Lez.42 - Iniziazione - atomi permanenti e spirille - Sapienza Misterica

SAPIENZA MISTERICA
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Lez.42 - Iniziazione - atomi permanenti e spirille

I Misteri
 
Nella Dottrina Segreta H.P. Blavatsky c’informa dei Figli della Mente, conosciuti con vari termini, come: “I Manasaputra, i Prajapati, i Kumara, i Sette Primordiali, gli Uomini Celesti, i Rishi, gli Spiriti davanti al Trono”. Nella Dottrina Segreta nei vari punti in cui H.P. Blavatsky parla dei Kumara[1] o degli Uomini Celesti dei quali il microcosmo (l’Ego) è un riflesso. Essi sono le ruote fiammeggianti, la signora Blavatsky li chiama Signori della Conoscenza, Signori dell’Amore e Signori del Sacrificio. Ciascuno di Loro afferma il Maestro D.K. è un Loto di nove petali[2]. Nel microcosmo, l’uomo che ha per obiettivo di divenire un Manasaputra divino, o perfetto Figlio della Mente, manifesta tutti i poteri inerenti alla mente, diventando così simile alla sua sorgente monadica un Uomo Celeste.
 
Sappiamo che le cerimonie iniziatiche hanno luogo dapprima nei tre sottopiani superiori del piano mentale assunte nel Corpo Causale o Loto Egoico, e da qui riflesse nel fisico. Un essere umano ha una fonte d’origine, il Padre nei Cieli, la Monade, ed un veicolo semipermanente, il Corpo Causale, che si manifesta mediante i suoi principi inferiori (dei quali non fa parte il fisico denso). Il Corpo Causale custodisce come uno scrigno, l’Ego, questo corpo è considerato come un Loto a nove petali, come quello dei Kumara modello macrocosmico dell’Ego. Il centro del cuore della coscienza monadica, appare come un Loto con tre gruppi di tre petali, o come una ruota di fuoco con nove soli raggi o vortici, non a caso denominati Petali della Conoscenza, Petali dell’Amore, Petali del sacrificio. La loro apertura è prodotta dal processo evolutivo attuato sui tre piani dei tre mondi, ossia nelle tre Aule dell’Ignoranza, dell’Apprendimento e della Saggezza.
 
Il Loto Egoico di nove petali è completato con altri tre petali interni, che restano chiusi come un bocciolo, perché interessati solo negli stadi finali spirituali dell’evoluzione. All’interno del bocciolo vi è l’Abitante della forma, l’Ego, il Gioiello. I tre petali del bocciolo sono in più stretto rapporto con l’evoluzione dell’Uomo Celeste, e sono collegati alla stimolazione che Egli riceve entrando in contatto con la scintilla elettrica logoica, o aspetto del puro Spirito del Logos.
 
Il Loto Egoico contiene la triade atomica inferiore, cioè l’unità mentale e gli atomi permanenti astrale e fisico, che racchiudono la sintesi delle esperienze fatte in ciascuna vita terrena, riportandole da un’incarnazione all’altra; esperienze che verranno poi manifestate dalla personalità come idee innate, facoltà, attitudini, tendenze. Questi atomi permanenti sono punti focali di energia, capaci di attirare altra materia similare che occorre all’Anima per creare forme.
 
Il Maestro D.K. fa notare che le parole con cui sono distinti i tre ordini di petali, “conoscenza, amore e sacrificio” significano occultamente molto di più del senso apparente dei termini.
 
La Conoscenza fu inerente al “passato” sistema solare sotto il Signore dell’Attività Intelligente (aspetto Brahma), ed è la facoltà di cui deve valersi. Il sistema solare precedente ebbe una durata molto più lunga di quanto non avrà questo, e la forza nella materia fu generata dalla progressione delle età. Fu il periodo della vivificazione delle spirille nell’atomo permanente fisico del Logos. La conoscenza è l’energia nascosta del Logos planetario, che egli deve imparare a focalizzare per mezzo del cervello e così applicarla. È il giusto apprendimento delle leggi dell’energia, della conservazione della forza, delle sorgenti dell’energia, delle sue qualità, tipi e vibrazioni.
 
L’Amore è la facoltà inerente al “presente” sistema solare sotto il Signore dell’Amore Saggezza. È l’energia nascosta del Logos planetario, di cui deve valersi concentrandola nel centro del cuore e così applicarla. In questo sistema solare, che è il secondo, dominato dall’Amore Saggezza, l’atomo permanente astrale o emozionale, è il ricevitore di un grande flusso di forza o energia, ed è più stimolato ed energizzato degli altri perché si può realmente ritenere che influenzi la manifestazione fisica in modo almeno doppio di quelle che lo raggiungono attraverso gli altri due atomi. È la forza animante del corpo astrale o emozionale. È il centro di polarizzazione del quarto regno, corrisponde al quarto Piano Buddhico e al corpo o veicolo Buddhico. L’amore è il giusto apprendimento dell’uso e dei propositi della forma, e delle energie implicate nella costruzione delle forme, l’utilizzazione della forma e la dissipazione finale della forma superata. Implica la comprensione delle Leggi di Attrazione e Repulsione, che conduce alla ricerca dell’opposto polare e il loro matrimonio mistico.
 
