Lez. 9 - I Sette Raggi - Sapienza Misterica

SAPIENZA MISTERICA
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Lez. 9 - I Sette Raggi

La Dottrina del Filo d'Oro I Cosmogenesi
I SETTE MANASAPUTRA I SETTE RAGGI

I sette tipi si materia rivestono i sette tipi si vita, limitandola: non vi è Spirito che non sia avviluppato di Materia, e viceversa non vi è Materia che non sia animata dallo Spirito. La Percezione nasce dalla limitazione e dalla separazione l’Uno fissa i molti.
 
Le settemplici onde di materia sono accompagnate da Sette Suoni e Sette Colori, noti come i Sette Raggi, considerati come “le sette forme che velano lo Spirito”. Il suono è Colore, il Colore è Suono. Sotto l’aspetto Coscienza, il Triplice Logos genera Sette Logoi chiamati Dhyan Chohan, che incorporano sette tipi di forza differenziata e rappresentano le sue Sette modificazioni di Coscienza, per ognuno dei sette stati di materia.
 
Nella Dottrina Segreta (D.S., III, 540) sono descritti come i Sette Costruttori, i Manasaputra, i figli nati dalla Mente di Brahma. I Manasaputra, sono equivalenti agli Elohim o Alhim ebraici, e ai Dhyân Chohan del Buddhismo metafisico della scuola settentrionale, sono duplici nella loro essenza, essendo composti: dell’Energia irrazionale inerente alla Materia; e dalla Coscienza cosmica o Anima intelligente, che dirige e guida l’Ideazione della Mente Universale.

 
Essi, i Logoi, Chiamati nella Dottrina Segreta Dhyan Chohan[1], sono i Sette tipi di Coscienza, si servono di Fohat come del loro veicolo. Agendo come Forze creatrici, passano attraverso la polvere cosmica incandescente, attirano gli atomi e creano i mondi[2].
 
È attraverso le radiazioni dei sette Corpi dei sette Ordini di Dhyani, e provenendo da esse, che sono nate le sette Quantità distinte (Elementi), il cui Movimento e l’Unione armoniosa producono l’Universo manifestato della Materia[3].
 
Nel commento alla Stanza III del Libro di Dzyan è detto: “L’Unico Raggio contiene in se stesso i 7 Raggi Creativi, o Logoi Costruttori”. I Sette Raggi del nostro Sistema sono Sette correnti di energia, emanate dal Logos Solare, ciascuna delle quali è dotata di una specifica qualità psichica, di una particolare nota, ed ha una speciale funzione nel dramma evolutivo. Nel trattato del Fuoco Cosmico è detto che l’energia dei 7 Raggi emerge dalle 7 stelle dell’Orsa Maggiore, la luce dei Raggi viene poi focalizzata attraverso la stella Sirio - detta anche "Stella del Cane", "Stella di Mercurio" o "Stella di Buddha" - per raggiungere infine la Terra. Ciascuno di questi 7 Raggi forma poi la qualità predominante, e nota fondamentale di uno dei Sette Spiriti o Logoi Planetari.
 
Il nostro Logos Solare è il “Logos Blu”, così i suoi figli occultamente gli assomigliano. Il sistema solare è visto (dai piani cosmici superiori) come un grande Vortice o Loto Blu. Il blu e l’indaco, essendo correlati in senso cosmico e non semplicemente analoghi, si possono intercambiare allo scopo di velare. Il Maestro DK ai suoi discepoli[4] precisa che Quando il Logos pronunciò la Grande Parola cosmica per questo Sistema Solare, ne scaturirono tre correnti di colore, che si frazionarono quasi simultaneamente in altre quattro, formando così le sette correnti di colore mediante le quali è possibile la manifestazione. I sette colori sono:
 
1.      Blu
2.      Indaco
3.      Verde
4.      Giallo
5.      Arancio
6.      Rosso
7.      Viola
Queste sette correnti di colore furono il prodotto della meditazione logoica. Il Logos meditò, ponderò, concepì mentalmente, formò un mondo ideale e lo costruì di materia pensante. Il nostro universo oggettivo lampeggiò allora, radiante con i sette colori e avendo per sottotono il blu profondo o indaco. Il colore è connesso con la meditazione oggettiva, quindi è correlato alla forma. Il Maestro DK precisa: “Vorrei tranquillizzare la vostra mente riguardo ai colori che, come da me elencati, contrastano con quelli indicati da H.P.B. In realtà non è così ed entrambi usiamo gli stessi schermi di coloro che hanno occhi per vedere. Uno schermo non è tale se riconosciuto ed io non offro la soluzione. Nei libri di occultismo si possono indicare i colori complementari uno per l’altro. Il rosso può esser detto verde e l’arancio blu”. Il colore è “ciò che nasconde”. È semplicemente il mezzo oggettivo con cui la forza interiore si trasmette; è il riflesso sulla materia del tipo di influsso emanante dal Logos e che è penetrato fin nella parte più densa del Suo sistema solare. Noi lo riconosciamo come colore.
 
