Parte XIV - Ursa Major-Pleiadi-Ursa Minor - Sapienza Misterica

SAPIENZA MISTERICA
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Parte XIV - Ursa Major-Pleiadi-Ursa Minor

Fuochi e Raggi Cosmici
Ursa Major, Ursa Minor e le Pleiadi formano una delle massime e più importanti triplicità del firmamento. Questo grande ternario di costellazioni è in peculiare relazione con il Grande Essere cui ho alluso talvolta come Colui Di Cui Nulla Si Può Dire. Si può soltanto accennare al fatto che queste tre galassie di stelle sono i tre aspetti di quella Monade Assoluta e indescrivibile, Causa ineffabile dei sette sistemi solari, uno dei quali è il nostro (AE 608).
 
Il nostro Logos Cosmico, Colui Di Cui Nulla Si Può Dire, dal Secondo Piano Cosmico, il regno di Vishnu il secondo aspetto della divinità, emana Sette Logoi Solari i cui corpi di manifestazione sono sette sistemi solari. Il Logos Solare si esprime tramite sette grandi centri di energia o vortici stellari che sono per il nostro Logos Solare le sette stelle di Ursa Major, i Sette Rishi dell’Orsa Maggiore. Gli Indù pongono i loro Sette Rishi primitivi nell’Orsa Maggiore. I prototipi o le fonti animatrici dei Sette Uomini Celesti, i Logoi Planetari, sono considerati le sette Esistenze che funzionano mediante le sette stelle dell’Orsa. I Sette Rishi segnano il tempo e la durata degli eventi del nostro ciclo settenario. Sono misteriosi quanto le loro Sette “mogli”, le Pleiadi (D.S. II, 579).
 
Vi è una relazione di polarità elettrica tra le costellazioni e ammassi stellari, tale relazione è simbolizzata nel detto che le Sette stelle Pleiadi sono le spose, cioè elettricità negativa () delle sette stelle dell’Orsa Maggiore, conosciute come i Sette Rishi (Sapta Rishi), gli sposi cioè elettricità positiva (É) delle Sette sorelle di nome Krittika. Si dice che questi sette Rishi siano coloro che hanno fatto sorgere e splendere il Sole.
 
Le sette stelle dell’Ursa Major (UMa) e le sette dell’Ursa Minor (UMi) non sono costellazioni in sé, ma sono un gruppo di stelle, degli asterismi, contenuti nelle rispettive costellazioni. Anche le sette Pleiadi sono un gruppo di stelle, un ammasso stellare aperto, M45 nella costellazione del Toro.
 
Di seguito accanto ai nomi secondo la tradizionale astrologia indiana dei sette Maha Rishi, delle stelle dell’asterismo nella costellazione dell’Ursa Major, sono riportati i nomi delle stelle dell’astronomia occidentale.
  • Kratu Rishi         Dubhe
  • Pulaha Rishi       Mera
  • Pulastya Rishi     Phecda
  • Atri Rishi            Megrez
  • Angiras Rishi      Alioth
  • Vashista Rishi     Mizar (ha come compagna una stella doppia Alcor A e B).
  • Bhrigu Rishi        Alkaid
 
Figura 1. Ursa Major
                        
Le Pleiadi, sono un gruppetto di sette stelle nettamente visibile a occhio nudo nella costellazione del Toro durante le lunghe notti invernali. Gli Indù indicano le sette stelle come sorelle e sia come madri i nomi con cui sono conosciute sono: Amba, Dula, Nitatui, Abrayanti, Maghayanti, Varshayanti, Ciupunika. Vengono usate anche altre serie di nomi quali: Brahmani, Vaishnavi, Maheshwari, Kaumari, Indrani, Varahi, Narsimhi. I loro nomi occidentali, introdotti dal poeta greco Arato (terzo secolo a.C.), sono Alcione (la più luminosa), Maia, Merope, Elettra, Taigete o Taygeta, Asterope, Celeno.
  • Asterope
  • Merope o Dryope o Aero
  • Elettra
  • Maia
  • Taygeta o Taigete (in India è Indrani)
  • Celaeno o Celeno
  • lcyone (in India Amba/Arundhati)
 
Figura 2. Le Pleiadi
 
Il nome che gli Indù danno alla stella Alcione è Amba/Arundhati. Indicativa è l’etimologia del nome “am” esprime l’idea di “avviarsi [a] al limite [m]” e bha “effetto [-a] di uno spostamento [h] di energia. I Sette Sistemi solari compreso il nostro ruotano attorno alla stella Alcione, definita il punto centrale attorno al quale ruota il nostro universo delle stelle fisse, il punto focale dal quale, e nel quale, il Soffio Divino, il Movimento Divino, opera incessantemente durante il Manvantara.
 
Alcione la più brillante delle sette Pleiadi, è chiamata “stella dell’individuo” o a volte “stella dell’intelligenza”. Ebbe grande potere nel sistema solare precedente, quando Brahma, la Terza Persona della Trinità, l’Intelligenza Attiva, era particolarmente potente e attiva. Per creare il sole e i sette pianeti sacri (i sette Schemi Planetari) che compongono il nostro sistema solare, il Logos fece uso di sostanza già impregnata di qualità particolari. Annie Besant, nel suo libro Avatar afferma che “il nostro sistema solare è costruito con materia preesistente, con materia già dotata di certe proprietà”. Possiamo perciò dedurne che questa materia conteneva delle facoltà latenti che, per effetto della Legge di Causa ed Effetto, furono costrette a manifestarsi in un modo particolare come avviene per tutto ciò che esiste nell’universo.
 