Il Sacrificio è la facoltà che sarà sua in “futuro” sotto il Signore della Volontà pura nel prossimo sistema solare, che egli concentrerà intelligentemente col centro più alto della testa e così applicherà. Il sacrificio implica ancor più di quanto è già stato indicato, dipende dal suo sviluppo della coscienza e quindi dal riconoscimento del proposito esoterico del suo gruppo e delle esistenze planetarie. Riguarda i propositi e i piani dei Guardiani Silenziosi; riguarda la forza dinamica dei grandi Angeli Distruttori su tutti i piani. Il Sacrificio è attinente alla natura del Gioiello nel Loto, ed è solo quando sono dischiusi i tre petali del sacrificio della terza fila che è liberato questo tipo particolare d’energia. Il sacrificio finale implica anche la scomparsa del triangolo atomico inferiore[3], o la recisione del collegamento tra i tre atomi permanenti nella parte inferiore del corpo causale o loto egoico e l’unità centrale d’energia. Il triangolo igneo è perso di vista nell’incandescenza generale, e le essenze deviche che temporaneamente lo formavano cessano l’attività.
 
Figura 1. Loto Egoico e triangolo atomico
 
 
Alla base dei petali del Loto Egoico, sotto la parte centrale, ci sono i tre atomi legati ai tre corpi della personalità, di cui due permanenti disposti a triangolo, tre sfere di fuoco, tre punti di luce, che incarnano i principi dell’intelligenza, del desiderio e dell’oggettività fisica. I tre atomi contenuti nel Loto egoico sono collegati con i tre Raggi riguardanti il microcosmo uomo:
 
  • Il Raggio della Personalità ha un’azione diretta sull’atomo permanente fisico.
  • Il Raggio Egoico esercita un’azione analoga sull’atomo permanente astrale.
  • Il Raggio Monadico è strettamente connesso con l’unità mentale.
 
L’azione del raggio egoico sull’atomo permanente astrale è sentita appena l’Ego può stabilire una buona comunicazione col cervello fisico; allora, il raggio egoico comincia a influenzare l’atomo potentemente e continuamente; questo avviene quando l’individuo è molto evoluto e si avvicina al Sentiero. La stimolazione che risulta dall’azione del Raggio Monadico sull’unità mentale, è sentita solo quando l’aspirante è sul Sentiero, ossia dopo la sua prima iniziazione.
 
Gli atomi permanenti riguardano l’aspetto sostanza dell’Esistenza, o Divenire, mentre i petali del Loto Egoico o i raggi di fuoco della ruota riguardano specificatamente l’aspetto psichico, ossia lo sviluppo della coscienza; il nucleo centrale, ossia i tre petali interni, incarna l’aspetto del puro Spirito.
 
È per mezzo degli atomi permanenti che l’Ego, l’Angelo Solare entra in rapporto col suo mondo oggettivo; opera nel suo ambiente con successo o ciecamente nella misura in cui può energizzare gli atomi permanenti portando le spirille dalla latenza alla potenza. Questo diviene possibile solo con lo sviluppo dei petali del Loto.
 
L’aspetto Materia, che riguarda la forma materiale dell’uomo nei tre mondi, ossia il suo Sé personale attivo e intelligente, può essere sviluppato e governato per mezzo della triade atomica inferiore, cioè dell’unità mentale, dell’atomo permanente astrale e dell’atomo permanente fisico.
 
L’aspetto Spirito sta nascosto nel cuore del Loto Egoico, per rivelarsi a tempo debito quando i Manasadeva avranno compiuto il loro lavoro. Lì è la Volontà che dura per sempre.
 
L’aspetto Coscienza, incarnante l’Amore-Saggezza dell’Ego divino che si rivela per mezzo della mente, è predominante lì; nei nove petali e nella loro capacità vibratoria stanno celate tutte le opportunità, tutta la capacità innata di progredire, e tutta la capacità di funzionare come unità autocosciente: quell’entità che chiamiamo UOMO[4].
 
Il primo ordine di petali, quello esterno, della Conoscenza è in relazione al Sentiero di Prova; il secondo ordine dell’Amore è in relazione al Sentiero del discepolato, il terzo del Sacrificio è in relazione al Sentiero dell’Iniziazione.
 
Sul Sentiero di Prova la personalità deve subordinarsi al governo dell’energia dell’anima che fluisce dalla corona esterna dei tre petali del Loto egoico: sono i Petali della Conoscenza. L’atomo permanente fisico è collegato al primo gruppo di tre petali della Conoscenza.
 
