Parte II - Le Gerarchie Cosmiche - Sapienza Misterica

SAPIENZA MISTERICA
Vai ai contenuti

Parte II - Le Gerarchie Cosmiche

Fuochi e Raggi Cosmici
Vi è un Principio Illimitato ed Immutabile, una sola Realtà Assoluta antecedente ogni Essere manifesto, condizionato. Essa è al di là dei limiti e delle possibilità del pensiero e dell’espressione umani.
 
L’Universo manifesto è contenuto in questa Realtà Assoluta, e ne è un simbolo condizionato. Nella totalità nel nostro Cosmo manifesto si devono concepire tre aspetti.
  1. Il Primo Logos Cosmico, impersonale e non manifesto, precursore del manifesto.
  2. Il Secondo Logos Cosmico, Spirito-Materia, Vita, lo Spirito dell’Universo.
  3. Il Terzo Logos Cosmico, Ideazione Cosmica, l’Anima del Mondo, l’Anima Universale.
 
Il Maestro ci dice che il fatto che il Primo Logos si manifesti solo in connessione con gli altri due Logoi è un profondo mistero che non è conosciuto appieno neppure da coloro che hanno superato la sesta iniziazione. Da questi tre principi creativi fondamentali, in gradazione successiva, derivano in ordinata sequenza gli innumerevoli universi che contengono un numero incalcolabile di stelle e sistemi solari manifestati.
                           
La Trinità Primordiale nel nostro Cosmo che dimora sul Primo Piano Cosmico più elevato Adi, il Primo, Il Terzo Aspetto Cosmico emana Sette Logoi Cosmici ed è considerato la sintesi dei Sette, quelli che le Stanze di Dzyan chiama: “I Costruttori, i Luminosi Figli dell’Aurora Manvantarica”. I Sette Logoi Cosmici dimorano sul Secondo Piano Cosmico, detto Anupadaka o Monadico. I Sette Logoi Cosmici racchiudono ciascuno Sette Grandi Vite, composte di un gruppo di sette stelle principali, visualizzabile come una Ruota di sette stelle. Le Sette Ruote dei Logoi Cosmici compongono la Ruota Cosmica.   
 
Figura 1. la Ruota Cosmica sette Costellazioni
 
 
Le costellazioni individuali di gruppi di 7 stelle conosciute come Ruote Sistemiche sono divise in 7x7x7=343  gruppi di conseguenza per grado di ordine e magnitudine, che è una formula di 49x7 usata dagli Adepti. Questo ci rivela la verità che i Rishi appaiono 7x7=49 formando sette costellazioni di sette stelle ognuna quindi occultamente un gruppo multiplo di 7 secondo la classe o magnitudine del gruppo di Rishi interessati. Ogni singolo gruppo di sette stelle è occultamente noto come costellazione superiore, anche se questo deve riguardare la classe del gruppo.
 
Dietro a tutte le cose visibili vi possono essere immensi domini di Esistenze. Il cervello dell’uomo vacilla nella contemplazione di un tale concetto. Come vi sono decine di milioni di esseri umani fuori della manifestazione oggettiva, o disincarnati, sui piani sottili del sistema solare, così possono esservi Entità cosmiche sullo stesso piano di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE (il nostro Logos Cosmico), ugualmente disincarnate, che si trovano in domini più sottili di quello di manifestazione della luce (FC 412).
 
I Sette Sistemi Solari di cui il nostro ne fa parte, sono animati dalla settemplice energia cosmica dell’Essere che negli archivi della Gerarchia è designato come COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE, mediante il Signore di un Sistema Solare (Logos Solare), e in sequenza dall’Entità Cosmiche che chiamiamo Uomini Celesti dall’Entità solari che animano i gruppi, e mediante quella manifestazione centrale particolare che chiamiamo essere umano, fino alle piccole cellule del corpo dell’essere umano ed agli atomi che sono il materiale fondamentale di cui sono fatte tutte le forme di tutti i regni della natura[1]. La Vita del LOGOS COSMICO è la totalità delle energie unite e fuse dei sette sistemi solari, di cui il nostro non è che uno.
 