Le sette stelle dell’Orsa Maggiore, sono in un complesso rapporto con l’Orsa Minore e con le Pleiadi. Questo grande ternario di costellazioni è in peculiare relazione con il Grande Essere cui ho (D.K.) alluso talvolta come Colui Di Cui Nulla Si Può Dire. Si può soltanto accennare al fatto che queste tre galassie di stelle sono i tre aspetti di quella Monade Assoluta e indescrivibile, Causa ineffabile dei sette sistemi solari, uno dei quali è il nostro[1].
 
Il Maestro Tibetano ci dice che L’Orsa Minore è un riflesso o un corollario delle principali energie del suo prototipo maggiore, l’Orsa Maggiore. In ciò sta un grande mistero che riguarda i mutui rapporti fra Orsa Maggiore, Orsa Minore e le Pleiadi; esse formano una delle massime e più importanti triplicità del firmamento.
 
Le Sette Pleiadi sono le spose dei Sette Rishi dell’Orsa Maggiore. Tale relazione produce sempre un terzo fattore, il Figlio, il Sole o Coscienza. In tutti i triangoli (cosmici, sistemici, planetari e umani) due vertici hanno polarità opposta, una positiva (Ê), l’altra negativa (), ed il terzo è il punto di equilibrio, di sintesi, o fusione cioè neutra positiva-negativa (Ê/). Il Triangolo Cosmico della Monade Assoluta è formato dai Tre gruppi di Sette stelle Ursa major, Ursa Minor e Pleiadi.
 
L’Orsa Minore anch’essa non è una costellazione in sé, ma un asterismo, cioè un qualunque gruppo di stelle visibile nel cielo notturno, riconoscibile dal resto per la sua particolare configurazione geometrica.  Questa è una distinzione importante. Uno dei misteri dell’astronomia moderna su come il nome Orso sia stato associato al Grande Orso o al piccolo Orso. Negli antichi oroscopi dei caldei, persiani, indiani ed egiziani, non si trova nessun orso. A.A. Bailey scrive: “I nomi più comunemente usati sono quelli dell’ovile o il gregge di pecore, e dall’analisi dei nomi ebraici e arabi per le stelle trovate in queste due costellazioni, interconnesse si potrà dimostrare che i nomi antichi significano il gregge minore, l’ovile, la pecora e la nave.
 
L’antico nome della costellazione Orsa Minore è Cynosura (greca Κυνοσούρα la coda del cane). L’Orsa Minore molto più debole della sua controparte l’Orsa Maggiore, è difficile da trovare nel cielo luminoso. L’Orsa Minore è quasi interamente rappresentata dal suo maggiore asterismo, il “Piccolo Carro”, che inizia con Polaris (la stella polare) e poi oscilla verso il basso e verso destra. Polaris è molto vicino al Polo Nord Celeste, attorno a cui le stelle dell’emisfero settentrionale sembrano circolare come risultato della rotazione della Terra. La forma della costellazione è stata vista come un secchio con manico, ed è anche chiamata piccolo merlo acquaiolo. I secchi grandi e piccoli della gente erano spesso chiamati "carri" o grandi e piccoli carri (non solo in Grecia, ma anche in Russia). E infatti, con la giusta immaginazione, è possibile vedere i carrelli con finimenti nei secchi di queste costellazioni.
  
Figura 3. Orsa Minore
 
Le stelle che formano l’asterismo Orsa Minore sono: Polaris, Yildun, Urodelus, Anwar al Farkadain, Akhfa al Farkadain, Pherkad e Kochab. La stella Polaris è molto vicino al Polo Nord Celeste, attorno al quale le stelle dell’emisfero settentrionale sembrano circolare come risultato della rotazione della Terra.
 
Le due stelle più luminose in basso a destra rappresentano la parte anteriore della ciotola del piccolo merlo acquaiolo, e a volte chiamate i “Guardiani del Polo o della stella polare”, perché sembrano girare attorno a Polaris - α. Quello superiore è Kochab - β, quello inferiore Pherkad - γ. La maggior parte del piccolo manico dell’acquaiolo, incluso Yildun δ, la seconda stella dalla fine del manico, Urodelus - ε, Akhfa al Farkadain - ζ, dove la ciotola si unisce al manico Anwar al Farkadain - η.
 
Le sette stelle dell’Orsa Maggiore sono le fonti originanti dei Sette Raggi del nostro sistema solare. Secondo i sutra di Param Shiva i sette Maha Rishi o le sette stelle di Ursa Major sono l’espressione dei Sette Raggi Cosmici e precisamente:
1.   Raggio     Alkaid   manifestato come Brighu o Marichi Maharishi.
2.   Raggio     Mizar    manifestato come Vashisht Maharishi (*).
3.   Raggio     Alioth    manifestato come Angiras Maharishi.
4.   Raggio     Megrez  manifestato come Atri Maharishi.
5.   Raggio     Dubhe   manifestato come Kratu Maharishi
6.   Raggio     Merak    manifestato come Pulaha Maharishi.
7.   Raggio     Phechda manifestato come Pulatsya Maharishi.
 