Ricordiamo quanto già detto, il Logos si manifesta come un’Unità nella sfera di materia sottilissima che Lo avvolge. Questo vortice di vita, racchiuso in un involucro di materia radice, è dunque l’atomo primordiale. Fohat, l’energia del Terzo Logos, “scava vuoti nello spazio”, crea un numero incalcolabile di bolle nella materia densa dello spazio, l’Aether primordiale, il Koilon, dei vortici, ognuno determinato dalla propria divina energia, e rivestito di materia spaziale. Questi vortici sono delle piccole sfere delle bolle che galleggiano nello spazio dell’Aether. La materia che conosciamo è in realtà un flusso stabile che emergendo dall’Etere prende forma geometrica, creando l’illusione delle particelle separate.
 
La forza negativa forma il ricettacolo della forza positiva. Gli atomi non sono che centri di forza, ed i centri che conosciamo non sono che aggregati di punti di forza che hanno raggiunto un punto specifico dell’evoluzione, e rispondono in qualche misura al primo grande aspetto, o fuoco elettrico.
 
L’atomo permanente è un minuscolo centro di forza che costituisce il fattore centrale e l’agente d’attrazione intorno al quale sono costruiti gli involucri della Monade che s’incarna. Ogni corpo o forma in cui funziona lo Spirito ha per punto focale su ciascun piano un atomo di materia del sottopiano atomico di quel piano. Esso fa da nucleo per la distribuzione della forza, per la conservazione delle facoltà, per l’assimilazione dell’esperienza e per il mantenimento della memoria.
 
Ci è detto che l’ANU, l’atomo fisico è composto di dieci spirali, in tre spire scorrono correnti d’elettricità differenziata, le altre sette vibrano in risposta ad onde eteriche di ogni tipo ... suoni, luce, calore, ecc. indicano i sette colori dello spettro; emettono sette suoni della scala naturale, rispondono in una varietà di modi alla vibrazione fisica ... corpi lampeggianti, ronzanti, pulsanti, si muovono incessantemente belli e brillanti.
 
L’atomo del primo sottopiano Fisico è formato con spirille del sesto ordine avvolte in Dieci (7+3=10) spirali che portano 496 bolle nel Koilon (poco meno di 14 milioni).  L’atomo del primo sottopiano astrale o Kama è formato con 495 bolle, quello del primo sottopiano mentale o di Manas con 494 bolle, e così via a descrescere.
 
Figura 2. Atomi dei primi sottopiani
 
 
Poiché ogni bolla è un’unità di coscienza, lo Spazio formato dall’insieme dei vortici di bolle quantiche ognuna portatrice d’informazioni, di conoscenza è dunque il Campo Cosciente.
 
Sappiamo che la mente ha una caratteristica fondamentale, quella di avere la capacità dell’accumulo e dell’elaborazione dell’Informazione. L’accumulo delle informazioni nell’uomo avviene in modo simile ai sistemi informatici, tramite matrici, insite nelle spirille. Per questo motivo è data importanza alle spirille che compongono gli atomi permanenti che a differenza degli altri atomi conservano le informazioni anche quanto la personalità umana, muore ad uso della Vita che li anima. Tutta la coscienza, tutta la memoria, ogni facoltà è immagazzinata negli atomi permanenti.
 
Le spirille sono correnti di forza o vitalità del secondo aspetto, che si manifesta come Coscienza, che circola geometricamente entro la limitazione della sostanza, che è composta di forza del terzo aspetto o sostanza.
 
Nelle lezioni precedenti trattando del primo filo dell’antahkarana, quello dell’attività creativa, si è affermato che il centro eterico della milza è collegato all’atomo permanente fisico, cioè alla banca dati del nostro essere, in un certo senso il nucleo origine del DNA fisico. L’atomo permanente fisico è il cuore di tutti gli atomi che compongono il corpo fisico, senza l’atomo permanente fisico, il corpo fisico umano non esisterebbe. L’uomo contiene in sé degli atomi differenziati, che nella loro totalità costituiscono la forma oggettiva dell’uomo sui piani della sua manifestazione. Tutti sono animati dalla sua vita, dalla sua persistente volontà di essere; tutti vibrano secondo il punto raggiunto dall’uomo nell’evoluzione. Tutti gli atomi sono segnati da quell’unità cenreale che li marchia attraverso un codice che a livello fisico abbiamo chiamato DNA, tanto è vero che il test del DNA determina il profilo genetico di un individuo.
 