L’universo oggettivo non è altro che il prodotto di una mente soggettiva. Dobbiamo poi presumere che il materiale per la costruzione di quest’universo era a disposizione del Costruttore, e che questo materiale stesso è il frutto di un sistema precedente, ciò che è rimasto di una precedente produzione finita. Dati quindi il Costruttore ed il materiale, dobbiamo postulare che il Costruttore prosegue nella costruzione secondo certe leggi definite che guidano la Sua scelta del materiale, che governano le forme da Lui costruite, e che gli indicano il processo da seguire per il compimento della Sua idea. Non dobbiamo dimenticare che nella mente del Logos Cosmico vi sono tre grandi simboli che rappresentano i suoi Tre Sistemi, che il tutto esiste per Lui come forma-pensiero concreta, perché Egli apprende a manipolare la materia del Piano Mentale Cosmico sui livelli concreti, nello stesso modo in cui l’uomo manipola le leggi del pensiero e la costruzione di forme-pensiero[2].
 
Per la filosofia esoterica, un sistema solare consiste di un insieme, una vorticosa sfera, con un sole come punto focale centrale e la serie di pianeti che lo accompagnano, mantenuti in rapporto magnetico nelle loro orbite attorno a quel sole.
 
Una costellazione consiste di due o più sistemi solari o serie di soli con i loro pianeti. Tali sistemi sono tenuti insieme in un tutto coerente dalla potente correlazione dei soli, il cui rapporto magnetico è così equilibrato che occultamente “percorrono insieme il Sentiero entro la sfera del proprio potere reciproco”; mantengono le loro distanze relative e infondono vita ai loro pianeti, ma al tempo stesso serbano parità di equilibrio e d’influenza. In casi rari questo equilibrio è turbato, e l’influenza e il potere magnetico crescono o calano. Questa condizione è governata da una legge cosmica di ritmo così oscura da essere per ora incomprensibile[3].
 
Il Logos Cosmico del nostro sistema opera nei Tre Sistemi Maggiori (di cui il nostro non fa parte) utilizzando Sette Sistemi Solari, retti da Sette Logoi Solari, di cui il nostro è uno, per distribuire la Sua forza 3+7=10. Un Logos Solare a sua volta è Triplice (Trinità Solare), e ha come corpo di espressione un sistema solare e manifesta tramite Sette Uomini Celesti 3+7=10. Lo sviluppo dell’universo è settemplice nell’evoluzione e nel tempo, Sette Logoi e sette Schemi, ennuplo durante l’oscuramento con due sintetizzanti, e decuplo nel dissolvimento nella sintesi finale. Sette più due più uno, dieci in totale 7+2+1=10. Vi sono dieci centri nel Logos Solare o Grande Uomo dei Cieli. Vi sono dieci centri in un Uomo Celeste o Logos Planetario. Vi sono dieci centri nel microcosmo, nell’uomo.
 
Figura 2. Il Logos Cosmico e i sette sistemi solari
 
 
Livello Cosmico: Colui Del Quale Nulla Si Può Dire
1. I sette Sistemi Solari.
2. I due Sistemi Maggiori.
3. Un sistema finale di sintesi.
 
Livello Macrocosmico o Sistemico: Logos Solare
1. I sette Schemi dei Pianeti Sacri del sistema solare.
2. I due Schemi dei Pianeti che sono nascosti, e sono sintetizzanti.
3. Il Pianeta sintetizzante finale, il Sole.
 
Livello Planetario corpo di manifestazione del Logos Solare: Gli Uomini Celesti
1. Le sette Catene planetarie di uno Schema.
2. Le due Catene sintetizzanti.
3. La Catena sintetizzante finale.
 
Livello Microcosmico o umano: Gli Uomini
1. I Sette veicoli utilizzati.
a. L’involucro atmico.
b. Il veicolo buddhico.
c. Il corpo causale o egoico.
d. Il corpo mentale.
e. Il corpo astrale.
f. Il corpo eterico.
g. l fisico denso.
 
2. Due corpi sintetizzanti:
a. Il corpo causale.
b. Il corpo fisico.
 
3. Un corpo sintetizzante:
a. L’involucro monadico.
 
Corpo fisico di manifestazione dell’Uomo
  1. Vi sono sette centri nel veicolo fisico, che corrispondono ai sette corpi.
  2. Due centri sintetizzanti del cuore e della gola.
  3. Centro della testa il sintetizzatore finale.
 