(*) Il Secondo Raggio è doppio, Vasishta e Arudhathi (la coppia di stelle Mizar-Alcor) non possono essere visti separatamente (a parte quelli che sono lungimiranti). La luminosità di Arundhathi è una stella di quarta magnitudine ed è entro 0,2 gradi da Vasishtha, che è due volte più luminosa. Sull’autorità di Varaha Mihira nel suo Brihat Samhita (circa 550 d.C.), che dedica il tredicesimo capitolo ai Sette Rishs, possiamo affermare che la stella Alcor è il casto Arundhathi che accompagna il saggio Rishi Vasishtha.
 
Figura 4. Ursa Major e i Sette Raggi
 
Secondo quanto indicato dai Sutra di Param Shiva le tre stelle che rappresentano i Tre Raggi Principali sono disposte in modo triangolare, le stelle dei Quattro Raggi di attributi sono disposte a quadrilatero, abbiamo così un Tre r e un Quattro o. Il Quinto Raggio, la stella Dubhe è, per luminosità, la seconda stella della costellazione dell’Ursa Major, si tratta di un sistema formato con quattro stelle. La stella principale Dubhe A è una gigante arancione, notiamo che il colore attribuito al Quinto Raggio è arancione.
Le Sette stelle dell’Orsa Maggiore sono le fonti originanti dei Sette Raggi del nostro sistema solare. I Sette Rishi dell’Orsa Maggiore si esprimono tramite i Sette Uomini Celesti detti anche Logoi Planetari, che a loro volta si manifestano come corpo d’incarnazione tramite i Sette Pianeti Sacri. Ciascuno dei Sette Raggi è trasmesso al sistema solare per mezzo di costellazioni e dei pianeti che le reggono. L’Orsa Maggiore è la fonte della Forza Elettrica Positiva, le Pleiadi quella Elettrica Negativa, l’Orsa Minore Elettricità equilibrata.
 
Si è inoltre vista la relazione che lega al nostro sistema solare a un’altra costellazione, l’Orsa minore, la quale è un riflesso o un corollario delle principali energie del suo prototipo maggiore, l’Orsa Maggiore. In ciò sta un grande mistero che riguarda i mutui rapporti fra Orsa Maggiore, Orsa Minore e le Pleiadi; esse formano una delle massime e più importanti triplicità del firmamento, per quanto sia finora stata accertata astronomicamente la natura dell’universo che ci circonda. È una nozione che per voi è del tutto inutile e il cui significato è compreso solo dagli iniziati del quarto grado. Serve tuttavia a dar risalto all’integrità essenziale e agli scambi reciproci dell’universo (AE 202).
 
Il Triangolo Monadico Assoluto del Nostro Logos Cosmico è formato dalle ventuno (3x7) stelle degli asterismi Orsa maggiore, Orsa Minore, Pleiadi. Il Triangolo delle Polarità è formato da: “Ursa Major fonte della Forza Elettrica Cosmica Positiva (Ê), Pleiadi fonte della Forza Elettrica Negativa (), Ursa Minor Energia Elettrica Cosmica Equilibrata (Ê/)”. La tabella successiva oltre a fornire la polarità dei Tre Gruppi di stelle, li mette in rapporto i con i Sette Raggi Cosmici.
Tabella corrispondenze Raggi Ursa Major Ursa Minor Pleiadi
   
La tabella è stata presa dal sito http://makara.us/05ref/02comps/astro/littlebear.htm.
Le Pleiadi indicate in astronomia con M45, sono la corrispondenza cosmica dell’aspetto “Madre”, il TERZO RAGGIO che sulla Terra, nella Gerarchia planetaria è rappresentato dal terzo dipartimento del “Mahachohan”. Il valore Il valore numerico, o aritmomantico delle 10 cifre che compongono la parola MAHACHOHAN è 4 + 1 + 8 + 1 + 3 + 8 + 6 + 8 + 1 + 5 = 45 = 9. Si noti quindi lo stretto collegamento con la sigla tramite la quale è indicato l’ammasso stellare delle Pleiadi M45.
 
Secondo i Sutra Maha Vishnu, in un sistema solare come il nostro, il Logos Planetario è chiamato Uomo Celeste, e rappresenta l’entità cosciente che governa uno dei Sette Raggi Cosmici ed è veramente un riflesso manifesto di uno dei Sette Rishi [Costellazione Ursa Major] del Piano Atmico Cosmico, il cui corpo fisico di manifestazione è come un mini sistema solare noto come Schema Planetario. I Sutra ci dicono che nel precedente sistema solare, il Terzo Raggio si è ulteriormente differenziato in Quattro Raggi riflessi o principi elettrici minori legati alle quattro differenziazioni del Manas precedentemente avvenute sul Piano Atmico Cosmico della costellazione principale di Ursa [Sapt Rishi Mandal] come 4°, 5°, 6°, e 7° Raggio.
 
Nel Trattato sul Fuoco Cosmico (FC 630), è spiegato che I Sette spiriti o aspetto Volontà Cosmica dimorano sul Piano Atmico Cosmico, mentre i Sette Uomini Celesti, aspetto Amore Saggezza Cosmica, dimorano sul Piano Buddhico Cosmico, entrambi sono indicati come i Sette Rishi, ma questo è un velo:
1.  I sette Spiriti il cui impulso originario emana:
a.  dai livelli inferiori del Piano Mentale Cosmico;
b.  dal “Gioiello nel Loto” logoico;
c.  dal Piano Atmico Cosmico.
 