L’atomo permanente può essere paragonato ad una sorta di DNA energetico. Dei ricercatori russi hanno esplorato quello che viene chiamato “Junk DNA“, cioè quel 90% di DNA che non produce proteine, considerato spazzatura dai “ricercatori“ occidentali. Secondo i ricercatori vi sono altri dieci filamenti o spirali, che non sono menzionati, che non sono descritti e che non sono visibili in 3D, sono sovrapposti ai due che si vedono. Le scoperte e le conclusioni dei ricercatori russi per la scienza ordinaria sono semplicemente rivoluzionarie! Secondo loro, il nostro DNA non è solo responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche per la memorizzazione di dati e nella comunicazione. I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell’apparentemente inutile DNA spazzatura, segue le stesse regole di tutti i linguaggi umani. Gli scienziati russi[5]  hanno scoperto che il DNA umano può produrre una variante microscopica del tunnel “Einstein-Rosen”, cioè un microscopico tunnel spaziale che si sviluppa tra due aree distanti dello spazio, tramite cui si possono trasmettere dati al di fuori del tempo e dello spazio! Cioè il DNA trasmette frammenti d’informazioni alla nostra coscienza. Insomma il DNA umano funzionerebbe come una rete di trasmissione dati, trasmettendo e ricevendo informazioni e stabilendo contatti con le strutture del DNA di altri soggetti. Si tratterebbe d’ipercomunicazione, che presso gli uomini è interpretato come intuizione o ispirazione.
 
Gli atomi permanenti[6] e l’unità mentale, della triplice personalità sono paragonabili a delle banche dati, memorizzano tutte le esperienze dei rispettivi stati di materia, hanno i loro canali energetici.
 
Perché vi sono dieci (tre più sette) spirali nell’atomo permanente fisico? Perché l’Universo è numero che diviene forma. Dieci è il numero sacro dell’Universo, “la compiutezza”, sono la Totalità della Coscienza Universale, i Tre Astratti e i Sette dell’Universo manifestato. L’atomo fisico ripete in scala minore le leggi dell’Atomo Universale. Abbiamo prima studiato la Gerarchia dei Numeri, partendo dalla stanza di Dzyan che afferma che: “Tutto è numero emerso dal Non Numero”. H.P. Blavatsky scrive a tal proposito: “Rammenti lo studioso che alla base della forma vi è il Numero, e il numero guida il Suono. Il numero sta alla radice dell’Universo manifestato: i numeri e le proporzioni armoniose guidano le prime differenziazioni della sostanza omogenea in elementi eterogenei; e il numero e i numeri pongono i limiti alla mano formatrice della Natura[7].
 
L’Uomo Celeste ha in sé i tre principi maggiori Volontà, Amore-Saggezza, Intelligenza e la loro manifestazione mediante i sette principi tanto spesso citati nei nostri testi occulti. Dieci 3+7 sono l’Universo i Dieci stati di Energia Cosciente. I tre astratti si riflettono nei primi tre del settenario indicati come Shiva, Vishnu e Brahma. I rimanenti quattro sono emanati dall’aspetto Brama o Attività Intelligente, che appaiono come Cinque.
 
Visto dai piani superiori, l’uomo appare come un atomo, una sfera di materia differenziata, che vibra con un certo ritmo, è colorata e ruota secondo una chiave stabilita - la chiave del suo ciclo di vita.
 
  • Durante il primo Ciclo o Ronda della catena terrestre la vita della Monade, che fluisce dalla Triade Spirituale, vivifica il primo ordine di spirille degli atomi del piano fisico. Le spirille di quest’ordine sono usate dalle correnti del prana, che agiscono sulla parte densa del corpo fisico.
 
  • Durante il secondo Ciclo, viene in attività il secondo ordine di spirille in cui agiscono le correnti del prana, che riguardano il doppio eterico. In questi due Cicli, in nessuna delle forme sensazioni di gioia e dolore sono sconosciuti.
 
  • Nel terzo Ciclo o Ronda si vivifica il terzo ordine di spirille e appare per la prima volta la sensibilità portata dall’energia kamica, del desiderio delle emozioni, che può farsi sentire dal corpo fisico. Il prana kamico scorre in queste spirille mettendo così in comunicazione il corpo fisico con l’astrale. Il Desiderio è lo stimolo alla vita, che col tempo si trasmuta in Volontà senza la quale non vi è sviluppo e nemmeno creatività.
 
Figura 3. Il Prana nelle Spirille dell’Atomo Permanente Fisico
 
 
                           
  
Quando i tre petali esterni (della Conoscenza) del Loto Egoico divengono vibranti e cominciano ad aprirsi e pienamente svilupparsi, influenzano con la loro vitalità le tre spirille principali dell’atomo permanente fisico. La vibrazione pulsante nel cerchio esterno di petali (poiché i due cerchi interni ed i tre petali centrali non sono ancora responsivi) giunge al triangolo formato dai tre atomi permanenti e vivifica le tre spirille inferiori suscitando una debole risposta nella quarta e lasciando ancora dormienti le tre superiori.
 