Il Maestro D.K. in Astrologia Esoterica dichiara, che Sirio, l’Orsa Maggiore e le Pleiadi agiscono tramite le dodici costellazioni, riversando in particolare i loro influssi attraverso nove di esse, ma queste costellazioni maggiori non fanno parte dello zodiaco che ci riguarda. Assieme al gruppo di sette sistemi solari cui il nostro appartiene, compongono le Dieci Costellazioni connesse a uno Zodiaco ancora più Grande, non condizionato dal significato numerologico del dodici. Ecco perché il Dieci è considerato simbolo di perfezione. Su questo argomento alcuni studenti meno preparati (in astrologia) hanno le idee confuse[4].
 
Il Tibetano in Astrologia Esoterica chiarisce che le sette stelle dell’Orsa Maggiore, sono in un complesso rapporto con l’Orsa Minore e con le Pleiadi. Questo grande ternario di costellazioni è in peculiare relazione con il Grande Essere cui ho alluso talvolta come Colui Di Cui Nulla Si Può Dire. Si può soltanto accennare al fatto che queste tre galassie di stelle sono i tre aspetti di quella Monade Assoluta e indescrivibile, Causa ineffabile dei sette sistemi solari, uno dei quali è il nostro (AE 608).
 
Figura 3. I Tre Sistemi Maggiori Tre Aspetti Della Monade Assoluta
 
 
Le tre costellazioni Ursa Major, Ursa Minor e Pleiadi sono tutte composte con sette stelle principali. Ci è detto che l’Orsa Minore è un riflesso o un corollario delle principali energie del suo più grande prototipo, l’Orsa Maggiore. Poiché Ursa Major esprime Elettricità Cosmica Positiva, le Pleiadi esprimono Elettricità Cosmica Negativa, e Ursa Minor è un riflesso del suo prototipo, possiamo ipotizzare che il Triangolo di Elettricità Cosmica si chiude con Ursa Minor che esprime Elettricità Cosmica Neutra. Questa triangolazione elettrica si riflette in ciascuno dei Sette Sistemi Solari.
 
I sette Logoi Solari che si manifestano tramite Sette Sistemi Solari, sono i sette centri galattici, vortici di forza, del Logos Cosmico. Ogni sistema solare è la manifestazione della Vita e dell’Energia di una grande Esistenza Cosmica che, in mancanza di un termine migliore, chiamiamo Logos Solare, un centro di energia e materia nel corpo di un’ENTITÀ Cosmica ancora più grande, il Logos Cosmico.
 
Il Corpo di manifestazione di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE è formato con ventotto stelle principali:
  1. TRE COSTELLAZIONI di Sette stelle ciascuna, 3X7=21 stelle.
  2. SETTE SISTEMI SOLARI, Sette Soli o stelle minori.
 
Le stette stelle dell’Orsa maggiore formano i sette centri della testa del Logos Cosmico. Il Sole Sirio è connesso con il nostro sistema solare.
 
Il Figlio è la manifestazione intermedia, ed è prodotto da ciò che è in alto e ciò che è in basso, in senso occulto. Dall’unione nel Macrocosmo del Padre Spirito con la Madre Materia, e per azione della Volontà, fu prodotto il sistema solare oggettivo, il Figlio del Desiderio, la Cui caratteristica è l’Amore, e la Cui natura è Buddhi o Saggezza spirituale. Il Figlio dell’Amore Divino è il prodotto dell’unione Elettrica del “Fuoco per Attrito” e del “Fuoco Elettrico”, ed è Egli stesso “Fuoco Solare”, o la manifestazione degli altri due fuochi, e quindi ciò che è visto e ciò che è sentito. Il Maestro D.K. afferma che il nostro è il Quarto Sistema Solare di Colui Di Cui Nulla Si Può Dire.
 
Il sistema solare è triplice, può essere descritto in termini di tre Aspetti di Energia Elettrica o di Fuochi Cosmici. Inoltre questa triplicità si esprime in modo settemplice.
  • Il settemplice Fuoco Elettrico, aspetto Padre o Volontà dinamica si manifesta come i Sette Spiriti, i rappresentanti dei Sette Rishi, le stelle dell’Orsa Maggiore (É).
  • Il settemplice Fuoco Solare aspetto Figlio o Amore si manifesta come i Sette Uomini Celesti (É/ꟷ).
  • Il settemplice Fuoco per Attrito aspetto Madre si manifesta nei Sette Figli di Fohat, questi sono i sette Signori Raja o Deva dei sette Piani, i rappresentanti delle sette Sorelle, le Pleiadi, le sette spose dei sette Rishi (ꟷ).
 