2.  I sette Uomini Celesti che sono sulla linea di forza proveniente:
a.  dal Piano Astrale Cosmico;
b.  dal loto logoico di nove petali;
c.  dal Piano Buddhico Cosmico (i sette Rishi dell’Orsa maggiore).
 
I Sette Rishi dell’Orsa Maggiore nella Carta V (FC 344) sono associati al Piano Buddhico Cosmico, eppure nel (TFC 1162) il vero Piano dei Sette Rishi è accennato come il Piano Atmico Cosmico, poiché sono le Pleiadi (presumibilmente sette o nove di esse) che sono indicate come rappresentanti del Buddhico Cosmico[2].
 
L’aspetto Spirito o Elettricità Positiva dei sette Rishi dell’Orsa Maggiore è sul Piano Atmico Cosmico; l’aspetto Madre o Elettricità Negativa è sul Piano Buddhico Cosmico. Ogni Piano è positivo nei confronti dell’inferiore, detto in altri termini il Piano atmico è positivo rispetto al Piano Buddhico. Il Maestro D.K. pone l’impulso originario per i Sette Spiriti dal Piano Atmico Cosmico, e le Sette sorelle e Spose dei Rishi dimorano sul IV Piano Buddhico Cosmico e per i Sette Uomini Celesti dal Piano Buddhico Cosmico. Le sette stelle dell’Orsa Minore dimorano sul V Piano Mentale Cosmico, il Piano del Figlio. I Tre Gruppi di stelle formano l’Atma-Buddhi-Manas Cosmico, la Triade manifesta della Monade Cosmica.
 
Le prime tre stelle di Ursa Major, cioè Alkaid, Mizar e Alioth, che manifestano i Primi Tre Raggi Cosmici, dimorano nei tre sottopiani superiori del Piano atmico Cosmico. Il quaternario successivo dimora nei quattro sottopiani inferiori dell’Atmico Cosmico.
 
Analogamente, le prime tre stelle delle Pleiadi, Alcyone, Asterope, Electra, che manifestano l’aspetto Shakti dei Primi Tre Raggi Cosmici, dimorano nei tre sottopiani superiori del Piano Buddhico Cosmico. Il quaternario successivo formato dalle stelle, Maia, Taygeta, Celeno e Merope, dimora nei quattro sottopiani inferiori del Buddhico Cosmico.
 
Le sette stelle di Ursa Major, le Pleiadi e Ursa Minor, sono state disposte ciascuna nel sottopiano corrispondente al proprio raggio o Numero. Le stelle sono state divise in due gruppi uno di Tre e uno di Quattro.
  
Figura 5. ATMA-BUDDHI-MANAS Cosmico “Ursa Major Pleiadi Ursa Minor”
 
 

[1] A.A. Bailey Astrologia Esoterica, pag. 608.
[2] http://makara.us/02tcf/commentary/s6/fcfcomment_s6s6.htm
L’ENIGMA DI POLARIS E DEI PUNTATORI DUBHE E MERAK

L’attuale Stella Polare, Polaris, chiamata Dhruva dall’astronomia indù, può essere trovata disegnando una linea tra le stelle all’estremo del Gran Carro, note come i Puntatori, Dubhe e Merak, e prolungandola di cinque volte. In futuro un’altra Stella Polare la sostituirà, in seguito all’interazione delle forze nell’universo e al moto e spostamento generale. C’è detto che il nome e la qualità di questa stella saranno rivelati solo all’iniziazione.
 
Figura 6. Orsa maggiore e Orsa Minore con stella Polare
 
In Astrologia Esoterica il Tibetano c’informa che esotericamente parlando, la stella polare è considerata la stella di direzione, di riorientamento per cui si sviluppa l’arte di riaffilare e recuperare ciò che è perduto. Questo alla fine riporta un uomo alla sua fonte originaria. Si può quindi a ragione dedurre che questo Puntatore Dubhe, con l’energia che emana guida l’umanità sull’arco involutivo e agisce costantemente sull’uomo appeso alla Croce Mobile. Poi prende il sopravvento l’energia del Puntatore Merak più lontano dalla Stella Polare, e il discepolo che percorre il sentiero percepisce un senso di giusta direzione o guida che, se seguita, lo avvicina alla Gerarchia (AE 196).
 
In Astrologia Esoterica è detto che Aries, il primo segno dello zodiaco, che inizia gli impulsi a percorrere la grande ruota sia verso l’incarnazione e sia al ritorno alla fonte originaria, è in stretto rapporto con una di quelle due stelle dell’Orsa Maggiore è stato dato il nome di “Puntatore”. Si tratta di una “importante stella di direzione” poiché (in questo ciclo) attraverso essa fluisce la volontà di unificare e determinare la sintesi. Questo nuovo orientamento determinato da Polaris sembrerebbe riguardare il cambiamento necessario che ha luogo sul Sentiero del Ritorno.
 