Il Raggio di sintesi è Indaco o Blu profondo. È il raggio di Amore e Saggezza, il grande raggio fondamentale di questo sistema solare e uno dei Raggi cosmici. A scopo di manifestazione esso si suddivide in sette sottoraggi, come segue:
 
1.      Indaco                 e un colore non rivelato.
2.      Indaco-indaco       Il secondo sottoraggio di Amore Saggezza.
3.      Indaco-verde        Il terzo sottoraggio, il terzo raggio maggiore, di Attività o Adattabilità.
4.      Indaco-giallo         Il raggio di Armonia.
5.      Indaco-arancio      Il raggio di Conoscenza Concreta.
6.      Indaco                  e un colore non rivelato. Il raggio di Devozione.
7.      Indaco-viola          Il raggio di Ordine Cerimoniale.
 
Il Maestro DK nelle sue istruzioni precisa ulteriormente la natura esoterica dei colori.  Noterete ora che non nomino l’indaco-rosso e l’indaco-blu, né li attribuisco a qualche raggio o piano. Non che non sia possibile farlo, ma è proprio trattenendo questa informazione che si crea l’enigma. Ho indicato i loro nomi e le loro applicazioni exoterici e fra tutti solo due corrispondono alla loro applicazione esoterica: l’indaco e il verde. Il Raggio di Sintesi e quello di Attività sono adesso i soli di cui potete essere assolutamente certi. Uno di essi rappresenta la meta, l’altro è il colore fondamentale della natura. Gli altri cinque colori che riguardano la nostra quintuplice evoluzione mutano, si mescolano, si uniscono ed esotericamente non sono compresi nello stesso senso che potete immaginare dall’uso delle parole rosso, giallo, arancio, blu e viola. In senso esoterico essi poco assomigliano ai loro nomi e questi sono intesi a schermare e fuorviare.
 
Sappiamo con certezza che i colori, il Rosso, il Blu e il Giallo sono colori primari e irriducibili, e Arancio Verde e Violetto sono i colori secondari. Il Maestro DK ai suoi discepoli assegna ai raggi maggiori i seguenti colori:
 
a.  Volontà o Potere   Rosso
b.  Amore-Saggezza   Blu
c.  Intelligenza attiva  Giallo
 
Abbiamo poi i raggi sussidiari:
 
d.  Arancio.
e.  Verde.
f.   Violetto.
 
E il raggio che sintetizza, l’Indaco[5], in quanto l’Indaco è il colore del nostro Logos Solare. Il colore di sintesi Bianco è quello exoterico.
 
Figura 1. I sette Raggi di Colore
 
 
Unico Raggio cosmico permanente è quello del nostro stesso Logos; i sottoraggi di questo Raggio permeano tutto il sistema. Gli altri Sei Raggi cosmici, che animano altri sistemi, influenzano il nostro e si riflettono nei sottoraggi del nostro Raggio logoico. I Sette Raggi (che in realtà sono sottoraggi) si dividono in due gruppi principali: Tre Raggi Maggiori, fondamentali e originari, e Quattro Raggi Minori derivati, i colori esoterici usualmente associati sono:
 
I Tre Raggi Maggiori o di sintesi sono:
  1. Il Raggio della Volontà o Potenza    colore Rosso;
  2. Il Raggio dell’Amore-Saggezza        colore Blu-Azzurro;
  3. Il Raggio dell’Attività Intelligente     colore Verde.
I Quattro Raggi Minori o di attributo sono:
4. Il Raggio dell’Armonia e della Bellezza                          colore Giallo;
5. Il Raggio della Conoscenza Concreta                            colore Arancio  
6. Il Raggio dell’Idealismo e della Devozione                     colore Rosa-Argento;  
7. Il Raggio dell’Ordine, dell’Organizzazione e della Magia   colore Bianco-Viola.
 
I sette colori si possono considerare come una striscia di sette colori che circola, si sposta e passa continuamente attraverso i piani per poi tornare alla fonte d’origine. Le sette strisce di colore emanano dal raggio sintetico di minor resistenza. Il sottoraggio indaco del raggio indaco è il sentiero di minor resistenza che dal cuore della materia più densa torna alla sorgente.

SETTE STATI DI COSCIENZA
 
 
                                      
Nella Dottrina Segreta ci viene detto che vi sono sette rami di conoscenza di cui si fa menzione nei Purana[6].
 
La coscienza atomica si manifesta con stati successivi di repulsione e attrazione. In quest’ultima definizione sta la chiave degli altri stati di coscienza. La Coscienza che dimora nella forma cerca il suo opposto e passa sotto il governo della Legge di Attrazione, ciò che conduce al matrimonio atomico, umano, planetario, spirituale, solare e cosmico.
 
Un pianeta respinge un pianeta di carica uguale, poiché è nota la legge per cui particelle simili si respingono; ma è nota la legge occulta per cui, alla fine, si attrarranno reciprocamente quando la vibrazione diventerà abbastanza forte. Un pianeta negativo è attratto da uno positivo, come avviene per tutte le forme. È la manifestazione del sesso nella sostanza di ogni tipo, dal minuscolo atomo del corpo fino alle immense catene planetarie, e questa è la base dell’attività. L’attività radiante è semplicemente l’azione reciproca tra maschile e femminile; si può osservare nell’atomo fisico dello scienziato, tra l’uomo e la donna, e nell’immenso atomo del sistema solare che vibra con il suo opposto cosmico.
 