I sette Uomini Celesti sono in incarnazione fisica per mezzo di un pianeta fisico, e sta qui il mistero dell’evoluzione planetaria. Qui sta il mistero del nostro pianeta, il più misterioso tra tutti i pianeti. Il corpo d’espressione di ogni Uomo Celeste è uno dei pianeti sacri[5].
 
I pianeti i corpi di manifestazione degli Uomini Celesti, sono le loro personalità. Il corpo di manifestazione del logos Solare è il Sole e i sette pianeti sacri, tutti esistenti nella materia eterica e quando giungerà l’ora del Pralaya si ritireranno dall’oggettività e si oscureranno.
 
Vi è uno scambio diretto di energie fra le vite dei sette Logoi e le Vite stupende e insondabili che informano quelle grandi costellazioni. Ogni Uomo Celeste di uno Schema evolutivo planetario è un punto focale della forza, del potere e della vita vibratoria di sette meravigliose ENTITÀ, nello stesso modo in cui i centri di un essere umano sono i punti focali dell’influenza di un corrispondente Prototipo celeste; quindi, il nostro Uomo Celeste è collegato esotericamente a uno dei sette sistemi solari.
    • Nel Primo Piano Cosmico       I     la Trinità Cosmica
    • Nel Secondo Piano Cosmico   II    i Sette Logoi Cosmici
    • Nel Quarto Piano Cosmico     IV    i Sette Rishi dell’Orsa Maggiore (FC 431).
 
Secondo i Maha Vishnu Sutra il Secondo Piano Anupadaka, anche noto come Piano Cosmico Archetipo controlla tutte le varie manifestazioni nel Brahmanda, cioè nell’Universo, e che controlla anche l’Intelligenza Creatrice del Terzo Piano Atmico Cosmico in cui dimorano i Sette Rishi, “Sapt Rishi Mandal”, cioè i Sette della Costellazione dell’Orsa Maggiore. La discordanza con quanto affermato nel Trattato sul Fuoco Cosmico, è argomento d’indagine, perché le informazioni nei trattati esoterici sono sempre date in modo velato, a volte forviante a uno studio non approfondito.
 
I Maha Vishnu Sutra dicono che il Piano Atmico è la fonte dei Sette Raggi, ma che Essi sono anche i riflessi (emanazioni) delle Primordiali Sette Elettricità del Secondo Piano Cosmico Anupadaka. Ne segue che le Sette Primordiali Elettricità sono emanate da ciascuno dei Sette Logoi Cosmici.
 
Sia nei Maha Sutra di Vishnu e sia nel Trattato sul Fuoco Cosmico la costellazione delle sette Madri o delle Pleiadi è posta sul Quarto Piano Buddhico Cosmico. Il gruppo delle Pleiadi note in India come Krittika, si trova nella grande costellazione del Toro, Vrishbha Rashi; la più luminosa delle sette stelle è Nakshatra (Alcione), conosciuta come la dea Saraswati, la moglie di Brahma il Creatore, il mito narra che la Dea fu prodotta da una delle due metà del suo corpo: è la sua Shakti. Saraswati è sia la Madre Divina e sia la dea della Parola, della conoscenza sacra, o esoterica, e della saggezza.
 
I Sette Rishi dell’Orsa Maggiore sono situati sul IV Piano Cosmico, o sul III Piano Cosmico? Nel Trattato sul Fuoco Cosmico il Maestro D.K. spiega i tre gradi di manifestazione:
  • Sette Spiriti              Fuoco Elettrico   settemplice volontà.
  • Sette Raggi              Fuoco Solare      settemplice qualità o psiche.
  • Sette Signori Deva    Fuoco d’Attrito    settemplice forma.
 
Questi tre aspetti del Dio di Fuoco e del Fuoco di Dio sono le Tre Entità della Trinità Logoica; ognuna a sua volta si manifesta mediante altre Sette Entità che costituiscono la loro manifestazione totale.
 
Per spingere la comparazione o l’analogia ancora oltre, tenendo così presente la rassomiglianza tra lo sviluppo microcosmico e quello macrocosmico, abbiamo:
1. I sette Spiriti il cui impulso originario emana:
a. dai livelli inferiori del Piano Mentale Cosmico;
b. dal “Gioiello nel Loto” logoico;
c. dal Piano Atmico Cosmico.
 