In Astrologia Esoterica troviamo scritto che nel Grande Carro, il Puntatore Merak più lontano dalla Stella Polare, in senso esoterico, è un grande serbatoio o centro di energia divina che attua il proposito di Dio. Il Puntatore più vicino alla Stella Polare Dubhe, esprime invece l’aspetto inferiore della volontà che, a proposito dell’umanità, chiamiamo autoaffermazione. Vulcano e Plutone esprimono o custodiscono l’energia di Primo Raggio e, sono pianeti esoterici. Il primo sintomo della vera volontà spirituale appare solo sul Sentiero del Discepolato, Vulcano e Plutone, sono connessi ai due Puntatori (le stelle Merak e Dubhe). Il Maestro D.K. dice che gli astrologi faranno bene a considerare (negli oroscopi dei discepoli e in modo speciale degli iniziati) i due Puntatori e la Stella Polare. In modo misterioso sono connessi ai tre aspetti dell’uomo incarnato: spirito, anima e corpo. Altro non mi è lecito dire, posso però darvi un altro suggerimento. Queste tre stelle manifestano i tre aspetti della volontà divina[1].
 
In prima analisi, non si comprende quest’affermazione che collega i Puntatori alla Volontà, perché Dubhe rappresenta il Quinto Raggio Cosmico, e Merak il Sesto Raggio. In ogni caso la stella Polaris nel Piccolo Carro Orsa Minore indica il Primo Raggio. La distanza dalla Polare della stella Dubhe che rappresenta il Quinto Raggio Cosmico, è cinque volte la distanza tra i due Puntatori del Grande Carro, il numero Cinque sembra assurgere ad importanza primaria.
 
Dovete ricordare studiando questi rapporti profondamente esoterici, che li esaminiamo secondo due aspetti, gli unici finora possibili alla mente finita dell’uomo:
1.  Rapporto fra le tre costellazioni e i Raggi, che esprimono la qualità della Vita dell’Entità che li informa — l’Essere che esprime la sua Identità tramite una delle sette stelle dell’Orsa Maggiore, o Ursa Major, come forse dovremmo chiamarla.
 
2.  I tre aspetti della Volontà espressi dalle tre costellazioni, cui gli uomini rispondono consciamente dopo la terza iniziazione. Essi sono:
a.  La volontà che condiziona e inizia.
b.  La volontà che porta a compimento.
c.  La volontà che vince la morte (AE 607).
 
In primo luogo, dovrebbe essere considerato il motivo per cui i signori del male cosmico usano il Primo Raggio di aspetto. Ricorderemo che la maggior parte dei maghi neri sono sul Primo Raggio stesso. È stato il Primo Raggio ad “imprimersi” sulla sua nota superiore e in linea con l’evoluzione spirituale che ha avviato l’avvento dei Signori della Fiamma al Quinto Raggio e l'individualizzazione per l’uomo. È sulla nota inferiore, o sulla qualità distruttiva inaugurata dalla loggia nera che ha seminato la sua “generazione” malvagia e distruttiva per rallentare e “distruggere” l’evoluzione sulla terra. Si propone come teoria, che proprio come il Quinto Raggio della Scienza e della Conoscenza Concreta è stato mutato e corrotto per portare la Catena Lunare al suo fallimento finale.
 
Alkaid che rappresenta il Primo Raggio, era conosciuto come “il distruttore delle nazioni” dagli astrologi islamici. Bisogna tenere attentamente presente che il male cosmico, sorgente del male planetario è molto più vicino a Shamballa che all’umanità. Lì le Grandi Vite sono completamente libere dall’annebbiamento astrale, la loro visione è d’estrema semplicità; si preoccupano soltanto della grande e semplice dualità di spirito e materia e non delle molteplici forme portate in esistenza dalla fusione di questi due (RI 144).
 
È un interessante fatto occulto che la nostra Terra debba essere ora nella Quinta Ronda, parallelamente allo schema di Venere, ma la Catena Lunare del nostro schema subì un temporaneo periodo di ritardo del processo evolutivo del nostro Uomo Celeste; ne risultò un temporaneo rallentamento delle Sue attività causando una “perdita di tempo”, se è lecito usare rispettosamente una simile espressione. I Signori dal Volto Tenebroso, ossia le forze innate della materia, prevalsero per un certo tempo, e solo la Quinta Ronda della nostra Catena ne vedrà la sconfitta definitiva. Anche lo Schema di Venere ebbe il suo campo di battaglia, ma il Logos Planetario di quello Schema vinse le forze antagoniste, trionfò sulle forme materiali, e di conseguenza fu in grado, a suo tempo, di applicare la necessaria stimolazione o accresciuta vibrazione ignea, al nostro Schema Terrestre (FC 392).
  
Quanto segue, è riportato nella parte settima del libro “Il segreto dell’astrologia secondo i Sutra di Param Shiva” di Vashisht Vaid.
 
