impatti e alle impressioni ambientali di tipo astrale. Fra il centro della milza e il plesso solare esiste uno stretto rapporto, come con il cuore. (Trattato dei Sette Raggi, II, 64-65).
ITÀ
 
TRIANGOLO DI ENERGIA PRANICA
 
Le emanazioni di energia prana del sole sono assorbite dal corpo eterico non solo dal centro splenico ma anche attraverso certi centri che si trovano principalmente nella parte superiore del corpo e da lì sono dirette in basso al centro eterico della milza, che è la controparte di quell’organo nella materia eterica. Il maestro D.K. ci informa che il centro principale di ricezione del prana attualmente è un chakra tra le scapole. Un altro chakra situato leggermente al di sopra del plesso solare è parzialmente assopito nell’uomo a causa degli abusi della cosiddetta civiltà. Questi tre centri che formano un triangolo di energia pranica sono:
 
  1. Un centro tra le scapole (si presume quello in prossimità del timo);
  2. Un centro sopra il diaframma (si presume quello sopra il plesso solare);
  3. Il centro della milza.
     
Il processo d’assimilazione del prana si attua in questo triangolo ed il prana che entra nell’uno o nell’altro dei centri circola tre volte intorno al triangolo prima di essere trasmesso a tutte le parti del veicolo eterico e da qui al corpo fisico denso. L’organo principale di assimilazione è la milza – sia il centro eterico che l’organo fisico denso.
 
Questi tre centri hanno la stessa forma degli altri, e cioè quella di depressioni simili a piccole coppe, di apparenza alquanto somigliante a piccoli vortici che attirano nella loro sfera di influenza le correnti che giungono alla loro portata.
 
Figura 4. Triangolo di Forza Vitale o pranica

 
 
I centri dovrebbero essere raffigurati come vortici turbinanti, con un triplice canale strettamente intessuto passante da un centro all’altro in modo da formare quasi un sistema circolatorio distinto. Questo ha il punto di partenza, per l’intero sistema, all’estremità della milza opposta a quella che riceve il prana. Il fluido vitale circola entro questi centri e dall’uno all’altro tre volte prima di uscirne definitivamente per passare alla periferia del Piccolo sistema. Questa fase finale della circolazione porta il prana, attraverso i sottili canali intrecciati, ad ogni parte del corpo che viene interamente impregnato, per così dire, da queste emanazioni. Esse infine trovano l’uscita dal sistema eterico per mezzo dell’irradiazione di superficie. L’essenza pranica esce dalla circonferenza del suo temporaneo anello invalicabile come emanazione umana di prana, che è il medesimo prana già ricevuto più la particolare qualità che ogni singolo individuo può conferirgli durante il suo transito circolatorio (Trattato sul Fuoco Cosmico, 99, 100).

 
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