  • Durante il quarto Ciclo, si vivifica il quarto ordine di spirille, in cui scorre il prana kama-manasico, desiderio-mente, rendendole atte a venire usate nella costruzione di un cervello capace di agire quale strumento del pensiero[8].
 
Poiché siamo nella Quarta Ronda (la Ronda è un periodo uguale a un settimo del Giorno di Brahma di 4.320.000.000 anni), la quarta spirilla accelera in questa Quarta Ronda la sua vibrazione.  In ogni ronda è stata “creata” (messa in attività) una delle spirille, e in questa Quarta Ronda, con la creazione della quarta spirilla, è venuta in esistenza il regno quarto o umano. La parola “creazione” deve essere intesa occultamente, e significa l’apparire in manifestazione attiva di qualche forma d’energia.
 
In questo ciclo, le spirille attive degli atomi permanenti sono quattro, come negli atomi ordinari liberi della materia in genere. Dopo la nascita e durante tutta la vita, il corpo attirerà a sé tutti gli atomi simili, che capiteranno entro il suo campo magnetico. Solo dopo che la quarta spirilla ha cominciato a vibrare, l’Angelo Solare, l’Ego si appropria dell’involucro in cui è rinchiuso. Il raggio della personalità opera sulle prime quattro spirille attive, in altri termini la personalità opera con le prime quattro spirille. La quarta spirilla deve essere pienamente attiva e vivificata affinché l’uomo possa avvicinarsi al Sentiero e conseguire la prima iniziazione.
 
Le stringhe - spirille dell’atomo permanente fisico, sono il veicolo del prana o fluido vitale e sono avvolte in dieci spirali. Le spirille sono dieci, tre maggiori e sette minori, ma dal punto di vista dell’unità abbiamo le quattro e le tre maggiori, poiché le rimanenti tre minori sono contate come una sola con la loro maggiore, perché ne sono il riflesso diretto.
 
Il Maestro D.K. spiega nel Trattato del Fuoco Cosmico che nell’uomo vi sono tre principi maggiori – Volontà, Amore-Saggezza, Intelligenza Attiva o adattabilità – con la loro differenziazione in sette principi. Questi, che costituiranno da ultimo i dieci della manifestazione perfetta, sono in via di vitalizzazione, ma non hanno ancora raggiunto la loro piena espressione. Solo quattro principi sono attivi nell’uomo, ed egli è in via di sviluppare il quinto, il principio Manasico. Osservate com’è perfetta l’analogia tra l’uomo, considerato come quaternario inferiore che sta sviluppando il principio della mente, e l’atomo con le quattro spirille attive, mentre la quinta è in corso di stimolazione[9].
 
Gli atomi permanenti fisico e astrale sono formati con materia atomica del primo sottopiano fisico e astrale, l’unità mentale è formata con materia del quarto sottopiano mentale. L’aggregato delle vite che formano l’unità mentale e i due atomi permanenti sono i Deva degli atomi permanenti. Essi si trovano entro la periferia causale, e sono punti focali d’energia egoica. Sono il tipo più alto di Deva costruttori e formano un gruppo di vite intimamente collegate con gli Angeli solari. Essi esistono in sette gruppi connessi con tre delle spirille dell’atomo fisico permanente logoico. Queste spirille sono per questi sette gruppi di vite ciò che i tre Raggi maggiori sono per i sette gruppi di raggi sui sottopiani egoici del piano mentale[10].
 
Per quanto riguarda presentemente l’uomo, tutta questa energia converge, e cerca di energizzare il suo corpo fisico, dirigendone l’azione attraverso i sette centri eterici. Questi centri ricevono la Forza in tre modi:
 
  1. Forza dall’Uomo Celeste e quindi dai sette Rishi dell’Orsa Maggiore, attraverso la Monade.
  2. Forza dalle Pleiadi attraverso l’Angelo solare o Ego.
  3. Forza dai piani, dai Signori Deva[11] dei piani, o energia Fohatica, attraverso le spirille di un atomo permanente[12].
 
Quando gli uomini comprenderanno un po’ meglio l’evoluzione dei Deva, ne riconosceranno il lavoro lungo certe linee in rapporto con il Sole, e si renderanno conto che essi rappresentano il polo femminile (), così come gli uomini rappresentano quello maschile (+), poiché la quarta Gerarchia Creativa è maschile, allora comprenderanno i loro mutui rapporti e li governeranno secondo la legge[13].
 
Tutta l’energia manifestantesi nel sistema solare dopo tutto non è che l’energia dell’atomo permanente fisico del Logos Solare, che ha il nucleo sul sottopiano atomico del Fisico Cosmico.  Nell’atomo permanente fisico dell’uomo Celeste e dell’uomo terrestre vi sono sette tipi di forza o sette spirille, che sono in relazione ognuna con uno dei sette Piani[14] o dei sette sottopiani.
 