Si suppone che tre sistemi solari si manifestino nel Piano Fisico Cosmico, l’uno dopo l’altro con un periodo di riposo intermedio detto Maha Pralaya, che si svolge dopo che la loro sintesi cosciente finale è stata fatta dalle loro Entità Solari. I tre sistemi solari sono basati sui Tre Raggi Principali che sono in realtà i Tre Riflessi dei Tre Principi Maggiori del Supremo Divino, ciascuno relativo ai Principi Elettrici o Fuochi divini Tre principali e Sette differenziati, partendo dal piano Adi Cosmico in sanscrito Param Shiva Loka, che si manifestano attraverso le prime tre stelle di Ursa Major, cioè Alkaid, Mizar e Alioth, nei tre sottopiani superiori del Piano atmico Cosmico. In questi tre sistemi solari, durante la loro manifestazione si suppone che tre grandi Insegnamenti o Trattati universali noti come “Sutra” siano acquisiti dai Grandi Deva e dai Rishi Umani di entrambe le evoluzioni parallele. Ciascun Sutra è destinato ad essere acquisito durante la prima parte del ciclo evolutivo di un sistema solare come guida universale (Brahmandico), per aiutare tutte le entità e gli esseri in evoluzione del sistema cosmico, del sistema solare e dei livelli planetari, che sono direttamente o indirettamente coinvolti nell'evoluzione del sistema solare. Tecnicamente i Sutra di Para Brahma del primo sistema sono una piccola parte dei Maha Sutra di Vishnu, che a loro volta sono anch’essi una piccola parte di tutti i Sutra Param Shiva.
 
Il Piano Fisico Cosmico nel primo sistema solare si è evoluto sulla base del Terzo Fuoco Cosmico espressione divina della Volontà Elettrica, conosciuto come il Terzo Raggio dell’Intelligenza Mahat o Mente. Il Terzo Raggio si distinse ulteriormente in altre Quattro Differenziazioni come riflessi dei princìpi principi elettrici divini relativi al principio delle quattro differenziazioni della mente che in precedenza avvenivano sul Piano Atmico Cosmico della costellazione dell'Orsa Maggiore come 4°, 5°, 6° e 7° Raggio. Le Entità e gli Esseri in evoluzione nel corpo del Logos manifestato perfezionarono l’istinto e poi l’intelletto, l’aspetto mentale del divino, poiché erano in grado di avvalersi dei Sutra del divino Para Brahma, poiché Brahma rappresenta l’aspetto Mente del Logos.
 
Nell’attuale sistema solare, cioè il secondo, che si basa sul secondo grande riflesso divino della Volontà Elettrica conosciuta come il Secondo Raggio dell’Amore divino e della Saggezza, che è il secondo aspetto di Param Shiva noto come Maha Vishnu. Le entità e gli esseri in evoluzione il corpo del Logos manifestato avrebbe dovuto perfezionare l’Amore Divino e l’aspetto Saggezza che è l’apice dei tre principi innati dell’Essere Supremo basato sulla legge universale della “Volontà di Fare il bene”. Il nostro sistema solare, il secondo, è basato sul Secondo principio della Volontà di Fare il Bene, che è il Secondo Raggio Maggiore dell’Amore e della Saggezza, il cui punto di origine cosmico è la stella Mizar (Vashisht Rishi) nella costellazione maggiore di Ursa Major.
 
Durante questa manifestazione, il grande Insegnamento o Trattato universale noto come “Maha Vishnu Sutra” dovrebbe essere acquisito dal grande Deva e dai Rishi Umani di entrambe le evoluzioni parallele. La conoscenza dei Maha Sutra Brahma destinati all’evoluzione dell’ultimo sistema solare, basato sul Terzo Aspetto l’Intelligenza Attiva, anche continuò in questo sistema solare ad essere attuata a scapito della direzione evolutiva espressa nei “Maha Vishnu Sutra”. Vi furono dei rallentamenti nell’evoluzione a causa di quei gruppi che svilupparono il principio Manas o mente, nel precedente sistema solare, con l’aiuto di alcune Entità Cosmiche, Sistemiche e Planetarie corrotte, che avevano in precedenza acquisito il Quinto Principio di Fuoco Mentale Elettrico. Le entità che si unirono in questa cospirazione, sui tre Piani inferiori densi del corpo logos, cioè il Piano Mentale, il Piano Astrale e il Piano Vitale/Fisico, vollero affermare che la “volontà di essere” o autoaffermazione, ottenuta nel primo sistema è l’autentico primo principio della forza elettrica positiva, chiamata Fuoco Elettrico.
 
Per Corruzione di Raggio s’intende la polarizzazione inversa, l’aspetto polare negativo di una Vita di Raggio Divino, cioè l’attenzione sulle qualità inferiori o “vizi” per il regno umano.
 
Il Fuoco Mentale si manifesta attraverso il Quinto Raggio della Scienza e della Conoscenza, e agisce tramite la coscienza della Stella Dubhe (Kratu) di Ursa Major e della Pleiade Taygeta (Indrani). La cospirazione fu nei confronti dell’unica e sola legge della Volontà di Fare il Bene su cui si basa la vitalità (la vita pranica).
 
Mahat ed il Male cosmico hanno una stretta connessione. Le grandi Esistenze che sono il principio di Mahat nel suo senso cosmico sono connesse con le esistenze minori che esprimono il male sistemico. Esse sono la totalità dello strumento separativo, e dove c’è separazione in qualsiasi forma, lì c’è ignoranza e perciò il male. La separazione impedisce la comprensione, ossia la conoscenza di ciò che si trova al di fuori della coscienza separata, perché la conoscenza separativa implica l’identificazione con ciò che si esprime per mezzo di una forma (FC 1124).
 