2. I sette Uomini Celesti che sono sulla linea di forza proveniente:
a. dal Piano Astrale Cosmico;
b. dal loto logoico di nove petali;
c.  dal Piano Buddhico Cosmico (i sette Rishi dell’Orsa maggiore).
 
3. I sette Figli di Fohat la cui forza vitale emana:
a. dal Piano Fisico Cosmico;
b. dagli atomi permanenti logoici (nel corpo causale) (FC 630).
 
L’aspetto Spirito o Elettricità Positiva dei sette Rishi dell’Orsa Maggiore è sul Piano Atmico Cosmico; l’aspetto Madre o Elettricità Negativa è sul Piano Buddhico Cosmico. Ogni Piano è positivo nei confronti dell’inferiore, detto in altri termini il Piano atmico è positivo rispetto al Piano Buddhico. Il Maestro pone l’impulso originario per i Sette Spiriti dal Piano Atmico Cosmico, per i Sette Uomini Celesti dal Piano Buddhico Cosmico.
 
L’insieme di Sette Sistemi Solari cui il nostro appartiene, sono i sette centri di energia del Logos Cosmico, di Colui Di Cui Nulla Si Può Dire. Il Maestro D.K. accenna che i sette sistemi solari, sono connessi con le costellazioni dell’Orsa Maggiore, delle Pleiadi e in particolare per il nostro sistema solare Sirio. Possiamo visualizzare il bipolo cosmico stellare del nostro Logos Cosmico nelle sette stelle della costellazione Ursa Major a polarità Positiva, e nelle sette stelle della costellazione delle Pleiadi a Polarità Negativa. Il nostro cosmo con i suoi sette sistemi solari, nasce dal matrimonio dei Sette Rishi, le stelle di Ursa Major, con le sette stelle sorelle, le Pleiadi. I Sette Rishi sono il prototipo del Settenario costituito dai Sette Logoi Planetari Maggiori, e anche, dai Sette Soli Maggiori di cui il nostro Sole è uno (http://makara.us/02tcf/commentary/s6/fcfcomment_s6s11.htm) . Possiamo ipotizzare che i Rishi dell’Orsa Maggiore, cosmicamente siano il prototipo dei sette sistemi solari e a livello di sistema solare siano i sette Logoi Planetari; infine dal punto di vista del nostro pianeta i sette Kumara. Ogni Logos Solare e ogni sistema solare hanno un Padre in uno dei Sette Rishi e una Madre in una delle sette Sorelle. Sirio è uno di questi Figli. Il nostro sistema solare nasce dal matrimonio elettrico cosmico di una Pleiade con una Stella dell’Orsa Maggiore; i rapporti tra queste costellazioni sono oggetto di studio in capitoli successivi.
 
  • URSA MAJOR     Atmico Cosmico
  • PLEIADI            Buddhico Cosmico
  • SIRIO               Manas Cosmico
 
Figura 4. Polarità nei Piani Cosmici Ursa Major Pleiadi e Sirio
 
 
 
La forza che affluisce al nostro sistema solare da tre direzioni, attraverso tre canali:
  • L’ORSA MAGGIORE (+);     PADRE    VOLONTÀ
  • LE PLEIADI (ꟷ);                MADRE   INTELLIGENZA ATTIVA
  • L SOLE SIRIO (+/ꟷ).         FIGLIO    AMORE SAGGEZZA
 
I Sette Rishi dell’Orsa Maggiore sono per gli Uomini Celesti ciò che la Monade è per l’unità umana.
 
Il nostro Logos (Uomo Celeste) non perde la sua identità pur facendo parte della coscienza del Logos di Sirio. A sua volta il Logos di Sirio è uno dei sette Grandi Uomini Celesti (cioè Logos Solari) che sono i centri del corpo di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÓ DIRE (FC 532). Il Logos di Sirio è per il nostro Logos Solare ciò che l’Ego umano è per la personalità (FC 592). A questo punto si può dire che:
 
  • Il Logos di Sirio è l’aspetto Spirito, Il Sole Centrale Spirituale.
  • Il Logos Solare è l’Aspetto Anima, il Sole Soggettivo o Cuore del Sole, il suo corpo causale.
  • L’Uomo Celeste è il Sole Fisico.
 