  • A livello solare bisogna ricordare che tutti i piani del nostro sistema, considerati come sostanza devica, formano le spirille dell’atomo permanente del Logos Solare.
  • Le sette spirille dell’atomo permanente fisico dell’uomo sono in relazione con i sette sottopiani del piano fisico.
  • Le sette spirille dell’atomo permanente astrale sono in relazione con i sette sottopiani del piano astrale.
  • ’unità mentale che dimora nel quarto sottopiano agisce sul suo sottopiano e sui tre inferiori, pertanto è composta di solo quattro spirille, che sono in relazione con i quattro sottopiani che formano il quaternario mentale, la cosiddetta mente concreta. In sintesi, l’unità mentale è il primo aspetto della triade della personalità, ossia dell’uomo che funziona nel regno umano sui tre piani inferiori.
 
Figura 4. Spirille Atomi Permanenti Fisico e Astrale
 

 
La disposizione delle spirille negli atomi permanenti è diversa per ogni piano. Quella descritta più frequentemente è quella del piano fisico. La disposizione di questi minuscoli vortici di forza, e la loro economia interna su ciascun piano, sono un segreto dell’iniziazione che non può essere rivelato ... Quanto più ci si avvicina alla realtà, tanto più semplice diviene la disposizione delle spirille. Queste correnti di forza cosciente mostrano una disposizione settenaria nei tre atomi permanenti inferiori dell’uomo, mentre i tre atomi permanenti superiori Atmico Buddhico e Manasico contengono solo tre spirille: le tre maggiori[15]. La Triade dei tre atomi permanenti superiori rispecchia solo i tre principi maggiori – Volontà, Amore-Saggezza, Intelligenza Attiva o adattabilità. Il Terzo Aspetto ha ritirato i suoi sette raggi dal mondo delle forme.
 
Figura 5. Le Tre Spirille maggiori Atomi Permanenti Triade Superiore
 

 
Il maestro D.K. c’informa che l’atomo permanente astrale ha le correnti interne di forza disposte in modo che le spirali si approssimano alla conformazione di un cuore, sebbene manchi la punta. L’atomo permanente buddhico ha le spirille disposte in modo da formare approssimativamente la figura di un otto con una corrente centrale che biseca la doppia spirale.
 
Alla base del corpo egoico vi sono tre atomi disposti a triangolo, minuscoli centri di forza che costituiscono il fattore centrale e l’agente d’attrazione intorno al quale sono costruiti gli involucri della Monade che s’incarna. Il Maestro D.K. spiega che l’involucro causale appare al chiaroveggente come una sfera di vibrante sostanza vivente: in essa si possono vedere tre punti di fuoco tre atomi. Nel cuore della sfera risplende una luce centrale che emette dei raggi; questi raggi sono sette ed agiscono su questi punti o sfere di fuoco.
 
La vibrazione pulsante nel cerchio esterno di petali (poiché i due cerchi interni e i tre petali centrali non sono ancora responsivi) giunge al triangolo formato dai tre atomi permanenti e vivifica le tre spirille inferiori suscitando una debole risposta nella quarta e lasciando ancora dormienti le tre superiori. L’Angelo solare dirige la vibrazione verso il triangolo atomico.
 
  • I tre atomi permanenti, o i tre vertici del triangolo, non conservano sempre la stessa posizione relativamente al centro del loto, ma la posizione degli atomi e la captazione della forza affluente variano secondo lo stadio di sviluppo. Negli stadi iniziali dell’evoluzione umana, il primo a ricevere l’afflusso è l’atomo permanente fisico, che lo trasmette attraverso il suo sistema all’atomo permanente astrale e poi all’unità mentale.
  • Questa forza circola quattro volte (poiché questa è la quarta ronda) intorno al triangolo, finché entra di nuovo in contatto con l’unità mentale e l’energia si centralizza nella quarta spirilla dell’unità mentale.
  • Allo stadio successivo dell’evoluzione umana, dell’uomo medio, il contatto è stabilito dapprima con l’atomo permanente astrale, e l’energia passa da esso agli altri due atomi.
  • Nello stadio dell’uomo intellettuale avanzato, l’unità mentale occupa il primo posto. In questo caso vi è ora la possibilità dell’allineamento dei tre corpi della personalità, che più tardi sarà un fatto compiuto. La quinta spirilla dei due atomi permanenti inferiori accresce la sua vibrazione. L’unità mentale diviene l’apice del triangolo atomico. Allora avvengono dei cambiamenti nel loto egoico ed i petali si dispiegano; l’apertura dipende in parte dalla vibrazione nelle spirille e dal loro risveglio.
  • Si determina una condizione in cui la forza in futuro entrerà simultaneamente nei tre atomi attraverso i tre petali aperti del circolo esterno, e l’uomo avrà perciò raggiunto un ben preciso stadio d’evoluzione[16].
Figura 6. Il triangolo atomico e i tre petali della Conoscenza
 

