Parte I - Preambolo - Sapienza Misterica

SAPIENZA MISTERICA
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Parte I - Preambolo

Fuochi e Raggi Cosmici
Il nostro Cosmo nel quale viviamo è nella Galassia nota come Via Lattea, un sistema molto appiattito che contiene almeno 200 miliardi di stelle ma recenti stime arrivano a raddoppiare tale numero. Il primo conteggio delle galassie, utilizzando l’Ultra Deep Field del telescopio spaziale Hubble, aveva dato una cifra che si aggirava attorno ai 100-200 miliardi. Secondo uno studio del The Astrophysical Journal, ci sarebbero nell’Universo 2000 miliardi di galassie. Il nostro Sole, e quindi anche la Terra e tutto il Sistema Solare, si trova nella Nube Interstellare Locale, che a sua volta si trova dentro la Bolla Locale, a sua volta dentro la Cintura di Gould situata nei pressi del bordo interno del Braccio di Orione.
 
Figura 1. La posizione del Sole all’interno della Via Lattea
 
 
L’universo oggettivo composto di miliardi e miliardi di galassie è generato dalla polarità Spirito-Materia. L’incontro di queste due polarità ed il loro punto d’unione causano nell’universo cosmico producono la luce e l’oggettività, quell’esplosione di luce che chiamiamo galassie, e miriadi di Soli. Il Fuoco Elettrico lo Spirito, e il Fuoco per Attrito la Materia dello Spazio, quando sono posti in contatto, producono il Fuoco Solare; esso divampa dalla tenebra, una tenebra tuttavia che è potente energia.
 
Il nostro Cosmo è nato nello Spazio, nel grembo della Madre Eterna, come una nebulosa, man mano che quella nebulosa si muoveva nello spazio, nel suo centro cominciò a esserci una condensazione della sua sostanza, che sul piano materiale appare come una cometa cosmica che, dopo essersi rivoltata nel suo lontanissimo letto nello spazio a causa del risveglio del centro Laya, comincia a correre con movimenti irregolari attraverso gli spazi galattici. Dapprima la cometa cosmica si espande lentamente e raccoglie in sé moltitudini Anu o atomi di vita congelati e in attesa. Raggiungendo il suo luogo destinato nella galassia, e passando per gradi attraverso le fasi dell’estesa nebulosa, e roteando lentamente una nebulosa a spirale, gradualmente assume la forma della nebulosa anulare o nebulosa ad anello, e infine ottiene una forma sferica. Se potessimo vedere la nostra galassia, da qualche punto esterno, vedremmo una nebulosa appiattita o discoidali simili alla galassia Sombrero (M104).
 
Figura 2. La Galassia Sombrero M14
 
 
Alla fine la nebulosa, raggiunge quella porzione della galassia il nostro sistema solare universale, circondato com’è dalla fascia zodiacale. Qui ottiene una stabilità relativa, a causa delle energie o poteri equilibranti di questi dodici magnetismi fohatici che scaturiscono dalle dodici costellazioni dello Zodiaco celeste. Vi sono comete planetarie, comete solari, e comete cosmiche, cioè comete che diventano pianeti intorno ad un sole, e comete che diventano soli.
 
H.P. Blavatsky dice che tutto il nostro destino, che è il destino del sistema solare e di ogni Catena Planetaria che esso contiene, è scritto nello Zodiaco, e quindi, naturalmente, nelle sue dodici costellazioni o parti in cui è diviso lo zodiaco. L’intera cintura dello zodiaco è una porzione della galassia, un gruppo di costellazioni al quale è connesso in maniera speciale il nostro sistema solare.
 
L’Uno la Monade di Pitagora, è Androgino, Positivo e Negativo che si scinde nella Diade, il Padre-Madre o Spirito-Materia. Lo Spazio prima della manifestazione dell’Universo è teso fra due polarità: lo Spirito e la Materia in perfetto equilibrio.
 
Padre-Madre tessono una tela, il cui lembo superiore è fissato allo Spirito — La Luce della Tenebra Una — e l’inferiore al suo estremo oscuro, la Materia; e questa tela è l’universo, intessuto delle due sostanze fatte in una, la quale è Svabhâvat[1].
 
La creazione è sotto la legge della Diade, secondo la legge delle coppie, della Polarità: Spirito e Materia, Positivo e Negativo. Con la caduta nella creazione materiale l’Uno dapprima si polarizza, dividendosi in Due, il primo caricato positivamente, il secondo negativamente. É
 
Tra le due polarità s’inserisce una separazione, uno spazio elettricamente neutro, cioè positivo e negativo allo stesso tempo. Nel Timeo, Platone precisa che “Due cose non possono essere unite giustamente senza un Terzo”; ci deve essere un certo legame che attesti l’unione fra loro.
 
Di tutte e due formò una terza specie di essenza intermedia che partecipa della natura del Medesimo e di quella dell’Altro … e prese le tutte e tre, le mescolò in una sola specie, congiungendo a forza col Medesimo la natura dell’Altro.[2]                           
  
Figura 3. La polarizzazione cosmica
 
 
Da questi tre principi creativi fondamentali, in gradazione successiva, derivano in ordinata sequenza gli innumerevoli universi che contengono un numero incalcolabile di stelle e sistemi solari manifestati.

La creazione è sotto la Legge della Polarità Elettrica Cosmica che nasce dalla divisione dell’Uno in coppie: il Dipolo Elettrico Positivo e Negativo, cioè Padre Spirito e Madre Materia. Tra gli stadi di materia vi è differenza di potenziale elettrico che si riflette in tutta la creazione secondo il seguente schema triangolare:
 
  • Potenziale Positivo    +      Spirito, Padre.
  • Potenziale negativo         Materia, Madre.
  • Potenziale neutro     +/   Coscienza, Figlio.