    • Il corpo causale di un Uomo Celeste si trova sul terzo sottopiano del Piano Mentale Cosmico. È un Loto con 12 petali.
    • Il corpo causale del Logos Solare e quelli delle tre Persone della Trinità logoica si trovano sul primo sottopiano del Piano Mentale Cosmico. È un Loto con 12 petali (FC 572).
 
Perciò sul proprio piano, il Piano Mentale Cosmico, il Figlio è il corpo egoico del Logos, il sistema solare non è che l’involucro del Figlio. L’Entità che anima il corpo egoico è il Pensatore Divino. Proprio come il corpo egoico dell’uomo, quello che è chiamato corpo causale, è solo in processo di formazione e non è ancora perfetto, così possiamo dire lo stesso del sistema solare perché esprime la Vita di Dio. Esso è in via di perfezionamento. Il Figlio, che si manifesta mediante il Sole e la sua sfera d’influenza, è ancora in uno stato di sviluppo progressivo.
 
  • Il sistema solare è letteralmente un Loto di dodici petali, in cui ciascun petalo è formato da quarantanove petali minori. Il sistema solare non è che l’involucro del Figlio, il Loto Egoico Cosmico.
  • Il corpo causale dell’Uomo è situato sul terzo sottopiano del Piano Mentale, il più basso sottopiano astratto, quello sul quale il Raggio del Terzo Logos provvede la necessaria “luce per la costruzione”.
         

 
La tabella fornita dal Maestro D.K. nel Trattato sul Fuoco Cosmico elenca i Piani Cosmici partendo dal più basso. Il Logos Solare agisce nei tre Piani Cosmici inferiori, cioè nel V, VI, e VII Piano. Il Fuoco Solare, è il Fuoco Mentale Cosmico: è quella parte del Piano Mentale Cosmico che anima il corpo mentale del Logos. Ci è detto che un Logos Solare emana sette Uomini Celesti, che nel nostro sistema solare sono i rappresentanti sette delle stelle dell’Orsa Maggiore. Questi Sette Uomini Celesti rappresentano i sette Chakra, vortici o sfere di Fuoco del Logos Solare, Loti, o Centri principali. Gli Uomini Celesti agiscono sui due Piani Cosmici inferiori, nel VI Piano del Desiderio Cosmico, e nel VII Piano Fisico Cosmico. Il livello più alto degli Uomini Celesti è sul Piano Astrale Cosmico. L’umanità opera sul Piano Fisico Cosmico, e come il Logos Solare opera sul Piano Mentale Cosmico, così l’uomo opera sul Piano Mentale solare.
 
Secondo Maha Vishnu Sutra, in un sistema solare come il nostro, il Logos di un pianeta è chiamato Uomo Celeste, un’entità cosciente che governa uno dei Sette Raggi Cosmici che è un riflesso manifesto di uno dei Sette Rishi della costellazione Ursa Major del Piano Atmico Cosmico, il cui corpo fisico di manifestazione è simile a un mini sistema solare noto come Schema Planetario, che prende il nome da uno dei sette pianeti. I cui corpi di manifestazione si trovano nel Piano Fisico Cosmico tramite Catene Planetarie esistenti principalmente nei livelli Arupa (senza forma).
 
Ci è detto che il nostro sistema solare è un sistema del quarto ordine che ha i suoi centri sul Quarto Piano Cosmico, e che si manifesta oggettivamente dal Quarto Piano Sistemico (solare) attraverso il quarto sottopiano del Piano Fisico Sistemico (FC 1086). La vita delle Entità che riconosciamo come Logoi Planetari si riversa nel nostro Schema (planetario) dal Quarto Piano Cosmico, Il Buddhico Cosmico (FC 430). Quando un uomo ha conseguito la coscienza del Quarto Piano Buddhico, egli ha innalzato la sua coscienza fino a quella dell’Uomo Celeste del cui corpo è una cellula. Questo è conseguito alla quarta Iniziazione. Il nostro Logos Solare, essendo un Logos del quarto ordine, comincerà a coordinare il Suo corpo buddhico cosmico, e man mano che svilupperà la mente cosmica conseguirà gradatamente, con l’aiuto di quella, la capacità di stabilire il contatto con il Piano Buddhico Cosmico (FC 115).Sette Uomini Celesti Logoi     Planetari
    
Figura 5. La manifestazione dei Poteri Cosmici
 
 
Nel Piano Fisico Cosmico, lo stato di maggiore densità cosmica, vortici di forza formano la struttura eterica di sette sistemi solari, uno per ogni Logos Solare, nello stesso modo in cui i corpi dei sette Uomini Celesti sono i vorticosi centri eterici di un Logos Solare, e così come i sette centri dell’uomo (che si trovano nella materia eterica del sistema solare) sono l’impulso elettrico che anima la sua vita.
 