Quando una persona oltrepassa l’evoluzione di massa, cioè un uomo molto evoluto, inizia per i suoi atomi permanenti un lavoro molto difficile. L’uomo in questo stadio deve vivificare più ordini di spirille, di quanti non siano vivificati dall’umanità ordinaria. Appartenendo al Quarto Ciclo terrestre o Ronda, essa ha a sua disposizione già quattro ordini di spirille; incomincia a vivificarne un quinto, manifestando così l’atomo del Quinto Ciclo o ronda, pur lavorando ancora in un corpo del Quarto Ciclo. Esotericamente si parla di Esseri del Quinto Ciclo che appaiono nella presente umanità e poi di Esseri del Sesto e del Settimo Ciclo. Un tal corpo attirerà a sé entro il suo campo magnetico atomi liberi con cinque spirille attive[17].
 
La quinta spirilla ha un valore particolare poiché sintetizza le quattro inferiori. È la terza se si contano le correnti di forza a spirale partendo dall’alto, dal polo atomico. Essa vibra secondo cinque tipi di forza. Il Loto Egoico si trova sul terzo sottopiano mentale il quinto contando dal basso. Ci è detto che quando la quinta spirilla diverrà attiva, la forza elettrica o corrente fohatica vi scorrerà, consentendo agli aspiranti candidati che sono al giusto stadio di utilizzare questa forza per conseguire la prima iniziazione. Via via che questa quinta influenza diverrà sempre più sentita, se ne vedranno gli effetti sul piano astrale come dominio cosciente intelligente, che non si fonderà tanto sul desiderio di armonia quanto sul desiderio di manipolare intelligentemente e scientificamente la materia astrale.
 
La quinta spirilla dei due atomi inferiori accresce la sua vibrazione. Vi sono solo quattro spirille nell’unità mentale, e quando questa è in piena attività, diventa possibile il coordinamento dell’antahkarana. Allora avvengono dei cambiamenti nel Loto Egoico e i petali si dispiegano; l’apertura dipende in parte dalla vibrazione nelle spirille e dal loro risveglio. Negli atomi permanenti fisico e astrale, le quattro spirille inferiori (due gruppi di due) sono precisamente sotto l’influenza della personalità e sono pienamente attive e la quinta è in via di risvegliarsi ad analoga attività. La quinta spirilla è collegata al quinto stato di coscienza, quello del piano mentale. Il quinto principio del Manas è incarnato nei Cinque Kumara, e se si studia il significato dei primi cinque petali che si spiegano nel loto egoico, ci si potrà accostare all’orlo del mistero[18]. Gli Agnishvatta[19] costruiscono i petali con la propria sostanza, la quale è energizzata dal “principio dell’Io” o a-hamkara. Essi procedono ad energizzare gli atomi permanenti con la propria forza positiva, in modo da portare a tempo debito in piena attività ed utilità la quinta spirilla[20]. Il lavoro degli Agnishvatta sul piano mentale ebbe per effetto una discesa di forza o energia dalla Monade (o Spirito), e questa, insieme all’energia del quaternario inferiore, produsse la comparsa del corpo dell’Ego sul piano mentale.
 
  • La quinta spirilla non riguarda più la persona comune, ma colui che oltrepassa l’evoluzione umana imboccando il Sentiero del Ritorno all’Uno. Alla seconda iniziazione la quinta spirilla è pienamente vitalizzata e vibrante.
  • La quinta e la sesta spirilla sono più specialmente sotto l’influenza dell’Anima. Alla terza iniziazione la sesta spirilla è pienamente vitalizzata e vibrante.
  • La settima stringa o spirilla è sotto l’influenza della Monade[21]. Alla quarta iniziazione la settima spirilla è pienamente vitalizzata e vibrante.
 
Il Raggio della Personalità opera sulle prime quattro spirille attive, corrispondenza con il quaternario inferiore. Il Raggio dell’anima opera sulla quinta e sesta spirilla, il Raggio Monadico agisce sulla settima.
 
  • I Tre petali per la Conoscenza, costituiti da materia del terzo sottopiano, attivandosi per primi fanno divenire l’atomo permanente fisico radiante, ossia un radioso punto di fuoco. Quando sono completamente sviluppati, i tre petali inferiori influenzano con la loro vitalità le tre spirille principali dell’atomo permanente fisico.
  • I Tre petali per l’Amore, costituiti da materia del secondo sottopiano, attivandosi per secondi fanno divenire l’atomo permanente kamico radiante. L’atomo permanente astrale entra in piena attività e radiosità riguardo cinque delle sue spirille, e i due atomi dei piani fisico ed astrale sono del pari vibranti. Con il graduale aprirsi del secondo anello di petali, l’atomo permanente astrale subisce un processo analogo che conduce al pieno risveglio delle spirille dell’unità mentale.
  • I Tre petali per la Volontà, costituiti da materia del primo sottopiano, attivandosi per terzi, fanno divenire l’unità mentale, un radioso punto di luce; le sue quattro spirille trasmettono la forza con rapidità intensa.
 