È parimenti lo stesso per un Uomo Celeste, e parte del mistero del male sta nella prontezza di talune di queste entità cosmiche (in particolare il nostro Logos planetario nella Catena Lunare) a rimanere polarizzati nel corpo fisico eterico dopo aver dominato apparentemente l’aspetto materiale od ottenuto il dominio del Terzo Fuoco in un sistema precedente. Vi è qui un suggerimento per lo studioso accorto circa il male attuale su questo pianeta (FC 721).
 
Dovrebbe essere di grande interesse notare che uno di questi sistemi solari corrotti è “situato tra il Piccolo Mestolo o Orsa Minore e il nostro sistema” secondo DK. Il Piccolo Orso si occupa specificamente delle energie dirette mirate dei Sette Raggi nel loro aspetto inferiore dello sforzo umano. In altre parole “volontà di sé”. La fonte del male cosmico si manifesta attraverso un collegamento corrotto con il Rishi di Primo Raggio del Grande Orso, “Alkaid o Alcaid” per gli Arabi Al-Qa'id” significa condottiero.
 
Questa energia polarizzata magneticamente passa dal Puntatore del Grande Orso.  Ci viene mostrato come gli aspetti inferiori dei Sette Raggi siano stati corrotti e potenziati per potenziare le qualità negative dei Sette Raggi nell’umanità. Dovremmo ricordare che, prima che queste sette energie minori colpiscano il nostro sistema, sono ulteriormente contaminate da una costellazione morente che si trova tra il Mestolo Inferiore e il nostro sistema. In effetti DK ci parla di due sistemi stellari in fase di dissoluzione di malvagità cosmica.
 
Il male cosmico per il nostro pianeta sta nella relazione fra quell’unità spirituale intelligente, o Rishi della “Costellazione Superiore”, cioè quella Vita che informa una delle sette stelle dell’Orsa Maggiore, il nostro Prototipo planetario e una delle forze delle Pleiadi. Gli studiosi devono qui ricordare che le “Sette Sorelle” sono chiamate occultamente le “sette spose” dei Rishi, e che la forza duale (derivante da questo rapporto) converge ed agisce mediante quel Logos Planetario che è il Logos di ogni pianeta particolare ed è il “riflesso” di un particolare Rishi. In questo rapporto, in questo periodo non perfetto, si cela il mistero del male cosmico quale si fa sentire in ogni singolo schema planetario. Quando il Triangolo Celeste sarà debitamente equilibrato, e la forza potrà circolare liberamente attraverso:
a.  una delle stelle dell’Orsa Maggiore,
b.  la corrispondente Pleiade,
c.  lo Schema Planetario interessato,
 
allora anche il male cosmico potrà essere annullato, conseguendo una relativa perfezione. Questo segnerà il raggiungimento della perfezione originaria ed il compimento del ciclo maggiore (FC 990). Il triangolo da equilibrare è formato dalla Stella Dubhe (Kratu) di Ursa Major, dalla stella delle Pleiadi Taygeta (Indrani), e dal nostro Uomo Celeste.
 
I sutra di Param Shiva dicono che la stella Taygeta ha nel nostro sistema solare come corpo di espressione Venere, l’Uomo Celeste polarizzato negativamente, la stella Puntatore Dubhe, il V Raggio, Mercurio l’Uomo Celeste polarizzato positivamente. Il Quinto principio della mente manifestato come Gerarchia Umana, conosciuta anche gerarchia di Hermes [la 4a Gerarchia Creativa], e la Quinta Gerarchia Creativa dei Deva di Venere (negativa) è chiamata gerarchia di Makara. Il quarto principio positivo e il quinto principio negativo della coscienza mentale, si uniscono sul Quarto Piano solare o Quarto Etere Cosmico, e quindi collettivamente sono noti come il gruppo di Ermafroditi. Il Trattato sul Fuoco Cosmico afferma che le due grandi evoluzioni (umana e dei Deva) trovano la loro unità di gruppo sul Piano Buddhico, e frazioni di entrambe le Gerarchie si uniscono e si fondono in modo da formare il corpo del divino Ermafrodito. Anche su questo Piano i “Deva delle ombre” che si occupano della costruzione dello Schema Planetario proseguono il loro lavoro, parallelamente al lavoro fatto nei tre mondi dai costruttori minori che lavorano con il corpo eterico dell’uomo.
 
Sul Piano Astrale, uomini e Deva possono trovarsi contrari, ma sul Piano Buddhico raggiungono l’unità di gruppo. Il Piano Buddhico non è il piano di “unità fondamentale” ma di “unità di gruppo” tra i tre superiori e i tre inferiori, poiché solo “porzioni” delle due Gerarchie si fondono. Il nostro Logos Planetario è un Ermafrodito Divino. Se mai i due pianeti Mercurio e Venere dovessero fondersi, avremmo veramente il Divino Ermafrodito. Quest’aspetto di polarità opposte riguarda il periodo che va fino a metà della prossima quinta Ronda in futuro (FC 406), Venere si fonderà con Nettuno e Mercurio con Urano.
 