Il Potenziale Positivo è noto anche come Fuoco Elettrico o Spirito, che unito al Potenziale negativo noto come Fuoco d’Attrito (calore) produce il Potenziale Neutro, noto come Fuoco Solare o Luce. Il sistema solare oggettivo, o il Sole in manifestazione, è il risultato della fusione dello Spirito (Fuoco Elettrico) con la materia (Fuoco Per Attrito), e l’emanazione del Sole nel tempo e nello spazio dipendono dall’adeguamento della Materia e della forma alla Vita che in esse dimora.
 
Le Stanze di Dzyan recitano che dalle Tenebre Eterne emerse la Luce periodica che proiettò un raggio, Fohat, il quale penetrò e fecondò la Materia cosmica indifferenziata, Mulaprakriti. Questa, allora, cominciò ad aggregare e separare gli atomi per procreare suo figlio: l’Universo. Fohat è il termine usato per raffigurare la potenza attiva (maschile) della Shakti (il potere riproduttivo femminile) nella natura. L’essenza dell’Elettricità Cosmica. Un termine occulto Tibetano per Daiviprakriti, la Luce Primordiale, nell’Universo della manifestazione, l’Energia Elettrica sempre presente, e l’incessante potere creativo e distruttivo.
 
H.P. Blavatsky[3] spiega che Fohat la forza costruttiva dell’Elettricità Cosmica, è una forza duale, Fohat è il pensiero divino o energia (Shakti), è l’interazione tra Spirito e Materia. Si dice metaforicamente che sia uscito “dal Cervello del Padre e dal Seno della Madre”, e che si sia quindi trasformato in Maschio e Femmina, cioè polarizzato in elettricità positiva e negativa.
 
L’intero Universo può essere studiato come manifestazione dell’Elettricità Cosmica. Questo studio si basa principalmente sugli insegnamenti del Maestro D.K. e su altre fonti tra cui quella fornita da Vashisht Vaid attraverso il libro “Il segreto dell’astrologia secondo i sutra di Param Shiva”.
 
Nel Trattato sul Fuoco Cosmico il Maestro D.K. ci dice che il mistero dell’Elettricità è strettamente collegato, alla vita di Dio che è manifestata mediante i Suoi sette Centri, i sette Uomini Celesti, i sette Manasaputra Divini. La maggior parte delle spiegazioni possibili è rivelata soltanto agli iniziati di grado superiore alla terza iniziazione, ed anche ad essi in modo cauto e riservato. La rivelazione della stretta connessione tra la mente e Fohat, o tra il potere del pensiero ed i fenomeni elettrici, effetto dell’impulso fohatico sulla materia è carico di pericoli, e l’anello mancante (se così si può chiamare) nella catena del ragionamento dal fenomeno all’impulso che lo avvia può essere rivelato senza pericoli soltanto quando il ponte tra la mente superiore e l’inferiore antahkarana è adeguatamente costruito. Le informazioni che ora sono comunicate soltanto agli iniziati della terza iniziazione, diverranno un giorno exoteriche. Per ora sono possibili solo vaghe speculazioni, e velate indicazioni.
 
In questo lavoro le differenti polarità delle costellazioni, degli Schemi planetari ed i loro rapporti tra di essi e col Sole, la polarità di un Piano rispetto all’altro, tra le Gerarchie Creative, e di un principio relativamente ad un altro saranno studiate.

Tutta la scienza dell’astrologia è lo studio dell’Elettricità Universale, che si manifesta in varie manifestazioni nel Brahmanda (Un’intera vita di Brahma, o periodo, o espressione della manifestazione dell’Universo), dai livelli Arupa, (Astratto senza forma) comunemente conosciuti come Akasha (Etere) ai livelli Rupa, le forme manifestate, come costellazioni, sistemi solari, stelle individuali, sistemi planetari e pianeti ecc. Secondo i sutra di Param Shiva, l’astrologia è una pura scienza occulta dell’elettricità o il Primo Principio, Positivo della Volontà, noto come aspetto Param Shiva, inerente all’esistenza triplice dell’Essere Supremo basato sull’unica e universale legge universale “Volontà di bene”.
 
La suprema Volontà si manifesta come l’aspetto Positivo dell’elettricità, il Primo Principio conosciuto come Adwaita (Uno, Indiviso), chiamato Fuoco Elettrico. Il Fuoco della vibrazione iniziale, a causa della legge universale della volontà di bene, va in un moto rotatorio e crea la materia eterea chiamata Akasha, o il secondo o il principio negativo noto anche come Dwaita (la Dualità). Questo secondo principio è noto anche come il Fuoco per Attrito, è anche la Luce Universale. il Primo Principio del Fuoco Elettrico Positivo Adwaita (Singolo o non doppio), compenetra il Secondo Principio del Fuoco per Attrito Negativo chiamato Dwaita (Dualità) [4].

Per quanto complesso e forse astratto possa sembrare il contenuto di questo studio, ricordo quanto afferma il Maestro D.K. se il Trattato sul Fuoco Cosmico non servirà ad altro scopo che quello d’indirizzare l’attenzione degli studiosi di scienza e di filosofia sullo studio della forza o energia nell’uomo e nei gruppi, e ad interpretare l’uomo e la famiglia umana in termini di fenomeni elettrici, si sarà fatto un gran bene.
  
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[1] Stanze di Dzyan III, 10.
[2] Platone, Timeo VIII – 34c – 35a, b.
[3] Dottrina Segreta I, Cosmogenesi.
[4] Il segreto dell’astrologia secondo i Sutra di Param Shiva di Vashisht Vaid.
 
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