La differenza fondamentale tra l’unità mentale e gli altri due atomi permanenti consiste nel fatto che essa contiene solo quattro spirille invece di sette. L’unità mentale non è un atomo permanente settenario, ma risponde solo ai quattro tipi di forza, e non a tutta la gamma delle vibrazioni. Finché l’uomo non viene coscientemente sotto il dominio dell’Ego e non comincia a percepire la vibrazione dell’atomo permanente Manasico, è inutile attendersi che risponda a certi ideali o comprenda certi aspetti della verità. L’unità mentale basta alla sua necessità non esiste nessun ponte tra di essa e l’atomo permanente Manasico.
 
Il risveglio della quinta spirilla degli atomi permanenti fisico e astrale, produce un’accresciuta consapevolezza prodotta dall’apertura del quinto petalo del loto egoico (tre petali della corona esterna e due della seconda corona) e dal graduale aprirsi del terzo occhio, chakra Ajna, mediante il risveglio e l’attività uniforme di cinque fattori: il centro alla base della spina dorsale, i tre canali della colonna vertebrale e la ghiandola pineale.
 
Vi sono solo quattro spirille nell’unità mentale, e quando questa è in piena attività, diventa possibile il coordinamento dell’antahkarana. Allora avvengono dei cambiamenti nel loto egoico ed i petali si dispiegano; l’apertura dipende in parte dalla vibrazione nelle spirille e dal loro risveglio.
 
Dopo la terza Iniziazione avviene una stimolazione negli atomi permanenti della Triade, che porta alla coordinazione del veicolo Buddhico, ed al trasferimento della polarizzazione inferiore alla polarizzazione superiore. Alla quarta iniziazione le sette spirille sono pienamente vitalizzate e vibranti. Il centro di vita positiva raccoglie o sintetizza i tre punti, e così i tre fuochi della personalità ripetono nella loro scala minuscola il processo mi-crocosmico della sintesi del fuoco elettrico, del fuoco solare e del fuoco per attrito, e rimane una sola unità risplendente. Il calore interno dell’atomo, più il calore esterno del corpo egoico in cui è situato, producono allora quello che distrugge il triangolo atomico. Quest’unità risplendente, mediante il calore di sintesi del suo essere, brucia il corpo causale e ritorna al piano dell’astrazione. Così l’uomo è il Sentiero stesso ed anche il Pellegrino sul Sentiero; così egli arde, ma è anche il terreno ardente.
 
[2] Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 539.
[3] Tutti gli atomi permanenti riguardano la materia fisica e la manifestazione. Nella triade superiore, il più alto atomo permanente dell’uomo, l’Atmico è, dopo tutto, un atomo del terzo etere cosmico.
[4] Trattato del Fuoco Cosmico pag. 710.
[5] Il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi. Il lavoro del microbiologo russo Pjotr Garjajev e il suo team di ricerca, tende a dimostrare che il nostro DNA è un dispositivo di archiviazione dati e di comunicazione.
[6] Ciascun Atomo Permanente crea un corpo che rispecchia la qualità dell’informazione contenuta in esso.
[7] H.P. Blavatsky, seconda Parte del Volume III de La Dottrina Segreta, OM.
[8] A. Besant Studio sulla Coscienza pag 88.
[9] Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 248.
[10] Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 940.  
[11] Deva-Deus deriva dalla radice div, “o splendore”. Un Deva è un essere celestiale, sia buono che malvagio o indifferente. I Deva superiori sono gli assistenti del Sole, i Creatori Spirituali, ecc. Quelli inferiori sono i padroni di tutte le forze cosmiche della Natura.
[12] Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 1157.
[13] Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 91.
[14] Tutti i piani del nostro sistema, considerati come sostanza devica, formano le spirille dell’atomo permanente del Logos Solare.
[15] Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 532.
[16] Trattato del Fuoco Cosmico pag. 775.
[17] A. Besant Studio sulla Coscienza pag 89 e precedenti.
[18] Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 704.
[19] Gli Agnishvatta, sono i plasmatori dell’uomo interiore, i primi esseri chiamati nella Dottrina Segreta le “Menti”. Essi sono evoluti dal Fuoco Primordiale. Sono le Sette Emanazioni, il cui vero nome segreto non può essere pronunciato, la Parola che non è parola.
[20] Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 712.
[21] Il Raggio Monadico è la sorgente della stimolazione della settima spirilla. Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 72.
 
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