I Quattro Eteri Cosmici formano i Quattro Piani Solari Superiori.
  • Nel Primo Piano Solare           I Etere Cosmico      la Trinità Planetaria
  • Nel Secondo Piano Solare       II Etere Cosmico     i Sette Uomini Celesti
  • Nel Quarto Piano Solare        III Etere Cosmico     i Sette centri degli Uomini Celesti
  • Nel Quarto sottopiano
       del Piano Fisico Solare       IV Etere Cosmico      i Sette centri dell’unità umana[7].
 
I Maha Vishnu Sutra affermano che i Sette Raggi che partono dal Piano Cosmico Atmico nel corpo dell’Essere Supremo, che è conosciuto come Ursa Major sono assorbiti e armonizzati dai 12 Rashis o Costellazioni Zodiacali, con le loro particolari qualità che sono note come colore con le loro frequenze sono riflesse sul nostro sistema solare attraverso i pianeti governanti (in sanscrito grahas), fino a raggiungere noi esseri umani.
 
Ogni Vita di Raggio esprime una Vita Solare e perciò ogni pianeta è:
  1. Connesso a tutte le altre Vite Planetarie del sistema solare.
  2. Animato da energia emanante dall’uno o dall’altro dei sette sistemi solari.
  3. Mosso da un triplice flusso di forze di vita che gli giungono:

a. da sistemi solari esterni al nostro;
b. dal nostro sistema solare;
c.  dal proprio Essere Planetario.
 
Gli Uomini Celesti, i Manasaputra, hanno dei centri eterici come l’essere umano, e questi centri di forza si trovano sul Loro piano. I sette Uomini Celesti, considerati in rapporto all’Entità (il Logos Cosmico) di cui il Logos Solare è il riflesso, sono come i sette centri nel corpo fisico di un essere umano. Questo sarà compreso con lo studio della corrispondenza tra il Piano Fisico Cosmico e il Piano Fisico Sistemico o solare. Gli Uomini Celesti hanno dei centri sui tre Piani solari:
 
    1. Sul Secondo Etere Cosmico Primo Piano Monadico, il piano dei Sette Raggi.
    2. Sul Quarto Etere Cosmico o Piano Buddhico, vivono i Sette Uomini Celesti, e, dove i Maestri e i loro discepoli formano i quarantanove centri (7x7) nel corpo dei sette Uomini Celesti.
    3. Sul Quarto sottopiano del Fisico Cosmico o Quarto Etere Solare, dove si trovano i sette pianeti sacri, i corpi densi di materia eterica degli Uomini Celesti.
 
Questo perché ogni sottopiano cade sotto l’influsso particolare del suo Numero, Nome o Signore. Il corpo causale differisce dall’aspetto Brahma perché incarna più pienamente la vita del secondo aspetto Vishnu, e le sue caratteristiche predominanti sono quelle del secondo aspetto.
 
L’attività di un Logos Solare dura tre sistemi solari retti dai Tre Raggi e Fuochi Principali. Tre sono i Raggi Cosmici in manifestazione.
 
Il Raggio dell’Attività Intelligente. È questo un raggio di splendore molto evidente, giunto a un punto di sviluppo maggiore degli altri due raggi, essendo il prodotto di un Maha Kalpa (100 anni di Brahma, cioè 311.040.000.000.000 anni solari), o sistema solare, precedente. Incarna la vibrazione fondamentale del nostro sistema solare, è il grande fuoco interno che anima e vitalizza il tutto, muovendo dal centro alla periferia. È la causa del moto rotatorio, e quindi della forma sferoidale di tutto ciò che esiste.
 
Il Raggio dell’Amore Intelligente. Questo raggio incarna la vibrazione più elevata di cui il nostro Logos solare o Divinità è capace nel presente sistema solare. Non vibra ancora adeguatamente, né ha raggiunto il culmine della sua attività. È la base del movimento ciclico a spirale del corpo logoico e, come la Legge di Economia è la legge che governa i Fuochi interni del sistema, così la Legge cosmica di Attrazione e Repulsione è la legge fondamentale di questo Raggio divino.
 