Nel libro i Sutra di Param Shiva è scritto che se il Creatore fa appello, Logoi che sono i custodi dei piani e dello scopo della Volontà Elettrica Cosmica, e coloro che dovrebbero essere anche i promotori e gli assistenti della legge universale della volontà di fare del bene nel sistema solare non agiscono rapidamente per rettificare la situazione, il Kalachakra (la ruota del tempo) finisce bruscamente. Tutte le entità coscienti e gli esseri coinvolti in tali cospirazioni e azioni sbagliate sono inviati in zone che sono state concepite per tali situazioni, considerate come camere di tortura, dove saranno torturati in termini umani per l’eternità. Queste individualità saranno annichilite in una specie di macina cosmica, ridotte progressivamente da macro a micro livelli, sia che esistano in piccoli o grandi gruppi su ogni livello, dal sistema cosmico a quello solare, a livelli planetari, e a livelli umani o addirittura esistenti in altri regni della natura. Questo stato è l’ottava sfera, l’Avitchi, l’inferno senza interruzione, l’annichilazione, quella riservata al Mago Nero, sia esso cosmico che umano.
 
Nel Libro è detto che membri iniziati corrotti che incarnano le energie della costellazione dello Scorpione, lavorando attraverso la coscienza del pianeta Mercurio [Buddhi], hanno dirottato l’esperimento evolutivo lasciando che gli spiriti planetari di Marte che sono uno dei padroni della fratellanza Oscura, controllino completamente la razza umana, portandola sul sentiero involutivo, invece del percorso evolutivo prescritto. Questo dirottamento è stato compiuto da entità appartenenti alla Quinta Gerarchia Creativa dei Makara che incarnano le energie di Makra Rashi noto anche come la costellazione del Capricorno che agisce attraverso il pianeta Venere [Shukra], portando così la cosiddetta evoluzione scientifica attraverso il 5° Raggio, sul nostro pianeta Terra, a chi controlla l’Economia Mondiale. Sfortunatamente la coscienza corrotta di Venere è dietro a tutti le persone ricche che controllano l’economia delle nazioni, e restano al potere con l’aiuto di militari e polizia, la coscienza del gruppo di Marte, che ha una relazione illegale con Venere. In questa cospirazione è coinvolta anche una parte della Sesta Gerarchia Creativa dei Deva è pienamente coinvolta, che incarnano le energie di Dhanu Rashi noto anche come la costellazione del Sagittario, e che sono noti come gli spiriti planetari di Marte [Mangla].
 
Una chiave del mistero del male cosmico si può trovare della differenza esistente tra i sette pianeti sacri e i cinque non sacri, e nel proposito e nel posto, finora non riconosciuti, delle vite delle esistenze che animano i vari pianeti ed asteroidi del sistema solare. Alcuni sono o del Terzo Aspetto, o puramente Mahat, dominati dai Deva. Altri (dei quali sono esempio i pianeti sacri) sono governati dal Secondo Aspetto, e quest’aspetto si porterà invincibilmente in manifestazione. Alcuni, come il nostro pianeta Terra, sono campi di battaglia, e i due Aspetti sono in collisione, con indizi del trionfo finale della magia “bianca”.
 
Sappiamo che lo Schema di Venere ha vinto la battaglia contro le forze involutive, e poiché sia Venere sia Mercurio sono pianeti sacri, anche Mercurio deve aver risolto il suo problema.  Nello Schema della Terra sappiamo che è intervenuto il Logos Solare, la Catena Lunare è stata distrutta e un’altra Catena ha preso il suo posto. L’influenza delle corrotte entità di origine venusiana doveva giungere dalla Catena Lunare che è stata distrutta. La battaglia finale e il trionfo della Fratellanza Bianca avverrà sul quinto Globo di Mercurio, con l’apporto dello Schema di Mercurio a cui il Quinto Globo è collegato. Il sesto Globo è quello di Marte la Catena di Marte che nei Sutra è posto a capo della cospirazione contro Dubhe. Marte non è ancora un pianeta sacro ed è più indietro dello Schema della Terra nel processo evolutivo. Nell’Uomo Celeste Mercurio rappresenta Kundalini in attività intelligente, mentre Marte rappresenta Kundalini latente.
 
La Verga dell’Iniziazione nota come il “Diamante Fiammeggiante” che è ricaricata dall’azione diretta del Logos Solare, non è usata soltanto per l’iniziazione degli uomini, ma anche in certe funzioni planetarie delle quali finora non è stato rivelato nulla. Ha il suo posto e la sua funzione in certe cerimonie collegate alla Ronda interna ed al triangolo formato da Terra, Marte e Mercurio, ma dire di più su questo non è attualmente consentito (FC 212). Si presume che prima della sesta Ronda di Marte, il problema oscuro di Marte sia stato risolto e i Tre che avevano inizialmente deviato riprendano il posto evolutivo spettante. Il periodo di questa iniziazione planetaria è il “Giorno del Giudizio”, nella prossima Quinta Ronda. A quel punto il nostro Logos Planetario avrà conseguito l’iniziazione che presentemente è la Sua meta; la Quinta Ronda dello Schema di Venere sarà al termine, e lo Schema di Venere comincerà a passare in oscurazione, preparandosi a trasferire la sua vita al pianeta di sintesi con cui è collegato. Mercurio raggiungerà l’apoteosi del compimento, e con Marte e la Terra formerà un triangolo sistemico. Qui parliamo di schemi, non di catene (FC 390). Il Kundalini logoico circolerà liberamente tra questi tre Schemi Planetari. Delle Entità verranno da Marte nello schema della Terra, ove troveranno il necessario campo d’attività (FC 391). Ecco spiegato il perché il sesto Globo dello Schema della Terra è quello di Marte.

 
[1] Astrologia Esoterica, 196-197.
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