Quest’idea è relativamente semplice nel caso dell’essere umano; si manifesta quotidianamente nei suoi contatti con gli altri uomini; questi contatti sono governati ampiamente, ad esempio, dalle sue simpatie e antipatie. Tutte queste attrazioni e repulsioni seguono la legge e la loro causa si trova nella forma stessa. L’emozione di simpatia o antipatia non è altro che la realizzazione, da parte dell’entità cosciente, della penetrazione entro il suo raggio d’influenza magnetica di una forma atomica che deve, per la legge stessa del suo essere, attrarre o respingere. Soltanto quando la forma è trascesa e lo spirito cerca lo spirito, il fenomeno della repulsione cessa[7].
 
La coscienza animale, vegetale e minerale, che differisce dalla coscienza umana in molti particolari, e soprattutto perché non coordina, non deduce, non ha il senso dell’identità separata. Assomiglia alla coscienza umana giacché è capace di risposta ai successivi contatti delle unità comprese nei loro piccoli cicli.
 
La coscienza umana, o consapevolezza di un uomo sul piano fisico, e progressivamente sui piani emotivo e mentale.
 
La coscienza causale, insita nel corpo causale, è caratterizzata da espansioni successive della consapevolezza intelligente di un essere umano di vita in vita.
 
  • La meta dell’evoluzione dell’atomo è l’autocoscienza, di cui si ha l’esempio nel regno umano.  
  • La meta dell’evoluzione umana è la coscienza di gruppo, di cui si ha l’esempio nel Logos planetario[8].  
  • La meta del Logos Planetario è la coscienza divina, di cui si ha l’esempio nel Logos Solare.  
  • Il Logos Solare è la somma totale di tutti gli stati di coscienza entro il sistema solare[9].
 
Il rapporto delle cellule con il gruppo, del gruppo con l’aggregato dei gruppi, e di tutti questi con l’Entità interiore che li mantiene in correlazione sintetica per mezzo della Legge di Attrazione e Repulsione, è d’importanza vitale. I termini “cellula, gruppo o aggregato di gruppi” si riferiscono interamente alla forma del veicolo e quindi all’aspetto materia. Che l’idea di un’Entità che sintetizza i gruppi, ed è la vita animante la cellula, è in rapporto con l’aspetto Spirito. Lo sviluppo della coscienza è l’espansione graduale della realizzazione dell’Abitatore della forma, della percezione da parte del Sé del suo rapporto con la forma.
 
La meta dell’evoluzione è il raggiungimento della coscienza su tutti i piani. L’involucro cosciente quantico planetario si genera per mezzo di sforzi collettivi dell’umanità, e a causa del basso livello della maggioranza del genere umano, è facile comprendere sia difficile il progresso dell’umanità verso stati di coscienza superiori. “La coscienza è il seme cosmico dell’onniscienza supercosmica,ha la potenzialità di sbocciare nella coscienza divina”[10].


[1] Letteralmente, “I Signori di Luce”. I più alti Dei, che corrispondono agli Arcangeli della Chiesa Cattolica Romana.
[2] T. Subba Rao dice a pag. 20 degli Esoteric Writings: “Come regola generale, dovunque sette entità siano citate nell’antica scienza occulta dell’India a qualunque proposito, dovete supporre che quelle sette entità vennero in esistenza da tre entità primarie, e che queste tre entità a loro volta procedono da una singola entità o monade. Per fare un esempio familiare, i sette raggi colorati nel raggio solare si sviluppano dai tre raggi colorati primari; ed i colori primari coesistono con i quattro colori secondari nel raggio solare. Analogamente le tre entità primarie che portarono in esistenza l’uomo coesistono in lui con le quattro entità secondarie che sorsero dalle diverse combinazioni delle tre entità primarie”. Nella terminologia cristiana, sono le tre Persone della Trinità ed i sette Spiriti davanti al trono. Confronta “Il nostro Dio è un fuoco che consuma” Ebrei, XII, 29. Vedi Trattato del Fuoco Cosmico, p. 63.
[3] Commentario alle Stanze di Dzyan riportato in Cosmogenesi I, pag 336, Istituto Cintamani.
[4] A.A. Bailey, Lettere sulla meditazione occulta, p. 205.
[5] A.A. Bailey Psicologia Esoterica I, p. 127.
[6] S.D., I, 192.
[7] Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 280.
[8]“Siamo tutti abituati a guardare l’universo come un vasto gruppo di corpi celesti isolati che hanno pochissimi rapporti tra loro, mentre in realtà l’universo è uno nella sua essenza e molteplice nelle sue manifestazioni, discendendo da una omogeneità sul piano più alto ad una sempre più marcata eterogeneità quando raggiunge i piani inferiori”. Some Thoughts on the Gita, p. 54.
[9] A.A. Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 7.
[10] Dottrina Segreta - S.D.-, III, 555.
 
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