Il Raggio della Volontà Intelligente. Poco per ora si può dire di questo raggio. È il raggio della Mente Cosmica, e la sua evoluzione è parallela a quella dell’Amore Cosmico; ma finora la sua vibrazione è più lenta, e lo sviluppo meno avanzato. Questo stato di cose è deliberatamente prestabilito, ed è dovuto al proposito e alla volontà del Logos solare che, sul Suo livello elevato, cerca (così come fanno i suoi riflessi, i figli degli uomini) di pervenire ad uno sviluppo ancora più ampio, e quindi in questo ciclo maggiore si concentra sullo sviluppo dell’amore cosmico. Questo raggio è governato dalla Legge di Sintesi, ed è la base del movimento sistemico, che può esser meglio definito come una progressione nello spazio. Poco si può dire di questo raggio e della sua espressione. Esso governa i movimenti dell’intero anello invalicabile, in connessione col suo centro cosmico.
 
Ci è detto per quanto riguarda il nostro Logos Solare, che siamo nel suo Secondo Sistema Solare e che vi sono Tre Sistemi Solari. Tra due sistemi solari vi è periodo di oscuramento, il pralaya[8], la notte cosmica, ha una durata uguale a quella della manifestazione, cioè di 100 anni di Brahma. Come nel cosmo alla fine del Maha - Manvantara, avverrà il Pralaya Cosmico, così nel sistema solare avverrà un’azione simile. Il Logos Solare o Grande Uomo dei Cieli, si ritirerà in sé, astraendo i suoi Tre principi maggiori. L’Ignoto si esprime attraverso sette costellazioni, e le costellazioni sono innumerevoli come lo sono gli universi. Per quanto grande possa sembrare il periodo del Maha Kalpa[9], migliaia e migliaia di milioni di tali Maha Kalpa sono passati ed altrettanti devono venire ancora[10].
 
L’unica Ruota gira. Fa solo un giro, ed ogni Sfera ed i Soli di ogni grado ne seguono il corso. La notte dei tempi si perde in essa, ed i Kalpa[11] contano meno che i secondi nel piccolo giorno dell’uomo. Passano dieci milioni di milioni di Kalpa e due volte dieci milioni di milioni di cicli di Brahma, ed ancora non è compiuto un’ora del tempo cosmico. Entro la ruota, a formare la ruota, vi sono tutte le ruote minori, dalla prima alla decima dimensione. Queste, nel loro giro ciclico, mantengono entro le loro sfere di forza altre ruote minori. E molti Soli compongono l’Uno Cosmico[12].

 
[1] Trattato sul Fuoco Cosmico, pag. 409.
[2] Trattato sul Fuoco Cosmico, pag. 573.
[3] Trattato dei Sette Raggi I, pag. 152.
[4] A.A. Bailey Trattato dei Sette Raggi vol. III, Astrologia Esoterica pag. 112.
[5] Trattato sul Fuoco Cosmico p. 207.
[6] Le sette Catene di uno Schema evolutivo sono l’espressione di un Logos Planetario. Ciascuna delle sette Catene può essere considerata come la raffigurazione dei sette centri di un Uomo Celeste.
[7] Trattato sul Fuoco Cosmico, pag. 431.
[8] Periodo di oscurazione o riposo planetario, sistemico o cosmico. Interludio tra due periodi di manifestazione.
[9] Un Giorno della lunga vita di Brahma è detto Kalpa; ed un Kalpa è il tempo che intercorre tra una congiunzione di tutti i pianeti sull’orizzonte di Lanka, al primo grado dell’Ariete, e il ripresentarsi della stessa congiunzione.
[10] Vedi Brahma Vaivarta, Bha-vishyre Purana e Linga Purana; cap. 171, verso 107 e seguenti.
[11] Un Kalpa è un giorno di Brahma, cioè 4.320.000.000 anni. Passano dieci milioni di Kalpa cioè 107x4.320.000.000 anni, e poi due volte dieci milioni di cicli di Brahma e non è compiuta un’ora del tempo cosmico.
[12] Trattato sul Fuoco Cosmico, pag. 1084. Commento tratto dal Vecchio Commentario.
 
Torna ai contenuti